
La polizia di Pisa, assieme agli uffici di Verona e Trento, ha arrestato cinque tifosi dell'Hellas Verona dopo gli scontri avvenuti prima di Pisa-Verona di sabato 18 ottobre.
Gli investigatori della DIGOS, che avevano fermato e identificato il gruppo dei tifosi scaligeri subito dopo l’intervento della Polizia e la dispersione delle opposte fazioni, hanno visionato i filmati reperiti nell’immediato, riuscendo così a individuare i cinque, quattro residente in provincia di Verona e uno in provincia di Trento.
I tifosi arrestati si sono resi responsabili, scrive la polizia in una nota, "dei reati di rissa, nonché di possesso, utilizzo e lancio di fumogeni, mazze, bastoni, oggetti contundenti e atti ad offendere, come punito dalla normativa sulle manifestazioni sportive".
I quattro veronesi sono stati sottoposti subito agli arresti domiciliari, mentre il tifoso di Trento verrà processato per direttissima.
Subito dopo l’episodio, gli operatori della Digos hanno sequestrato tutto il materiale rinvenuto sul luogo dei fatti, "come passamontagna, un coltello e un taglierino, guanti, sfollagente telescopici, pezzi di cinghie, fibbie, fumogeni, mazze, tubi geberit e aste, a testimoniare la violenza degli scontri, e le intenzioni bellicose delle opposte fazioni".
L’attività di setaccio delle immagini da parte della Digos pisana "prosegue incessante, al fine di individuare gli ulteriori partecipanti agli scontri, sia veronesi che pisani, che per l’occasione si erano integralmente travisati ed evidentemente preparati alle violenze".
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