
È stato ufficialmente firmato oggi a Firenze l’accordo tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle per sostenere la ricandidatura di Eugenio Giani alla presidenza della Regione Toscana.
La firma è avvenuta nel pomeriggio a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione, alla presenza dello stesso Giani, del segretario del Pd toscano Emiliano Fossi, della vicepresidente nazionale del M5S Paola Taverna e di Irene Galletti, coordinatrice regionale pentastellata e già candidata governatrice nel 2020.
Il patto sancisce la nascita di una coalizione 'progressista' che si presenterà unita alle elezioni regionali del prossimo ottobre.
"Abbiamo elaborato 23 punti - dice Giani dopo la firma dell'accordo - sono punti fondamentali per un programma che possa essere sempre più condiviso nei fatti partendo naturalmente dalle reciproche posizioni. Io lo ritengo un metodo molto trasparente e costruttivo, che ci ha visto essere su alcuni di questi punti pienamente convinti e complici, in altri abbiamo un po’ ribadito le posizioni con l’auspicio che proprio la comune esperienza di Governo, partendo da posizione un po’ diverse, possa renderci complici nel costruire il buon governo della Toscana"
Commentando i punti dell'accordo Giani parla di "reddito di inclusione" e "salario minimo" anche per i liberi professionisti, di Sanità, "guai a chiudere i piccoli ospedali", e "legalità", poi "sviluppo sostenibile, ma modernizzazione e infrastrutturizzazione", ricorda le battaglie su Fine Vita e 'Toscana diffusa': "C'è una visione di una Toscana che vuole essere profondamente rinnovata su aspetti in cui vogliamo costruire una presenza pubblica forte come l'acqua o i servizi, possa essere molto incisiva sulle tematiche del lavoro, anche in una versione che può essere adattata in senso regionale di un reddito di inclusione per chi è in condizioni di fragilità, e al salario minimo per lavoratori dipendenti o autonomi. Una Toscana impegnata sui temi della legalità, con il tema dei beni sequestrati alla mafia e la riutilizzazione in termini sociali o l'adeguamento del sistema normativo per essere in prima fila contro le mafie. Una Toscana che sa dare indicazione di sviluppo sostenibile con grande attenzione all'ambiente, ma modernizzazione e infrastrutturizzazione che possano dare il volto di una Toscana moderna. Uno sviluppo sostenibile che si lega ad una visione moderna su scuola pubblica, sanità, lavoro e punto di riferimento a livello nazionale. Negli ultimi mesi del resto abbiamo vissuto un impegno comune su Legge Fine Vita, sul salario minimo all'impegno alla Toscana diffusa che riecheggia in tanti punti del programma, ad esempio sulla sanità, guai a chiudere i piccoli ospedali".
Un accordo a due, tra quella che era maggioranza e quella che era opposizione, che proprio per questo "andava fatto risaltare negli aspetti di novità", ma nessun "rapporto preferenziale": "In questi punti troveremo un contributo all'interno dell'intera coalizione: qualcuno parla di rapporto preferenziale, non è cosi. Il M5S viene da un percorso diverso, di opposizione, era normale far risaltare gli aspetti di novità e innovazione di questo accordo, ma stiamo lavorando con tutto il campo largo. È un esempio a livello nazionale che trova riscontro nei cittadini, In Toscana c'è l'orgoglio di essere sempre avanguardia dei processi di rinnovamento e riforma"
Il testo dell'accordo: 23 punti per "il rinnovamento"
Il documento su cui si è sancito l'accordo programmatico è diviso in 23 punti: Patto per la legalità e la buona amministrazione, Reddito di cittadinanza regionale, Riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, Salario minimo garantito, Sistema aeroportuale toscano e Parco agricolo della Piana come parco regionale, Raddoppio ferroviario Firenze-Pisa, Multiutility e acqua pubblica, Revisione integrale del Piano Rifiuti, Chiusura del rigassificatore di Piombino, Salvaguardia e tutela del Parco San Rossore, Recupero e rivalutazione della legge per l’urbanistica e la tutela dell’ambiente e del paesaggio (l.r. 65/2014 o "legge Marson"), Dissesto idrogeologico, Tutela dell’ambiente e bonifiche, Turismo sostenibile, per una Toscana vivibile e accessibile, Edilizia residenziale pubblica (ERP), Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali (CERS), Contrasto alla precarietà abitativa delle nuove generazioni, Diritto allo studio universitario, Tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro e di studio, Prevenzione sanitaria e tutela della salute e del benessere, Nuova governance della sanità toscana, Progetto di Vita Indipendente per le persone con disabilità, Revisione della normativa regionale in materia di “piano cave” e AV in Toscana centrale (Arezzo e Chiusi-Chianciano Terme).
Di seguito il testo completo per i dettagli:
TESTO DEFINITIVO ACCORDO 18.08.2025
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