
La protagonista di "Storia dei miei peli", edito da 66thand2nd, si chiama Lavinia, proprio come l'autrice Lavinia Mannelli, toscana classe 1991. Fa il dottorato a Pisa ma non ha stipendio, vive con la madre e lotta coi ritardi dei treni tra Pisa e Pistoia. Si definisce 'eco-trans-femminista radicale antispecista' ed è fondatrice di un'associazione in difesa dei peli femminili. Ma che succede quando su OnlyFans un misterioso individuo è disposto a pagare per offrire a Lavinia uno stipendio in cambio proprio dei peli?
"Storia dei miei peli" non si può inquadrare. È un romanzo ma è anche un diario, è un monologo ma anche un dialogo, è un pastiche di frammenti che rende bene quanto sia frammentata e ansiosa la vita della protagonista - e, a voler generalizzare, anche di molte altre donne venti-trenta-quarantenni di oggi, precarie a livello lavorativo e esistenziale. È un libro riuscito, che ha nell'ironia e nella satira più o meno sottile uno dei suoi punti di forza, perché Mannelli riesce a incanalare tutte le sue sensazioni positive o negative in uno sguardo tagliente e preciso sull'attualità e sul femminismo contemporaneo.
Il corpo è il vero protagonista, d'altronde il titolo non è lì per caso. Ha in sé una dimensione intima e una collettiva, e anche qui tornano le molte sfaccettature del romanzo. È anche un romanzo sulla continua definizione e ridefinizione di sé, pur senza mai sfociare nella retorica o nella 'normale' divulgazione: lo fa in modo audace e sfrontato, ma con una naturalezza e una delicatezza che rendono piacevole il viaggio lungo quasi trecento pagine. Dopo "L'amore è un atto senza importanza", Mannelli si conferma una grande voce della nostra narrativa.
Titolo: Storia dei miei peli
Autrice: Lavinia Mannelli
Casa editrice: 66thand2nd
Anno di pubblicazione: 2025
Pagine: 288
Prezzo di copertina: 18 euro
Notizie correlate
Tutte le notizie di Toscana
<< Indietro





