
Giovanni Donzelli, responsabile nazionale dell’organizzazione di FdI, a Firenze per un’iniziativa elettorale, ha ribadito che "ovviamente sappiamo che la Toscana è una terra difficile per il centrodestra, ma se Fratelli d'Italia si fosse dovuta arrendere ai pronostici o non fare mai le battaglie difficili, non saremmo il primo partito d'Italia. Ci davano per spacciati quando eravamo all'1,5%, ci abbiamo creduto e siamo arrivati a governare bene l'Italia. Quindi non ci spaventano certamente né i sondaggi né i pronostici, anzi per noi sono il miglior incoraggiamento". Ha poi definito "la squadra di Firenze una squadra di eccellenza", con candidati "pronti a governare".
Critiche alla giunta Giani e all’alleanza Pd-M5s
Sul candidato del centrodestra Alessandro Tomasi, Donzelli ha detto che "ha dimostrato di saper governare, un uomo che ha dimostrato di essere un uomo di sintesi che è capace di tenere uniti i territori e soprattutto un uomo figlio di questo tempo", a differenza di Eugenio Giani "che è una bravissima persona, ma è figlio di altri tempi". Ha accusato la giunta di "arroganza del potere", di "continuare a sprecare soldi nella sanità aumentando un debito pubblico, mentre chiudevano gli ospedali" e di "distrazione dai problemi concreti dei cittadini". Sull’alleanza Pd-M5s ha affermato: "è evidente che è un'alleanza di potere, nemmeno ben voluta da loro, né da Giani, né dai 5 Stelle", definendola "un matrimonio di separati in casa".
Sicurezza: "Servono due Cpr in Toscana"
In tema di sicurezza Donzelli ha rilanciato: "La sinistra dice nessun Cpr, noi diciamo almeno due Cpr", uno "per i clandestini", l'altro "per quelli coinvolti nello spaccio". Ha attaccato "l'ostruzionismo senza senso" della Regione, spiegando che "il Cpr in Toscana si fa anche senza l'ok della Regione Toscana". Ha quindi aggiunto: "In queste ultime giornate è emersa anche una proposta importante del governo nazionale sui Cpr particolari per gli spacciatori", sottolineando che "quando un carabiniere, un poliziotto arresta uno spacciatore, dopo poche ore lo ritrova per strada".
Medio Oriente: "Riconoscimento della Palestina utile, ma non ora"
Rispondendo a una domanda sulla mobilitazione per la Palestina, Donzelli ha dichiarato: "Credo personalmente che questo non sia il momento per il riconoscimento della Palestina, anche se è necessario e utile, ma deve essere fatto in un processo in cui anche gli Stati arabi riconoscano lo stato di Israele. Quindi, la soluzione è due popoli e due Stati". Ha definito positive le manifestazioni: "Sono ben felice di vedere queste manifestazioni perché vuol dire che siamo una democrazia". Ma ha aggiunto: "nell'eventuale Palestina di Hamas non ci sarebbe spazio per le manifestazioni come quelle bellissime che vediamo oggi in Italia".
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