
La transizione ecologica è scomparsa dal dibattito pubblico in vista delle elezioni regionali toscane. Per riportarla al centro dell’agenda politica, l’Alleanza fiorentina per la giustizia ecologica, sociale e climatica, di cui fa parte anche Legambiente Firenze e WWF Area fiorentina, organizza un incontro pubblico sabato 27 settembre alle ore 15:30 presso il Circolo ARCI Isolotto (Via Maccari 104, Firenze).
Durante l’incontro saranno presentate le nostre proposte concrete per la Toscana 2025–2030 su energia, mobilità, ambiente e salute. I candidati e le candidate degli schieramenti politici della circoscrizione fiorentina (molti dei quali hanno già confermato la loro presenza) interverranno dopo la presentazione delle nostre proposte, per illustrare la posizione del proprio schieramento e confrontarsi pubblicamente con cittadinanza e associazioni.
“La transizione ecologica non è uno slogan, ma una politica industriale e sociale che crea lavoro, riduce le disuguaglianze e protegge la salute. Chiediamo a tutte le forze politiche di assumere impegni chiari, misurabili e immediatamente verificabili. La campagna elettorale non può ignorare il tema che decide il nostro futuro comune”, dichiarano Marco Duranti, presidente di Legambiente Firenze e Mauro Romanelli di Cittadini per l’Italia rinnovabile, parte dell’Alleanza fiorentina per la giustizia ecologica, sociale e climatica.
Questo incontro rappresenta un’occasione unica per ascoltare direttamente le proposte dell’Alleanza e le risposte dei candidati e candidate della circoscrizione fiorentina. Sarà un momento di trasparenza, partecipazione e confronto pubblico in vista delle elezioni regionali toscane, per dare voce alla cittadinanza e chiedere impegni chiari sulla transizione ecologica.
Inoltre, sono stati programmati una serie di webinar tematici con le forze politiche, che si svolgeranno nei giorni antecedenti all’incontro, per approfondire con ciascun schieramento le proposte presentate e offrire alla cittadinanza ulteriori occasioni di informazione e confronto.
La Toscana sta procedendo con un ritmo di nuove installazioni rinnovabili – tra eolico e fotovoltaico – ben al di sotto della traiettoria necessaria per rispettare gli obiettivi al 2030. In particolare, l’eolico è praticamente assente, e senza una produzione notturna e stagionale garantita dal vento non è possibile costruire un equilibrio sostenibile con il solo fotovoltaico. Il risultato è chiaro: gli obiettivi di transizione ecologica rischiano di non essere raggiunti, con conseguenze che vanno dall’aumento delle bollette alla volatilità dei prezzi, passando per la perdita di competitività per imprese e territori, fino ai danni sempre più gravi causati dalla crisi climatica.
Per invertire la rotta, l’Alleanza fiorentina per la giustizia ecologica, sociale e climatica propone un decalogo di interventi concreti. Si parte dalla creazione di una task force regionale permanente presso la Presidenza della Regione, che metta insieme associazioni, scienziati, amministratori e imprese per lavorare su educazione, formazione e contrasto alla disinformazione. Serve poi una legge seria e ambiziosa sulle aree idonee alle rinnovabili e il pieno sostegno all’agrivoltaico, così da coniugare innovazione, tutela del paesaggio e reddito agricolo.
Il fotovoltaico diffuso dovrà essere potenziato, con impianti su coperture pubbliche e private e pensiline solari obbligatorie su parcheggi e aree cementificate, utili anche per contrastare le isole di calore. Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) dovranno beneficiare di una vera semplificazione burocratica e di sportelli unici per favorire l’autoconsumo locale e la partecipazione di cittadini e PMI.
Sul fronte dell’edilizia e dell’inclusione sociale, è necessario un piano per case green e lotta alla povertà energetica, con la riqualificazione energetica di scuole, ospedali, università e spazi pubblici. In parallelo, bisogna investire in rinnovabili e transizione industriale, con lo sviluppo di biometano, geotermia, pompaggio idroelettrico, revamping degli impianti esistenti e la creazione di distretti green per il riciclo e la decarbonizzazione dei settori più inquinanti.
La mobilità dovrà essere al servizio delle persone e non delle auto: più trasporto pubblico, mobilità attiva, città 30 km/h, TPL gratuito e incentivi per ridurre l’uso dell’auto privata. Allo stesso tempo, una vera food policy regionale promuoverà filiera corta, biologico, mense scolastiche e ospedaliere a km 0, agroecologia e formazione su alimentazione sostenibile.
Infine, serve uno stop al consumo di suolo con un grande piano per la de-pavimentazione, la riforestazione urbana e la creazione di città “spugna” per affrontare alluvioni, siccità e ondate di calore, e la realizzazione del Parco Agricolo della Piana Firenze–Prato–Pistoia, senza nuovo aeroporto, per tutelare ambiente, salute e qualità della vita.
Fonte: Ufficio stampa
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