
l leader M5s accanto a Giani: “Determinati a dare il nostro contributo nei prossimi cinque anni”
Chiusura congiunta della campagna elettorale per le regionali toscane nel segno dell’alleanza tra Movimento 5 Stelle e centrosinistra. A Scandicci, il leader pentastellato Giuseppe Conte è salito sul palco accanto al presidente uscente Eugenio Giani, candidato del campo largo, per ribadire la volontà di consolidare la collaborazione.
“C’è un obbligo di vincere in Toscana - ha detto Conte - perché innanzitutto non bisogna assolutamente che vada disperso il lavoro che il presidente Giani ha già fatto con la precedente giunta, e poi vorremmo anche, scalpitiamo, dare il nostro apporto, il nostro contributo nei prossimi cinque anni”.
L’ex premier ha ricordato il percorso che ha portato alla costruzione della coalizione: “Per costruire questa coalizione noi abbiamo dato un grande contributo. Ci siamo confrontati con grande apertura anche del presidente Giani e con un percorso nostro molto elaborato, che però ha rassicurato l’intera mia comunità. Lo abbiamo anche scritto nero su bianco, quindi siamo molto determinati e molto convinti”.
Durante l’iniziativa, Giani ha spiegato la scelta simbolica del luogo: “Scandicci è un esempio di collaborazione concreta: da un anno qui lavora una giunta con la sindaca Claudia Sereni che ha in maggioranza il Movimento 5 Stelle, con un assessore molto attivo e con il quale c’è una bella collaborazione. Noi fra un anno diremo lo stesso in Regione”. A quel punto Conte ha replicato sorridendo: “E anche fra cinque anni”.
Il presidente della Regione ha poi parlato di “sensazioni positive” e di “una campagna elettorale svolta in coesione, con arricchimento reciproco”, mentre Conte ha sottolineato la natura partecipativa del Movimento: “Noi siamo un po’ farraginosi, perché quando c’è da decidere è una comunità che discute, che fa assemblee provinciali, regionali. Ma poi quando partiamo, partiamo con la massima determinazione”.
Tra i temi al centro della convergenza programmatica, Giani ha citato la gestione dell’acqua pubblica: “Separaremo l’acqua dalle altre utilities e le risorse serviranno da un lato per diminuire le bollette, dall’altro per fare investimenti pubblici, non per compensare ciò che le altre utilities con privati richiamano”.
In chiusura di serata, a Firenze, Conte ha attaccato duramente il governo Meloni: “Giorgia Meloni sta qui a fianco, a qualche centinaio di metri. Stanno raccontando che va tutto bene e promettono milioni alla Toscana, ma sono gli stessi che ho visto promettere nelle Marche, in Abruzzo, in Basilicata, in Calabria. Girano sempre pochi giorni prima delle elezioni, ma non atterrano mai”.
Poi un passaggio sulla Flotilla per Gaza: “Marco Croatti insieme agli attivisti della Flotilla hanno salvato l’onore dell’Italia. Nei libri di storia ci sarà scritto che, dopo la connivenza del governo Meloni, c’è stata anche un’Italia che ha salvato la propria dignità scendendo in piazza”.
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