Ordinato sgombero della ex Gkn, gli operai: "È speculazione. Presidio continua"

gkn borgomeo
(foto gonews.it)

Il Tribunale di Firenze ha ordinato lo sgombero dello stabilimento ex Gkn di Campi Bisenzio, occupato dal 2021 da operai in presidio permanente. La decisione, proposta dai commissari del concordato preventivo per tutelare i creditori, arriva poco dopo l'invio di nuove lettere di licenziamento e mentre si attende il giudizio sul piano di concordato presentato da Qf.

Gli ex lavoratori, riuniti nel Collettivo di fabbrica Gkn, denunciano l’operazione come un attacco alla loro lotta e un favore alla speculazione immobiliare. Rivendicano la legittimità del presidio come strumento per ottenere quanto dovuto e rilanciare la riapertura della fabbrica. “Non è un immobile, è una fabbrica da riaprire”, dichiarano, annunciando la mobilitazione.

Convocata un'assemblea straordinaria per il 26 giugno, mentre per l'11 e 12 luglio sono previste due giornate di protesta in occasione dei quattro anni dall'inizio della vertenza.

La nota del Collettivo Gkn: "Operazione di distrazione"

"Non abbiamo comunicazioni ufficiali sulla richiesta di sgombero del presidio. Lo abbiamo appreso da due testate giornalistiche e abbiamo provato a ricostruire i fatti. Oggi non ci sembra ci siano decreti in merito, quindi come minimo la notizia risale a qualche tempo fa. Come mai è stata pubblicata proprio oggi?". Così il Collettivo di Fabbrica ex Gkn commenta la notizia riportata oggi.

"Quello che risulta strano è proprio la tempistica, che coincide con gli ultimi passi del Consorzio industriale pubblico, con i Comuni e la Regione che ufficializzano la partecipazione con le delibere, così come con la definizione del piano industriale della cooperativa Gff, che entra nei dettagli. Sembra proprio un'operazione di distrazione - commenta il Collettivo di Fabbrica - da quello che è il vero tema: l'unico piano industriale che conosciamo, ad oggi, è il nostro. Le società immobiliari che possiedono lo stabilimento, lo vorrebbero libero per farci cosa? Sollevare la questione dell'ordine pubblico serve a non far parlare di altro? E perché non abbiamo nessuna garanzia sul pagamento di quanto ci è dovuto, con la Naspi decurtata perché non ci sono stati pagati i contributi, tanto che qualcuno di noi non può nemmeno andare in pensione? Fino a che non avremo tutti gli stipendi e fino a che non tornerà il lavoro, il presidio va avanti. Del resto, se non fosse per il presidio oggi la fabbrica sarebbe un guscio vuoto e non ci sarebbe niente da custodire".

I lavoratori non hanno avuto accesso ufficiale al decreto del Tribunale, tanto da non conoscere i dettagli di questa decisione. Qualche settimana fa, durante un'udienza del Tribunale fallimentare, il Comune di Campi Bisenzio si propose di svolgere la custodia dell'immobile, come richiesto dalle società proprietarie, per tutelare i beni aziendali. Questa ipotesi però è è stata rifiutata, in quanto un'istituzione come il Comune non sarebbe un soggetto terzo.

"Considerare il Comune che vuole ricreare posti di lavoro un ente non imparziale - ha concluso il Collettivo - è uno schiaffo a questo territorio e getta una luce sinistra su quello che sta accadendo. Sembra proprio che si vada nella stessa direzione auspicata dalle società immobiliari che possiedono l'area, che non hanno mai dimostrato un qualsiasi interesse al futuro industriale della fabbrica, chiedendo, di fatto, campo libero sullo stabilimento. Attaccare il presidio sociale vuol dire diminuire il controllo sociale sul processo di reindustrializzazione e quindi sul fatto che lì dentro si torni a lavorare. Per questo il presidio va avanti".

Cgil: "Notizia grave. Difendere il presidio e sostenere i lavoratori"

"Apprendiamo stamattina dai giornali che il Tribunale di Firenze ha ordinato lo sgombero del presidio dello stabilimento ex GKN. La notizia è grave e arriva, a mezzo stampa, proprio a pochi giorni dal 9 luglio, data che segna 4 anni di presidio permanente dei lavoratori. Il fatto è ancora più grave se si considera che, mentre si decide di agire «a tutela» dell'immobile, ad oggi, i lavoratori non hanno alcuna garanzia sulle loro spettanze, dovute da mesi se non anni.
L'assemblea nazionale della Fiom, riunita oggi a Roma, esprime totale solidarietà alla lotta della ex GKN e respinge ogni tentativo di repressione del presidio. Siamo pronti a difendere il presidio e sostenere i lavoratori con la forza e la determinazione che sarà necessaria.
La ex Gkn è una fabbrica in lotta, per essere riaperta, ad oggi, c'è un solo piano industriale presente: quello faticosamente elaborato da un gruppo di ex dipendenti durante questi anni nel presidio. Si lasci perdere il tentativo di repressione della lotta e si dia invece finalmente risposta alla proposta nata dalla vertenza di questi anni"

