Riqualificare il Carcere con l’Arte: Il Progetto di Controluce e Istituto Russoli

Entrare in un carcere suscita spesso sensazioni di trascuratezza: l’edificio appare trasandato, i locali sono impersonali, a volte sporchi e poco curati. È difficile pensare che in quegli ambienti, così brutti e freddi, si possano svolgere azioni di rieducazione e reinserimento sociale. Da anni, l’associazione Controluce si impegna a proporre attività e incontri che promuovano cultura e bellezza all’interno della Casa Circondariale Don Bosco. Nei mesi scorsi ha avviato un corso di arte, con l’obiettivo di dare ai detenuti la possibilità di un’espressione artistica, sia pur fra le mura di un carcere.

Da questo corso è nata l’idea di riqualificare uno degli spazi interni dell’edificio, una sala di socialità finora piuttosto tetra e poco invitante. La Dott. Alice Lazzarotto, Direttrice del carcere, ha accolto con entusiasmo questa proposta, dando il via a un progetto articolato in due fasi. Nella prima, alcuni studenti dell’Istituto d’Arte Russoli, guidati da due insegnanti, hanno visitato lo spazio e ideato un progetto artistico da sottoporre alla Direzione. Successivamente, tra maggio e metà giugno, una squadra di quattro detenuti ha lavorato sotto la supervisione della Dott. Simona Rota, restauratrice in forza presso l'Opera Primaziale Pisana (l'ente che si occupa della conservazione e manutenzione di Piazza dei Miracoli) e volontaria di Controluce, ridando colore, luce e leggerezza a un locale che
appariva prima molto scuro e poco accogliente.

Venerdì 4 luglio si è svolta l’inaugurazione ufficiale della sala, alla presenza della Direttrice, di alcuni agenti di Polizia Penitenziaria, del personale educativo, di una rappresentanza di studenti e docenti dell’Istituto Russoli, di alcuni volontari di Controluce e dei quattro detenuti che hanno partecipato al lavoro, visibilmente soddisfatti del risultato. Tutti hanno espresso gratitudine a Elena Pepe e Roberto Cela del Rotary Club Galilei di Pisa, che hanno fortemente sostenuto il progetto, finanziando l’acquisto dei materiali necessari e le borse lavoro per i detenuti. Un progetto che tutti sperano possa proseguire, contribuendo a rendere la Casa Circondariale della nostra città un luogo più vivibile e più umano.

Fonte: Associazione di Volontariato Controluce

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