
Oltre trecento persone sono arrivate in piazza della Signoria per la conferenza stampa di Stefano Massini sul Teatro della Toscana, che comprende Era, Rifredi e Pergola. Si è parlato della stagione ma anche del declassamento da teatro nazionale: in tanti e tante hanno sostenuto il drammaturgo di Campi Bisenzio, come il regista Armando Punzo o il cantante Piero Pelù o il politico Nicola Fratoianni o anche l'attrice Sara Bosi.
Dopo essersi emozionato parlando di lavoratori e lavoratrici del Teatro della Toscana, Massini ha detto: "La cultura è pesantemente sotto attacco, questa è una grandissima commedia. L'anno scorso la commissione valuta che la programmazione della Pergola debba avere come punteggio di qualità 29. Per essere declassati quel punteggio deve andare sotto il 9. Vorrebbe dire che in un anno la stessa commissione decide che, improvvisamente, ci devono essere 20 punti in meno. Cosa è successo in questo anno? Sono arrivato io. Il pessimo, lo schifoso e quindi bisogna punirmi, darmi una lezione".
Sara Funaro, sindaca di Firenze, ha supportato Massini: "È successo un fatto gravissimo, non è mai accaduto che un pezzo di commissione si dimettesse dicendo che la decisione sarebbe avvenuta per motivazioni pretestuosa. Il governo e la destra hanno deciso di colpire Firenze. È bullismo istituzionale. Ricorreremo a tutti i livelli".
Sull'ipotesi declassamento è intervenuto anche Bernardo Marasco, segretario generale Cgil Firenze: "Si denota una idea proprietaria della cultura da parte del Governo, che manifesta un ennesimo riflesso autoritario, apportando uno sfregio a Firenze e al suo territorio. In tutto questo, i lavoratori rischiano di essere vittime di questa forzatura strumentale. Esprimiamo piena solidarietà a Stefano Massini, messo nel mirino per ragioni politiche, e chiediamo che non si dia seguito ai propositi di declassamento".
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