GD Firenze città: "Richiesta di sgombero grave"

"Come Giovani Democratici di Firenze Città non possiamo restare in silenzio: ci schieriamo senza esitazioni al fianco del Collettivo di Fabbrica e di chi, da anni, difende quel presidio non solo come spazio fisico ma come simbolo concreto di dignità, diritti e lotta collettiva. Quello che sta accadendo è grave, ordinare lo sgombero della ex GKN vuol dire colpire una delle vertenze più importanti degli ultimi anni. Una battaglia che ha saputo parlare a tutto il Paese, smascherando la realtà di un mondo del lavoro sempre più fragile, ricattabile, in mano alla logica del profitto. Allora la domanda è semplice: chi ci guadagna da tutto questo? I lavoratori o chi sogna di speculare su un capannone vuoto, dopo aver provato a svuotare anche i diritti di chi ci lavorava dentro? Noi lo diciamo chiaramente, non può esistere giustizia senza giustizia sociale. Se una sentenza dimentica le persone, le storie, le comunità, allora non potrà mai essere una sentenza giusta davvero", ha commentato Giuliano Struga, responsabile lavoro GD Firenze città.

"Ed è ancora più grave se pensiamo che, solo pochi mesi fa, il Consiglio regionale della Toscana ha approvato una legge che permette di costituire consorzi pubblici per rilanciare le aree industriali dismesse. Una legge pensata proprio per restituire alla collettività spazi come quello dell’ex GKN. Oggi quello spiraglio si vuole chiudere con la forza, con un ordine di sgombero che sa tanto di vendetta contro chi non ha mai chinato la testa. È l’ennesimo attacco a chi lotta per il lavoro, alla possibilità concreta di un piano industriale alternativo, alla politica che non si arrende alla speculazione", ha concluso.

Il M5S solidale con i lavoratori: "Difende progetto del Collettivo di Fabbrica"

La conferenza stampa indetta oggi da Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale rappresenta un fatto politico grave. Sotto l’apparente intento di proporre un piano di ricollocamento, si cerca di dividere i lavoratori della ex GKN, isolando il Collettivo di Fabbrica e mettendo in discussione la legittimità di un’esperienza sociale e solidale senza precedenti. È un’operazione che segue una logica tipica del centrodestra: frammentare invece di unire, proporre scorciatoie individuali anziché soluzioni condivise. Dal 2021, il Collettivo GKN porta avanti una proposta concreta e partecipata di riconversione ecologica del lavoro. Un progetto che coinvolge operai, tecnici, cittadini e realtà sociali. Un’esperienza che merita rispetto e sostegno, non ostacoli e divisioni. È giusto cercare risposte per ogni lavoratore coinvolto nella crisi industriale, ma non si può farlo calpestando chi ha lottato con visione, determinazione e coerenza, diventando un punto di riferimento nazionale. Tentare oggi di dividerli, a ridosso della campagna elettorale, è un gesto politico strumentale e inaccettabile. La Regione Toscana eserciti pressione istituzionale sul Ministero affinché si arrivi al più presto a una soluzione condivisa e strutturale. Quanto alle forze politiche di centrodestra: se non vogliono sostenere questa esperienza, abbiano almeno la decenza di non ostacolarla. La dignità del lavoro non è merce da campagna elettorale. Così hanno commentato il Vicepresidente del MoVimento 5 Stelle e deputato Riccardo Ricciardi, il Deputato del MoVimento 5 Stelle Andrea Quartini e la Capogruppo M5S in Consiglio Regionale della Toscana Irene Galletti

Coordinamento toscano - Scelta in comune: "Ennesimo attacco da respingere"

Dai Comuni della Toscana siamo pronti a sostenere anche questa volta i lavoratori e le lavoratrici della ex-Gkn contro la decisione del Tribunale di procedere allo sgombero di una fabbrica che dal 9 luglio del 2021, grazie alla tenacia, alla determinazione alla fantasia e alla intelligenza e propositività degli operai e delle operaie è diventata non solo un simbolo delle lotte per il lavoro a livello nazionale ed internazionale ma anche un esempio per un modello diverso di società e di pratiche cooperative e solidali.

