In 30mila in marcia per i diritti al Toscana Pride 2025

Prato invasa dalla marea arcobaleno


“Oggi a Prato eravamo 30mila." Lo dice il Comitato organizzatore del Toscana Pride 2025, che si sta tenendo a Prato e si sposterà poi a Pistoia per il Pride Party, la festa finale. "Una comunità festante, infestante che ha fatto sentire la propria voce per denunciare la violenza istituzionale del Governo Meloni e le gravi violazioni dei diritti umani dei Governi autoritari e oppressivi di tutto il mondo. La marea arcobaleno che ha invaso la città è la risposta migliore che la comunità queer toscana potesse dare a chi semina odio e ostacola il cammino dei diritti. Continueremo a scegliere città toscane in cui c’è bisogno di Pride, dove è ancora difficile per le persone LGBTQIA+* essere out senza subire conseguenze a casa, a scuola, sul lavoro."

"Sappiamo che i Pride servono anche a questo: sono uno spazio sicuro e di libertà per chi non ha voce, ha paura e si sente sbagliatə. I Pride sono giornate dell’orgoglio e della visibilità, ma anche di rivendicazione e di protesta per affermare il diritto al dissenso. Per questo, siamo vicini ai nostri fratelli e alle nostre sorelle ungheresi che sfideranno il divieto imposto da Orbán sfilando lo stesso a Budapest il prossimo 28 giugno. Dedichiamo questo Pride al popolo palestinese e a tutti i popoli oppressi, violati nel loro diritto all’identità e all’autodeterminazione. Lo stesso diritto che viene negato alle persone trans e non binarie ostracizzate nei loro percorsi di affermazione di genere, alle persone piccole che hanno due papà e due mamme e che per lo Stato italiano sono orfanə di uno dei due genitori, quello intenzionale."

"Dedichiamo questo Pride alle donne abusate e uccise dalla violenza patriarcale, alle persone disabili disabilitate dalla società, alle persone razzializzate e migranti che non hanno diritti di cittadinanza, alle persone che combattono contro la sistematica precarizzazione delle loro vite contro un sistema economico neoliberista e capitalista che crea e perpetua disuguaglianze e alle persone che vorrebbero fosse riconosciuto ovunque, non solo qui in Toscana, il loro diritto ad una fine dignitosa. Ringraziamo le migliaia di persone che ogni giorno, e non solo in occasioni come questa, ci dimostrano il loro sostegno, la loro preziosa alleanza. Con loro continueremo ad impegnarci per “ABBATTERE MURI E TESSERE FUTURI”.

Giani: "Impegno della Toscana per l'affermazione dei diritti"

Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha partecipato a Prato al Toscana Pride 2025 che con la sua parata ha attraversato la città nel pomeriggio di oggi.
“Sono qui, insieme alla comunità arcobaleno, per ribadire l’impegno della Toscana per l’affermazione dei diritti e il rispetto di tutte e di tutti”, ha affermato Giani, sottolineando la presenza del Gonfalone della Regione, “segno – ha aggiunto il presidente – dell’adesione ufficiale dell’ente a questo importante appuntamento che testimonia la vitalità politica e sociale del nostro tessuto democratico”.
Presente anche l'assessora regionale alle pari opportunità, Alessandra Nardini, sono state migliaia le persone che si sono ritrovate per vie di Prato. Folta la rappresentanza delle istituzioni, attraverso sindaci e amministratori giunti da tutta la regione.
“La libertà di orientamento sessuale – ha proseguito il presidente - resta una grande questione della democrazia e della civiltà nel nostro Paese e oggi da Prato si alza ancora una volta un messaggio chiaro per chiedere una società aperta, senza pregiudizi e discriminazioni”.
L’edizione 2025 del Toscana Pride si è caratterizzata attraverso il claim “Abbattiamo i muri. Tessiamo futuri”. Il documento politico tocca numerosi temi: Affettività e famiglie, contrasto alle discriminazioni, educazione alle differenze, salute, prevenzione e benessere, autodeterminazione, lavoro, diritti umani e diritti queer nel mondo, territori, ambiente e sostenibilità.

Nardini: "Uniti con orgoglio a questa comunità per rivendicare diritti e uguaglianza"

"Qui come ogni anno, come è giusto che sia, orgogliosa del patrocinio che, ancora una volta, abbiamo concesso come Regione Toscana al Toscana Pride. In un tempo di attacchi quotidiani alla comunità LGBTQIA+, soprattutto contro le persone transgender e le famiglie arcobaleno, è fondamentale riempire le strade e le piazze per unirsi all'orgoglio di questa comunità, che rivendica diritti e uguaglianza. Le persone, i corpi, gli amori e le famiglie non si cancellano, come stanno provando a fare Trump, Orban e la destra mondiale, anche italiana. Si difendono e si tutelano, senza discriminazioni.

