
Da febbraio 2025 sono 1742 in Toscana i siti certificati UNI/PdR 125. Si parla di siti e non di singole aziende perché sono comprese tutte quelle realtà che hanno stabilimenti o sedi nel territorio toscano. La certificazione volta a ridurre il divario di genere nei luoghi di lavoro è in crescita. E' questo il tema centrale che ha animato la seconda tappa del Road Show itinerante, “No Gender Gap. UNI /Pdr 125: la parità di genere nei luoghi di lavoro”, promossa da UNI (Ente Italiano di Normazione), in collaborazione con la Camera di Commercio il Comitato Imprenditoria Femminile, consigliera di parità della Regione Toscana,il 20 giugno, a Firenze, presso la Sala Corsi della stessa Camera di Commercio.
L’evento nazionale ha l’intento di disegnare una sorta di mappa delle politiche virtuose dello Stivale, misurando la local inclusion, ovvero un “indice” di consapevolezza che registra la diffusione della prassi di riferimento nei vari territori.Molto interessanti, nello specifico, gli incrementi, spesso con percentuali altissime, nelle varie province.
In un anno, tra i siti certificati a febbraio 2024 e quelli certificati a febbraio 2025, le differenze emerse risultano, davvero, notevoli.
A Firenze erano 192 nel 2024 e sono diventati 637 nel 2025. Ad Arezzo erano 38 nel 2024 e sono diventati 120 nel febbraio 2025. A Grosseto erano 23 nel 2024, mentre sono diventati 80 nel febbraio 2025. Pisa passa da 74 a 229. La provincia di Massa Carrara cresce da 11 a 57 siti certificati. Livorno da 36 a 154. Lucca da 41 a 179. Pistoia da 16 a 82. Prato da 24 a 86. Siena da 30 a 118. Per Stefano Sibilio, Vice Direttore Generale UNI, “per la Prassi di Riferimento UNI/PdR 125 l’adozione di un sistema di gestione per la parità di genere si propone di promuovere e tutelare la diversità e le pari opportunità sul luogo di lavoro, misurandone gli stati di avanzamento e i risultati.
Grazie alla concessione, alle organizzazioni certificate, del proprio "Marchio UNI" e alle iniziative di comunicazione UNI sta misurando lo stato di avanzamento della stessa Prassi di Riferimento e la sua diffusione nel territorio, scoprendo così una massiccia adesione non solo di imprese ma anche di Pubbliche Amministrazioni, ordini professionali, Camere di Commercio, Università, Associazioni, Studi legali, assistendo a un "contagio" positivo tra organizzazioni molto diverse fra loro ma accomunate dall'impegno verso la riduzione del gender gap.”
Concorda Maria Grazia Maestrelli. consigliera di parità della Regione Toscana, per la quale" i dati sono promettenti e il tessuto produttivo mostra un’apertura sempre più evidente rispetto al tema della parità di genere”. “Occorre però – avverte- continuare a lavorare su un cambiamento culturale e strutturale, che va sostenuto attraverso politiche di conciliazione vita-lavoro e interventi che impediscano discriminazioni sempre più intollerabili”
Numerosi sono stati gli ospiti intervenuti all'iniziativa. Tra questi: Patrizia Alma Pacini, Confindustria Toscana, Cristina Manetti, Capo di Gabinetto Presidenza Regione Toscana, Silvia Russo (Segretaria generale Cisl Toscana), Elena Mocchio (Responsabile Innovazione e Standardizzazione UNI Ente Italiano di Normazione), Benedetta Albanese (Assessora Pari Opportunità Comune di Firenze), Giacomo Cioni (Vicepresidente Confcommercio Firenze) Giuseppe Salvini (segretario generale Camera di Commercio Firenze) , Brunella Tarli (segretaria generale Camera di Commercio Firenze).
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