
Dodici lavoratori stranieri senza permesso adeguato, oltre 60mila euro di contributi trattenuti, ma non versati: due denunce
Controlli serrati contro il lavoro nero in provincia di Pisa. Dall’inizio del 2025 la Guardia di Finanza ha individuato 119 lavoratori irregolari o completamente “in nero” impiegati in vari settori, con 38 datori di lavoro sanzionati. Le verifiche hanno riguardato soprattutto stabilimenti balneari, ristoranti, agriturismi e locali notturni del territorio, in un’azione di contrasto al lavoro sommerso e alla violazione delle norme fiscali e previdenziali.
Le operazioni – condotte dalle unità della Guardia di Finanza di Pisa, Pontedera, San Miniato e Volterra – hanno fatto emergere un quadro diffuso di impiego illecito di personale, con lavoratori di età compresa tra 17 e 70 anni, italiani e stranieri, sorpresi a svolgere mansioni come camerieri, pizzaioli, magazzinieri, addetti alle pulizie, stallieri, addetti alle consegne, fino a ballerine in locali notturni.
Il caso di Ponsacco: 22 lavoratori trovati in un locale notturno
L’intervento più rilevante è avvenuto a Ponsacco, dove i finanzieri della Compagnia di San Miniato hanno scoperto 22 dipendenti all’interno di un locale notturno. Dodici di loro, pur essendo autorizzati alla permanenza in Italia, non potevano legalmente lavorare per mancanza di un permesso adeguato. In più, gli stipendi risultavano pagati in contanti o con metodi non tracciati e senza comunicazioni obbligatorie ai centri competenti.
Secondo le Fiamme Gialle, oltre 60mila euro di contributi previdenziali e assistenziali sarebbero stati trattenuti ma non versati. Una situazione che non solo espone l'impresa a pesanti sanzioni, ma priva i lavoratori – molti dei quali completamente sconosciuti agli enti previdenziali – dei contributi utili per pensione e assistenza.
Nel locale di Ponsacco sono stati denunciati il titolare e due responsabili (direttore artistico e direttrice), ritenuti coinvolti nella gestione del personale e nell’assegnazione delle mansioni. Per loro l'accusa è di impiego di manodopera straniera priva di permesso di lavoro e di aver contribuito a instaurare un rapporto di subordinazione non dichiarato.
Altri nove soggetti sono stati segnalati alla Procura di Pisa per violazioni al Testo Unico sull’Immigrazione. In parallelo, per alcune attività commerciali è scattata la proposta di sospensione dell’esercizio.
Ai datori di lavoro coinvolti verranno applicate le maxi-sanzioni per lavoro nero, previste dalla normativa vigente. “Una tutela per i lavoratori e per il mercato”, sottolineano dal Comando Provinciale, che ricorda come il lavoro irregolare alimenti concorrenza sleale e sfruttamento.
La Guardia di Finanza precisa che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari, e la responsabilità degli indagati potrà essere accertata solo con sentenza definitiva.
Con queste operazioni – rilevano dal Corpo – viene ribadita “la trasversalità dell’azione della Guardia di Finanza nel garantire legalità economica e diritti fondamentali dei lavoratori, contrastando ogni forma di sfruttamento della manodopera irregolare”.
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