Vigilanza privata e servizi di sicurezza: sciopero regionale il 22 settembre a Firenze

Quarta giornata di sciopero per ottenere un contratto integrativo regionale nel settore della vigilanza privata


Le Guardie Giurate e gli Addetti ai Servizi di Sicurezza scioperano per l’intera giornata del 22 settembre per ottenere un Contratto Integrativo Regionale, necessario a superare le disparità di trattamento presenti a livello provinciale, aggiornando al contempo la parte economica e normativa ormai non più in linea con le reali esigenze. L’obiettivo è la sottoscrizione di un unico contratto regionale.

Per le Guardie Giurate i contratti integrativi provinciali, che sono solo in alcune province, sono scaduti da decenni, mentre per gli Addetti ai Servizi di Sicurezza non sono mai esistiti. Proprio per questo motivo Filcams Cgil e Uiltucs Toscana hanno proclamato questa quarta azione di sciopero.

Il 17 marzo u.s., a seguito di un incontro a livello regionale, è emersa l’indisponibilità delle associazioni datoriali ad avviare la trattativa, costringendo le OO.SS. a proclamare una prima azione di sciopero di due ore, svolta il 13 giugno u.s. Successivamente è stato indetto uno sciopero di 24 ore il 10 luglio, con presidio davanti alla Prefettura di Firenze, e il blocco degli straordinari dal 26 luglio al 24 agosto.

Ad oggi nulla è cambiato! Le Associazioni Datoriali hanno ignorato gli scioperi effettuati. Si tratta delle stesse associazioni che hanno firmato il CCNL del 2013 dopo 50 mesi dalla scadenza e l’attuale CCNL dopo ulteriori 7 anni.

Filcams Cgil e Uiltucs Toscana, ritenendo pretestuose e immotivate le scuse avanzate dalle associazioni datoriali, hanno proclamato questa ulteriore giornata di sciopero, stanche di vedere nel 2025 lavoratrici e lavoratori che non percepiscono nemmeno un buono pasto o, in alcuni casi, un’indennità mensa di pochi centesimi. Oggi un buono pasto da almeno 8 euro dovrebbe rappresentare il minimo garantito.

Per le GPG, inoltre, le indennità di presenza e di funzione sono ferme al 2006 e necessitano di una revisione, con l’introduzione di nuove voci in considerazione dei profondi cambiamenti che il settore sta vivendo negli ultimi anni.

Il contratto integrativo non riguarda soltanto l’aspetto economico, ma anche l’organizzazione del lavoro e la salute e sicurezza, ambiti nei quali il settore presenta ancora gravi lacune, che potrebbero appunto trovare risposte direttamente con il contratto integrativo regionale.

Ad ogni nostra richiesta di aprire la trattativa le Associazioni datoriali hanno risposto NO con motivazioni sempre diverse: prima perché con le strutture nazionali non era definito se gli integrativi dovevano essere provinciali o regionali, poi perché ancora non c’era il testo completo del CCNL e comunque dovevano ancora finire di erogare le tranches di aumenti del CCNL, poi perché ormai siamo ad un passo dall’apertura della trattativa per il rinnovo del CCNL, comunque, sempre NO!

Le lavoratrici e i lavoratori meritano rispetto, e se arrivano a scioperare per la quarta volta con enormi sacrifici, devono essere ascoltati!

Fonte: Ufficio Stampa Cgil Toscana e Firenze

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