Situazione critica a 'Il Magnifico' di Rifredi: Sap sollecita chiusura e controlli ministeriali

Caldo insopportabile all’interno del commissariato 'Il Magnifico' di Rifredi, a Firenze, dove l’aria condizionata continua a non funzionare. Le temperature hanno raggiunto i 30 gradi e, nonostante tante promesse e rinvii, la situazione non è cambiata. In queste condizioni, diventa difficile lavorare per gli agenti, già in sottorganico con 20 unità mancanti.

Il sindacato di polizia Sap di Firenze denuncia la situazione e chiede la chiusura urgente del commissariato, oltre a un intervento immediato del ministro Piantedosi.

Il sindacato invita il ministro a “verificare di persona la situazione non solo del ‘Magnifico’, ma anche di tutte le altre strutture della questura di Firenze, incluse quelle di Sesto Fiorentino e Empoli, dove i problemi sono altrettanto gravi”. Tra questi, barriere architettoniche, assenza di stanze per i fermati e locali inadeguati sotto ogni profilo.

Firenze non è più attrattiva per i nuovi poliziotti - aggiunge il sindacato - e non è colpa del Governo. I giovani agenti evitano questo capoluogo perché le condizioni logistiche e abitative sono note a tutti”.

Il Sap rivolge un appello anche alla sindaca Sara Funaro e al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani: “Prima di avviare la campagna elettorale per le regionali, aiutateci a risolvere queste problematiche. La polizia non può difendere la città se la città non la difende per prima”.

Pur riconoscendo il lavoro che l’attuale questore sta facendo per gestire l’emergenz”, il sindacato sottolinea come “vent’anni di incuria, promesse mancate e gestione opaca abbiano creato una realtà difficile, conosciuta da sempre e denunciata da decenni”.

Conclude il Sap: “Nel frattempo i dirigenti cambiano, le società proprietarie si susseguono, ma nulla cambia davvero. I colleghi vengono trasferiti, e quelli che restano si adattano al degrado, non per scelta, ma perché trovare una casa in affitto a Firenze significa spesso spendere uno stipendio intero. Con tutti i soldi spesi in questi anni per il ‘Magnifico’ si sarebbe potuta costruire una vera cittadella della sicurezza, con servizi dignitosi, alloggi funzionali, spazi per le famiglie, asili, mense, aree benessere e uffici moderni e accoglienti. Invece oggi ci ritroviamo in un edificio che da lontano può sembrare importante, ma da vicino cade a pezzi”.

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