"I Comuni scelgano dove e come installare i fotovoltaici": la ricetta di Toti (PD)

Gabriele Toti (foto gonews.it)

«La transizione ecologica è una sfida che dobbiamo affrontare con serietà, ma non a scapito dei nostri territori. Serve una pianificazione vera e condivisa, non scelte imposte dall’alto. Per questo dico con forza: siano i Comuni a decidere dove e come installare gli impianti fotovoltaici.»

A parlare è Gabriele Toti, candidato del Partito Democratico alle prossime elezioni regionali ed ex sindaco di Castelfranco di Sotto. Intervenendo sul crescente numero di progetti in aree agricole, Toti richiama l’attenzione su una questione decisiva: chi deve scegliere il futuro del paesaggio e dell’agricoltura toscana?

Due modelli, due visioni.
Toti distingue tra gli impianti fotovoltaici realizzati su aree già compromesse – capannoni, tetti, parcheggi, ex discariche – che considera «una soluzione intelligente, sostenibile e compatibile con il territorio», e quelli proposti su suolo agricolo, anche nella forma dell’“agrivoltaico”, che invece rischiano di diventare «una scorciatoia per fare profitti a danno dell’agricoltura e del paesaggio».
«Non possiamo trasformare i nostri campi in distese di pannelli. Una volta persa la vocazione agricola, non si torna indietro. Questo compromette economia, ambiente e identità della Toscana.»

Serve un cambio di passo.
«I Comuni devono avere un potere decisionale reale. Sono loro a conoscere il territorio, a rispondere ai cittadini, a garantire che lo sviluppo sia sostenibile. La normativa attuale è sbilanciata e limita la loro capacità di intervento.»
Per questo Toti propone una legge regionale chiara e coraggiosa, ripartendo dal testo già predisposto nelle commissioni consiliari, che restituisca ai Comuni la possibilità di pianificare e autorizzare – o bloccare – gli impianti fotovoltaici in base alle specificità locali.
«L’energia pulita è una priorità. Ma o si costruisce insieme ai territori, o si rischia di imporla contro di essi. Io scelgo la prima strada.»

La geotermia come risorsa strategica.
Toti sottolinea infine l’importanza di valorizzare la geotermia, ampliandone lo sviluppo mediante la media entalpia: «La geotermia è energia pulita, continua e rinnovabile, un unicum del nostro territorio che già oggi fornisce il 34% del nostro fabbisogno regionale.»

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