Siamo qui per abbattere i muri, sono qui per ribadire che in Toscana non esistono persone e famiglie di serie A e di serie B.

Spinelli (Pd): “Quando si comincia a togliere i diritti non si sa mai dove si finisce”

“C’è chi oggi prova a contrapporre diritti civili e diritti sociali, come se fossero ambiti separati o addirittura in conflitto, ma non è così. Nelle parti del mondo dove governa la destra sovranista, assistiamo allo smantellamento di entrambi. E quando vengono meno la libertà di amare, di scegliere, di essere se stessi, spesso vengono meno anche il diritto al lavoro dignitoso, alla casa, alla salute.Quando si comincia a togliere i diritti, non si sa mai dove si finisce”. A dirlo è l’assessora regionale Serena Spinelli che sta partecipando al Toscana Pride 2025, in corso nel pomeriggio a Prato.

“Un fiume arcobaleno ha attraversato oggi le strade di Prato – dice Spinelli – contro ogni forma di discriminazione, per la Toscana di tutte e di tutti. È stato bello esserci, in mezzo a tante persone, colori, esperienze, identità diverse che insieme costruiscono una comunità più giusta e più libera”.

“Una società più inclusiva è anche una società più solidale, dove nessuno resta indietro, e dove la dignità delle persone viene riconosciuta in tutte le sue forme – conclude Spinelli –. Per questo, portare avanti insieme giustizia sociale e libertà individuale è una sfida politica che la Toscana ha raccolto, e che deve continuare a portare avanti. La Toscana è sempre stata una terra di diritti. Facciamo in modo che continui ad esserlo”.

Polemica per la richiesta di non esporre simboli

Un gruppo ebraico LGBTQIA+, Keshet, ha denunciato di essere stato escluso dal Toscana Pride di Prato, in programma il 21 giugno, perché gli organizzatori avrebbero proibito l'esposizione della bandiera arcobaleno con la Stella di David.

In una conferenza stampa congiunta con +Europa, Keshet ha spiegato le ragioni del divieto. Ariel Heller, del board di Keshet Italia e presidente di Keshet Europe, ha dichiarato: "Non saper includere le persone ebree è una sconfitta per l'intero movimento LGBTQIA+". Ha poi aggiunto che è "inaccettabile" che "ci siano ancora parti della comunità che fingono di non riconoscere i nostri simboli per ciò che sono simboli ebraici, gli stessi che ci venivano cuciti addosso durante la Shoah, e che oggi rivendichiamo con orgoglio". Heller ha sottolineato che "Questi simboli non possono essere confusi con alcuna bandiera nazionale" e ha concluso affermando che "Non c'è liberazione possibile se non è una liberazione per tutt3".

Federico Eligi, segretario regionale di +Europa, ha espresso solidarietà a Keshet, dichiarando che, pur condividendo le rivendicazioni della comunità LGBTQIA+ e avendo aderito al Pride, "non possiamo sfilare se non è permesso di sfilare a tutti liberamente".

Anche Gerardo Labellarte, segretario regionale del Psi, ha condiviso le posizioni di Keshet e +Europa, affermando che "L'esclusione, di una parte della comunità LGBTQIA+ in nome di presunte tensioni è un grave errore politico e culturale. Il Pride nasce per affermare libertà, uguaglianza e visibilità per tutt3, senza condizioni o timori".

Marco Remaschi, segretario regionale di Azione, ha espresso una posizione analoga, sostenendo che "Attribuire a una comunità le responsabilità di uno stato straniero è un pericoloso precedente che potrebbe trovare terreno in altre forme odiose di discriminazione e violenza".

Associazione Pannella: "Gravissimi segnali di intolleranza e violenza contro gli ebrei"

Anche l'Associazione Marco Pannella interviene sulla questione della bandiera arcobaleno con la stella di David ed "esprime la sua più totale vicinanza e solidarietà all'Associazione Lgbtq+ Magen David Keshet alla quale è stato chiesto di non partecipare al Pride della Toscana in corso a Prato con le bandiere arcobaleno e la stella di David. Già sabato scorso al Pride di Roma il carro dell'associazione era stato oggetto di insulti, urla e slogan".  Per l'Associazione i segnali di intolleranza e violenza contro gli ebrei richiedono attenzione e mobilitazione "da parte di coloro che hanno a cuore la libertà e le comuni battaglie di promozione dei diritti civili in Italia".

Fonte: Ufficio Stampa

Notizie correlate



Tutte le notizie di Prato

<< Indietro

ISCRIVITI alla newsletter quotidiana di gonews.it

Ogni giorno alle 19 le notizie più importanti

torna a inizio pagina