
Nel registro è finito pure Alessio Bitozzi, funzionario del Consorzio Progetto Acqua
È cominciata questa mattina al tribunale di Firenze la serie di interrogatori nell’ambito dell’inchiesta per corruzione che coinvolge il Comune di Prato. Il primo a comparire davanti al giudice per le indagini preliminari Alessandro Moneti è stato l’imprenditore tessile Riccardo Matteini Bresci, per il quale la procura ha chiesto la custodia cautelare in carcere.
Tra gli indagati figura anche la sindaca di Prato, Ilaria Bugetti (Pd), destinataria di una richiesta di arresti domiciliari. Dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia nei giorni scorsi, Bugetti ha annunciato l’intenzione di rassegnare le dimissioni.
L’indagine ruota attorno a presunti episodi di corruzione legati alla gestione dei costi e dei controlli sulla depurazione delle acque reflue delle industrie tessili pratesi. Insieme a Bugetti e Matteini Bresci, risultano indagati anche il vicesindaco Simone Faggi (Pd), accusato di false dichiarazioni, e Alessio Bitozzi, funzionario del Consorzio Progetto Acqua. Secondo gli inquirenti, sarebbe stato proprio Bitozzi a fare da intermediario tra la sindaca e l’imprenditore.
La sindaca Bugetti non risponde al giudice e consegna una memoria scritta
Si è avvalsa della facoltà di non rispondere la sindaca dimissionaria di Prato, Ilaria Bugetti (Pd), comparsa oggi davanti al giudice per le indagini preliminari di Firenze, Alessandro Moneti. Al posto dell’interrogatorio, Bugetti ha scelto di presentare una memoria scritta, contenente dichiarazioni spontanee in cui espone la propria versione dei fatti.
Il documento, redatto con l’assistenza del suo legale Piernicola Badiani, si articola in circa 10-15 pagine e riguarda le accuse di corruzione che la Procura le contesta, per le quali è stata chiesta l’applicazione degli arresti domiciliari. La sindaca è rimasta per circa due ore negli uffici del gip.
Il giudice Moneti si è riservato la decisione sia sulla misura cautelare per Bugetti, sia sulla richiesta di custodia in carcere per l’imprenditore tessile Riccardo Matteini Bresci, anch’egli coinvolto nell’inchiesta. Secondo gli inquirenti, proprio da quest’ultimo Bugetti avrebbe ricevuto favori in cambio di un presunto sostegno alla sua carriera politica.
Prima di diventare sindaca di Prato, Ilaria Bugetti ha ricoperto il ruolo di prima cittadina a Cantagallo, nel distretto industriale pratese, ed è stata consigliera regionale per il Partito Democratico.
Bugetti: "Mai percepito alcuna utilità illecita"
"Rendendo dichiarazioni nel corso della udienza di oggi e producendo documentazione a supporto, ho ritenuto di confrontarmi puntualmente con tutti gli addebiti che mi vengono mossi dalla Accusa".
Queste le dichiarazioni della sindaca Ilaria Bugetti, seguito dell'udienza davanti al Gip del Tribunale di Firenze di stamani.
"Ciò ho fatto confrontandomi con i miei difensori per rispetto delle Istituzioni e con fiducia nel contraddittorio processuale, nonostante il tempo ridotto che il codice riconosce in questi casi per preparare la difesa. Ho in particolare ribadito di non aver mai percepito alcuna utilità illecita e di aver operato perseguendo sempre l'interesse pubblico - conclude Bugetti -. Rimango in attesa della decisione con serenità ma senza nascondere la sofferenza umana molto forte che vicende di questo tipo inevitabilmente si portano dietro”.
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