
“All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro?” Non si direbbe, osservando le condizioni in cui versano i nostri cimiteri. Dice il Partito Democratico di Santa Maria a Monte, con il suo segretario Antonio Milite, in una nota stampa nella quale si elencano alcune criticità dei cimiteri comunali.
La nota prosegue: "Luoghi che dovrebbero essere custodi della memoria collettiva, simbolo del rispetto verso chi ci ha preceduto, si presentano invece come scenari di incuria e trascuratezza. E la responsabilità è politica. Sindaco, Assessore con delega ai cimiteri Lucchesi e la Giunta, devono assumersi l’onere – e l’onore – di gestire con decoro anche ciò che non porta visibilità immediata, ma che tocca nel profondo la coscienza civile di una comunità."
"Il cimitero del capoluogo, in particolare, (ma anche gli altri) - dice Milite - è la fotografia amara di un’amministrazione distante, che sembra aver relegato i luoghi del silenzio e del ricordo a spazi di degrado e incuria. Erba alta tagliata con ritardo, vegetazione infestante tra le tombe, bottiglie di plastica usate come annaffiatoi, strumenti scope pattumiere rotte e abbandonate ovunque: segni inequivocabili di una manutenzione ordinaria insufficiente e approssimativa. Non servono grandi investimenti per restituire un minimo di decoro: serve attenzione, volontà politica, capacità organizzativa. Tutto ciò che oggi, evidentemente, manca."
"Se passiamo poi alle strutture - si spiega dal Partito Democratico - , il quadro si aggrava: vialetti dissestati, pavimentazioni pericolose, ringhiere arrugginite, intonaci mancanti, scale usurate, la chiesetta in stato di abbandono. E nemmeno la parte nuova si salva, con loculi affacciati direttamente sul parcheggio, siepi secche e un senso generale di disordine che trasmette l’idea di un’assenza costante da parte dell’amministrazione. Una domanda sorge spontanea: dove finiscono i soldi che i cittadini versano regolarmente per i servizi cimiteriali? Le quote per i lumi votivi sono state aumentate, così come i costi per i loculi e le tumulazioni. A fronte di questi rincari, ci aspetteremmo un servizio dignitoso. Ma la realtà è ben diversa. Che tipo di accordo ha il Comune con la cooperativa incaricata della manutenzione? Quali sono le cifre in gioco? E soprattutto: quanto di ciò che viene incassato torna effettivamente in servizi e manutenzioni?"
"Come Partito Democratico, - conclude Antonio Milite - riteniamo inaccettabile questa gestione miope e superficiale. Non ci sono scuse, non ci sono priorità che giustifichino l’abbandono di un luogo che rappresenta la nostra storia, la nostra identità, il nostro legame con le generazioni passate. I cimiteri devono tornare a essere luoghi sacri e rispettati, non discariche di plastica e incuria. Lo chiediamo a nome dei tanti cittadini che ogni giorno ci scrivono, ci parlano, ci segnalano lo stato delle cose. Lo chiediamo con la forza della politica che non rinuncia a parlare di dignità, anche quando si tratta di luoghi che non votano. Perché anche nel silenzio della morte, c’è una richiesta di rispetto che la buona politica ha il dovere di ascoltare. Chiediamo quindi trasparenza, pianificazione, investimenti mirati e una gestione più seria ed efficace. I cimiteri non possono più essere terra di nessuno. Non è solo una questione di decoro: è una questione di civiltà."
Fonte: Partito Democratico Ufficio Stampa
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