Per questo come amministratori ed amministratrici, insieme alle liste e coalizioni che rappresentiamo, diciamo con chiarezza: siamo al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici nell’impedire questo sgombero, che è un attacco evidente ad una lotta con un significato di esempio e di monito per le tante altre diffuse nel nostro paese.

Non è un caso che questa ordinanza arrivi in un clima in cui con l’approvazione del Dl sicurezza e la sempre più stringente criminalizzazione delle lotte il Governo Meloni sta procedendo ad una stretta repressiva e securitaria anche sul terreno simbolico. Basti pensare alle denunce nei confronti degli operai che negli scorsi giorni hanno giustamente occupato la tangenziale a Bologna nel corso dello sciopero nazionale dei metalmeccanici.

Difendiamo i lavoratori e le lavoratrici della ex-GKN che sono anche il simbolo della lotta alla speculazione finanziaria e immobiliare che negli anni ha distrutto il tessuto produttivo toscano e italiano. La compravendita di aziende e immobili da parte di grandi fondi finanziaria ha infatti spesso avuto come unico risultato lo sfruttamento dei lavoratori, la rapina del valore prodotto, la chiusura delle aziende e in fine la svendita degli immobili.

Non è un caso che si voglia sgomberare una fabbrica che è diventato nel tempo uno spazio pubblico di convergenze delle lotte del lavoro, contro l’emergenza climatica, per la pace e contro la guerra, a sostegno del popolo palestinese, provando a ricostruire tessuti comuni tra precarietà e settori della produzione materiale e immateriale sperso dispersi. Non è un caso che si voglia sgomberare una fabbrica che è diventato un luogo di produzione culturale e di immaginario attraverso il Festilval della letteratura workin class e centinaia di altre iniziative.

Rispondiamo quindi alle chiamate dei lavoratori e delle lavoratrici e saremo con loro a difendere questa esperienza, respingendo con determinazione questo nuovo attacco e rilanciando il progetto di riapertura e riutilizzo pubblico di quel luogo.

Rifondazione Comunista: "Aberrante"

"25 giugno. Riteniamo aberrante la decisione del tribunale di ordinare lo sgombero della ex Gkn di Campi Bisenzio e chiediamo una immediata mobilitazione sociale e politica, di tutta la comunità locale e regionale a difesa di quello che è diventato negli ultimi 4 anni un simbolo non solo di lotta alla de industrializzazione e alla speculazione ma anche di nuove possibilità di rilascio che non parlano solo di nuovo e buon lavoro per gli operai coinvolti ma anche di nuova socialità e di un modello di sviluppo che coniughi un idea di futuro sociale, ambientale, comunitario. Un simbolo per Campi Bisenzio, Firenze, la Toscana e anche il paese intero. Pur fra mille difficoltà una strada era stata resa praticabile in primis dell impegno del Collettivo ex Gkn con i quali abbiamo sempre collaborato e a cui come Prc a tutti i livelli eravamo sempre stati accanto e insieme. Pare per giunta strano che si passi alle maniere forti proprio ora che l infame cd decreto sicurezza è diventato legge.! Ci stiamo mobilitando per ogni tipo di sostegno contro questa nuova situazione e chiediamo che lo facciano anche la Regione e i comuni: è il momento di dimostrare che il sostegno e il modello, che hanno ispirato anche una legge regionale, non siano di facciata e reggano a questo nuovo assalto", così il Partito della Rifondazione Comunista Toscana e il Partito della Rifondazione Comunista federazione di Firenze. 

Potere al Popolo: "Se vorranno sgomberare dovranno passare sui nostri corpi"

A questa lotta operaia va tutta la nostra solidarietà: se vorranno sgomberare dovranno passare sui nostri corpi e su quelli di un'intera comunità. Il Decreto Sicurezza anche qui detta la linea. Mentre la vecchia e l'attuale dirigenza dell'azienda stanno letteralmente speculando sul sito industriale e sulla vita di centinaia di operai e delle loro famiglie, il problema per le istituzioni sembrano essere solo il collettivo di fabbrica e i solidali.

La cui unica colpa è quella di indicare una strada diversa da quella delle élites continentali per risolvere la crisi dell'automotive: non la disoccupazione di massa e la riconversione delle industrie di auto alla guerra, all'industria delle armi (ringalluzzita dalle decisioni del vertice Nato) e alle produzioni di lusso, ma la riduzione dell'orario di lavoro a partita di salario, il diritto alla mobilità e a produzioni utili alla transizione ecologica.

Per noi che stiamo in basso, per la maggioranza che produce la ricchezza di questo paese, vincere alla ex-Gkn significa organizzare il futuro contro un presente inaccettabile.

Noi ci saremo, "fino a che ce ne sarà".

 

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