
Settimo appuntamento della rubrica di approfondimento 'Il sindaco in diretta', in onda su Radio Lady e promossa dall’Amministrazione comunale di Empoli. Protagonista, come sempre, il sindaco Alessio Mantellassi, che ogni mese racconta ai cittadini i principali progetti in corso sul territorio.
In questa nuova puntata si è parlato di Cultura, dall'arte dei murales fino al Premio Pozzale e alal mostra Provincia Novecento.
L'INTERVISTA AL SINDACO MANTELLASSI SU RADIO LADY 97.7
"Eirene", il nuovo murales di piazza 24 Luglio
"Eirene", la dea greca della pace. È questo il significato del murale che ha recentemente impreziosito piazza 24 Luglio, opera dell'artista Neve che il sindaco Alessio Mantellassi porta ad esempio di come l'arte urbana possa arricchire il tessuto cittadino con messaggi profondi e carichi di storia.
"Penso che in una strategia complessiva l'amministrazione debba ogni anno stanziare un po' di risorse per fare murales diffusi in città", ha dichiarato il primo cittadino ai microfoni di Cristina Ferniani a Radio Lady, illustrando la visione dell'amministrazione comunale su questo fronte. Un impegno già concretizzato con il finanziamento integrale dell'opera in piazza 24 Luglio e dei grandi murales realizzati sull'Eco Park a Ponte a Elsa.
La scelta della location per il murale dedicato a Eirene non è casuale. "Quella bellissima opera d'arte si lega bene anche col senso della piazza", ha spiegato Mantellassi, ricordando che piazza 24 Luglio prende il nome dalla tragica data del 1944 in cui persero la vita 29 persone. "Avere raffigurata la dea della pace dà un messaggio di pace, quindi da un evento di guerra si trasmette un evento di pace", ha sottolineato il sindaco.
L'Appello ai proprietari di immobili: "Murales sono arte vera"
Mantellassi ha lanciato un appello diretto ai proprietari di immobili privati: "Facciamo un appello ai privati di intervenire sulle facciate private perché davvero i murales possono essere un'arte vera come Neve ci ha dimostrato nel caso di piazza 24 luglio".
Per chi volesse aderire all'iniziativa esiste già un percorso strutturato. "Nel caso dei muri privati, se si aderisce ai muri liberi c'è una commissione che deve valutare, fare un pochino da filtro, chiaramente per evitare sconvenienze", ha precisato il sindaco, garantendo però ampia libertà creativa: "Il tema è libero così come la scelta dell'autore. C'è molta libertà e molta autonomia di espressione per realizzare queste opere d'arte".
I cittadini interessati possono rivolgersi all'ufficio cultura, dove è disponibile un modulo per mettere a disposizione la propria parete, che entrerà così nel circuito dei "muri liberi". Attualmente l'amministrazione sta lavorando a una nuova operazione concordata su un giardino in via Salvo D'Acquisto, sempre a Ponte a Elsa, confermando l'impegno a estendere progressivamente l'arte urbana in diverse zone della città.
Premio Pozzale
Riportare il Premio Luigi Russo alle sue radici popolari, quando nacque nella sezione del Partito Comunista Italiano del Pozzale con la missione di avvicinare la lettura alla massa. È questo l'obiettivo del sindaco Alessio Mantellassi, che annuncia una fase di rinnovamento per lo storico riconoscimento letterario empolese.
"Dobbiamo ridare al premio il suo aspetto popolare", ha dichiarato il primo cittadino, spiegando che negli anni il Premio Luigi Russo si è progressivamente trasformato in un riconoscimento rivolto "a una stretta cerchia di persone con scelte anche di premi di alta qualità e quindi non facilmente comprensibili a tutti". L'obiettivo ora è ripristinare quella vocazione originaria che permetteva di raggiungere un pubblico più vasto.
Il processo di rinnovamento è già in atto, a partire dalla composizione della giuria. "La giuria è fresca e di qualità, riesce a intercettare il pubblico, riesce a intercettare i nuovi gusti letterari", ha sottolineato Mantellassi, citando nomi di rilievo come Viola Ardone, vincitrice dello scorso anno e ora membro della giuria, oltre a Carlo Greppi e Gaia Tortora.
La novità più significativa è l'istituzione del Premio Vera Viti, inserito nello statuto del Pozzale. "Vera Viti è stata pozzalese, fondatrice del premio, ormai da qualche anno non è più con noi e abbiamo deciso di ricordarla", ha spiegato Mantellassi.
Il nuovo riconoscimento avrà caratteristiche diverse rispetto al Premio Luigi Russo: "Il premio Vera Viti sarà una sorta di antipasto" e andrà a premiare "una figura anche non dell'arte, della lettura e della letteratura. Una figura che però ha trasmesso cultura di massa, diciamo ha provato a trasmettere a una fascia ampia di persone valori culturali di qualsiasi tipo, in qualsiasi forma artistica". Il nome del primo vincitore verrà annunciato a giorni.
L'omaggio a Vera Viti non si limiterà al premio letterario. L'amministrazione comunale sta valutando di realizzare qualcosa che ricordi il riconoscimento nella rotonda della frazione e ha intenzione di intitolare a Viti il parco del Pozzale, garantendo così una presenza permanente della memoria della fondatrice nel tessuto urbano della comunità che ha dato i natali al prestigioso premio letterario.
Provincia Novecento
E c'è anche Provincia Novecento. "È un'iniziativa molto bella, sono molto contento". Con queste parole il sindaco Alessio Mantellassi ha presentato la mostra che racconterà la vivacità culturale e artistica di Empoli nel Novecento, un progetto ambizioso nato dal lavoro di un comitato scientifico dedicato.
"L'obiettivo era quello di andare a realizzare una mostra che avesse caratteristiche di grande qualità", ha spiegato il primo cittadino, illustrando un'esposizione che coprirà quarant'anni cruciali per la storia artistica della città, dal 1925 al 1965.
Il percorso espositivo si concentra su un pezzo fondamentale di quella che viene definita "la scuola empolese", ricostruendo un itinerario artistico attraverso le opere di numerosi artisti legati al territorio. "Siamo andati a ricostruire un percorso artistico che racconta questo", ha sottolineato Mantellassi, evidenziando il lavoro di ricerca che ha portato al recupero delle opere.
La ricerca è stata capillare e ha attraversato contesti molto diversi: "Andando a ricercare le opere non solo nelle case di alcune famiglie degli empolesi, ma anche in diversi luoghi dove erano esposte". Il risultato è straordinario: "Si va da un museo negli Stati Uniti fino alla casa del popolo", ha rivelato il sindaco, testimoniando come l'arte empolese del periodo abbia avuto una diffusione ben oltre i confini locali.
La mostra rappresenterà anche un momento significativo per il patrimonio cittadino: "Sarà l'occasione per aprire il salone dell'ex ospedale", ha annunciato Mantellassi. La scelta della location sottolinea la volontà dell'amministrazione di valorizzare gli spazi storici della città, restituendoli alla comunità attraverso la cultura e l'arte.






