
"Io sono favorevole all'idea del Cpr in Toscana. Anzi tutti i sindaci erano favorevoli per poi dopo, come sapete bene, cambiare idea". Parla così Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia e candidato alle regionali per il centrodestra, a margine di un'iniziativa a Firenze.
Ancora Tomasi: "Ogni giorno dalla nostra regione partono decine di pattuglie di polizia che devono accompagnare chi ha commesso un reato verso un Cpr fuori dalla regione, privando il nostro territorio di forze dell'ordine perché stanno fuori dei giorni. Quindi credo che ogni regione possa e debba fare, nel rispetto dell'umanità, nel rispetto anche di chi comunque viene fermato, la sua parte con il Cpr".
"Chi delinque non può rimanere in questo paese - continua il sindaco di Pistoia -. Chi viene per lavorare e integrarsi è il benvenuto, può stare, ma non è tollerabile questa delinquenza, e non è tollerabile che ci siano luoghi che sono diventati ormai delle isole non attraversabili, per esempio nelle zone delle stazioni".
Spinelli: "Ecco il vero volto della destra"
“I Centri di permanenza per il rimpatrio non sono la risposta ai temi dell’immigrazione: sono invece luoghi disumani che calpestano i diritti delle persone e non affrontano minimamente le cause reali dei fenomeni migratori”.
A dirlo è Serena Spinelli, esponente del Partito Democratico e assessora regionale al Welfare, dopo che Alessandro Tomasi, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione, si è detto favorevole all’apertura di un Cpr in Toscana.
“Altro che moderato – aggiunge Spinelli – ecco il vero volto della destra, quello di chi vuole trasformare la Toscana in un territorio di esclusione e repressione, senza alcuna visione seria su accoglienza e integrazione”.
“Da Roma alla Toscana – attacca Spinelli - la destra continua a nascondere dietro la retorica securitaria l’assenza di politiche di lungo periodo, alimentando solo paura e tensioni sociali. Non ci si può riempire la bocca di umanità e poi sostenere strutture che sono state condannate da associazioni umanitarie, garanti dei diritti e perfino tribunali”.
“Una Regione responsabile – conclude Spinelli – deve investire su inclusione, diritti e sicurezza sociale, non sull’apertura di ghetti disumani che non servono a nessuno se non alla propaganda di una destra che si finge moderata ma mostra, ogni volta, la sua vera faccia”.
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