Sudd Cobas denuncia aggressione durante sciopero nel Pratese: "Calci e pugni agli operai"

A rendere noto l'accaduto il sindacato che si appella alla cittadinanza: "Prato non può più essere la città dei diritti negati"


Operai aggrediti mentre scioperano di fronte all'azienda per cui lavorano, una stireria a Montemurlo in provincia di Prato. A denunciare l'accaduto è il sindacato Sudd Cobas che riferisce di "gazebi distrutti" del presidio sindacale e "pugni e calci agli operai". Diciotto lavoratori, tra bengalesi, afghani e pakistani, stavano protestando di fronte allo stabilimento quando è avvenuta l'aggressione: "Un lavoratore è rimasto a terra dopo essere stato colpito più volte. L'hanno dovuto portare via in ambulanza.

Ad un anno dall'assalto a bastonate al presidio di Seano, - proseguono da Sudd Cobas - ancora scene di violenza contro chi esercita il diritto di sciopero. Gli operai presi a cazzotti non lavorano per una confezione cinese, ma cuciono e stirano capi di abbigliamento di importanti brand della moda, quelli che in negozio arrivano a costare quanto un loro stipendio. Diritti negati, società che chiudono e riaprono sotto altri nomi e violenza contro chi protesta: succede questo nella giungla di appalti e subappalti della moda Made In Italy".

E i brand committenti "non pensino di essere estranei. Quello che è accaduto" aggiungono, "li riguarda direttamente. Prato non può più essere la città dei diritti negati e della violenza contro chi sciopera. Facciamo appello a tutta la cittadinanza, alla società civile e alle istituzioni a reagire. Siamo pronti alla mobilitazione".

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