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CNA Storie, Claudio Campana racconta la sua arte: tra design e artigianato, passato e presente

Nuovo appuntamento con la rubrica CNA Storie di Radio Lady, l'appuntamento settimanale del mercoledì in collaborazione con CNA Empolese Valdelsa. Una trasmissione ideata per raccontare e scoprire le storie di imprenditori e aziende del territorio. Nella puntata di mercoledì 2 luglio è stato ospite Claudio Campana, designer e artigiano della bottega omonima a Castelfiorentino, insieme a Marco Goretti di CNA Empolese Valdelsa.

Accessori di uso quotidiano, elementi d’arredo, sperimentazioni con materiali e tecniche artistiche del passato, riscoperte in chiave creativa e originalissima: il lavoro di Claudio Campana è un continuo dialogo tra tradizione e innovazione.

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La passione di Campana per l'arte nasce fin da quando era bambino, guardando - come racconta lui stesso - “Art Attack con Giovanni Muciaccia”. Dopo studi diversi, durante l’università (dove ha seguito corsi di storia dell’arte), ha riscoperto la voglia di creare con le mani. Originario della provincia di Brescia, si è così trasferito a Torino, dove ha frequentato una scuola di restauro specializzata nella formatura e nella creazione di stampi per materiali come bronzo, cemento e ceramica. È lì che ha incontrato per la prima volta la scagliola e ha imparato i rudimenti tecnici che oggi applica con maestria.

Campana realizza i suoi pezzi all’interno di un laboratorio aperto al pubblico, in via Ferruccio 3 a Castelfiorentino, dove l’arte prende forma tra ceramiche da colaggio, stampi 3D, gessi e pigmenti naturali.  Tra le sue produzioni più affascinanti ci sono quelle realizzate con la scagliola, una tecnica decorativa seicentesca poco conosciuta ma straordinaria. Si tratta di una lavorazione del gesso con colle animali e pigmenti naturali, che imita il marmo ma, al tatto, si distingue: “Se è freddo è marmo, se è caldo è gesso”, spiega Campana.

Il processo creativo è affascinante: si parte da un impasto, detto meschia, simile a una pagnotta, che viene suddiviso, colorato, riassemblato e infine affettato “come un salame al cioccolato”, per ottenere sezioni da accostare su un piano e creare disegni complessi. Uno degli oggetti mostrati in diretta è un vaso realizzato con questa tecnica: “Essendo fatto in gesso, un materiale poroso, non può trattenere l'acqua. Ecco che quindi devo inserire all'interno un rivestimento in vetro o metallo”.
Proprio per la sua fragilità e la tendenza ad assorbire umidità e liquidi, la scagliola si presta alla creazione di oggetti statici e decorativi. Per gli oggetti di uso quotidiano, Campana si affida invece alla ceramica e alla porcellana da colaggio, utilizzata anche in ambito industriale per lavabi e sanitari. Ha sviluppato una linea da tavola - piatti, tazze, tazzine - partendo da stampi creati da lui, spesso progettati integrando la stampa 3D.

Il suo percorso con CNA è cominciato quasi sei anni fa, proprio in concomitanza con quella che sarebbe poi diventata la pandemia da Covid-19. “Il percorso è iniziato con eventi e mercatini organizzati da CNA, come quelli in piazza Strozzi o ai Ciompi, a Firenze. La possibilità di confrontarmi con tante persone in una piazza importante come Firenze, e con altri colleghi artigiani di discipline diverse, per me è stata essenziale. Il supporto dell’associazione è stato fondamentale”, racconta Campana.

Un sostegno fondamentale per valorizzare il settore dell’artigianato che, come sottolinea Goretti, si sta progressivamente perdendo: “È fondamentale far capire alle persone cosa significa, oggi, per un artigiano, realizzare un oggetto - sottolinea -. In una società usa e getta, serve una nuova consapevolezza sul valore del lavoro manuale. Se non si comprende il processo, non si può capire il valore intrinseco dell’oggetto”. Un concetto che trova perfetta espressione proprio nella scagliola, dove tempi di lavorazione lunghi e tecniche raffinate rendono ogni creazione un pezzo unico.

Oggi, oltre a essere un artigiano, Campana è anche insegnante: tiene corsi di colaggio presso il Centro Sperimentale della Ceramica di Montelupo Fiorentino, la scuola dove è passato da studente a docente, grazie al riconoscimento della sua competenza e originalità.

Il laboratorio di Claudio Campana si trova a Castelfiorentino, in via Ferruccio 3, ed è aperto al pubblico su appuntamento (dm su Instagram o contatti in rete).

È possibile seguire le sue creazioni su Instagram (@_claudiocampana), dove mostra con cura e vivacità i passaggi delle sue lavorazioni, oppure acquistare gli oggetti direttamente dal suo sito ufficiale, dove è anche possibile contattarlo per richieste personalizzate.

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