Processo Keu, Meini (Lega): "Praticamente fermo. Serve chiarezza e giustizia per i cittadini danneggiati"

Disposti nuovi accertamenti, l'udienza preliminare aggiornata a settembre


Disposta un'integrazione delle indagini dal gup per verificare se le aziende coinvolte nell'inchiesta Keu si siano dotate di modelli organizzativi per poter ipotizzare la responsabilità amministrativa. È stata dunque aggiornata al prossimo 19 settembre l'udienza preliminare sul processo riferito agli scarti dei rifiuti conciari di Santa Croce sull'Arno, che sarebbero stati affidati ad aziende collegate alla 'ndrangheta e finiti in alcuni cantieri. Il pm verificherà se le aziende si fossero dotate di un modello organizzativo, imposto dalla legge, al fine di evitare con un sistema di controlli la commissione di reati.

Sul rinvio a settembre interviene la consigliera Elena Meini, Capogruppo della Lega in Consiglio regionale: "Come Presidente della Commissione d’inchiesta regionale sulle infiltrazioni mafiose, ho seguito con grande attenzione la grave e complessa vicenda legata all’inchiesta Keu. Il processo, aperto il 12 aprile 2024 presso il Tribunale di Firenze, è stato subito rinviato a maggio e oggi si è tenuta un’ulteriore udienza che, purtroppo, non ha prodotto risultati concreti. L’ennesimo differimento è stato, quindi, fissato al 19 settembre, ricordando che l’inchiesta giudiziaria ha avuto la luce ad aprile 2021: dopo 4 anni ancora non ci sono nemmeno i rinvii a giudizio".

"Non possiamo che immaginare lo sconforto di chi ha subito danni pesantissimi da questo scandalo, che ricordiamo non è solo giudiziario, - prosegue - ma ha anche gravi implicazioni politiche, per le possibili commistioni tra ambienti diversi. Dopo oltre un anno di udienze, tra eccezioni procedurali e documentazioni mancanti, il processo sembra ancora fermo al punto di partenza. Una situazione che non è certo rassicurante. Comprendiamo che la giustizia abbia i suoi tempi, e lungi da noi volerci sostituire ai giudici, ma è doveroso sottolineare lo stato d’animo di tanti cittadini danneggiati, che guardano con preoccupazione a un dibattimento che procede con estrema lentezza" conclude Meini. "Temiamo, dunque, che questa vicenda si protrarrà ancora a lungo. E intanto resta il dubbio, gravissimo, che non siano stati individuati tutti gli scarti tossici legati al Keu, con conseguenze pericolose per la salute pubblica. Un aspetto che non può e non deve essere dimenticato".

Fonte: Ufficio stampa

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