Tre fermi per usura ed estorsione a Prato: prestiti con un tasso di interesse al 300%

Le richieste di restituzione sarebbero state accompagnate da minacce di morte


Emessi tre provvedimenti di fermo dalla procura di Prato per ipotesi di usura ed estorsione. Presunta vittima una donna, cittadina cinese, e destinatari del provvedimento tre connazionali. L'usura contestata, sulla base delle indagini svolte dalla procura e dalla squadra mobile pratese, parte da un prestito di 20mila euro erogato nel 2024 seguito da un altro di 45mila, con un tasso di interesse di circa il 300% su base annua. Da quanto ricostruito, le richieste di restituzione sarebbero state accompagnate, almeno dal novembre scorso, "da gravi minacce di morte" anche nei confronti dei familiari della donna. Come spiegato dalla procura uno dei tre fermati, 42enne cinese, era già stato condannato a dieci anni di reclusione per un tentato omicidio, risalente all'aprile 2015 a Prato, ricollegato alla "mancata restituzione di somme di denaro derivanti da forniture di stupefacenti" e per porto d'armi, inoltre sarebbe stato coinvolto nell'agosto 2022 in una sparatoria in un locale a Prato. Gli altri due, nel provvedimento di fermo, sono indicati dalla procura come "suoi sgherri".

Nella base logistica individuata sono stati trovati 6mila euro in contanti, 600 euro in banconote false da 50 euro l'una, un bilancino di precisione, due metal detector portatili, un manganello telescopico, un tavolo per il gioco d'azzardo e della documentazione relativa a conteggi, ora sottoposti dagli inquirenti ad analisi contabile. Trovate inoltre molte bottiglie di vini pregiati, soldi e beni di vario tipo considerati dagli inquirenti nella disponibilità del 42enne.

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