
Dalla recente delibera della Regione sul dimensionamento scolastico, sono due gli istituti a rischio per la Città Metropolitana di Firenze: il Michelangiolo di Firenze, il Comprensivo di Capraia e Limite. Subito dopo c'è di nuovo il Gonnelli di Gambassi e Montaione: "Lotteremo in tutte le sedi"
Dopo aver opposto resistenza lo scorso anno all'accorpamento dell'Istituto Comprensivo Gonnelli di Gambassi e Montaione questo fine 2025 vede l'Empolese Valdelsa di nuovo sull'attenti, stavolta in particolare per il Comprensivo di Capraia e Limite. Quest'ultimo che conta nei diversi plessi, dedicati a Infanzia, Primaria e secondaria di primo grado, oltre 600 studenti e studentesse risulta secondo nella Città Metropolitana di Firenze tra le scuole inserite nella recente delibera del 27 ottobre della giunta regionale sul dimensionamento scolastico, subito dopo il liceo Michelangiolo di Firenze.
Ali Toscana: "Governo si fermi. Regione riveda i criteri". La delibera
In totale, come evidenziato da Flc Cgil Toscana che ha annunciato mobilitazioni, nella delibera è previsto l'accorpamento di 16 istituti in diverse province: 4 a Lucca, 3 a Massa Carrara, 3 a Pistoia, 2 a Grosseto, 2 a Siena e 2 a Firenze, appunto Michelangiolo e Comprensivo di Capraia e Limite. La Toscana, sottolinea il sindacato, "aveva finora sostenuto la battaglia contro il dimensionamento, promuovendo ricorsi e rinviando le fusioni lo scorso anno. Non accetteremo un passo indietro" ha annunciato la Flc, "difendiamo la scuola pubblica e il diritto all'istruzione". Sulla stessa linea d'onda Ali Toscana - Autonomie Locali Italiane, intervenuta sul tema per voce del presidente e sindaco di San Gimignano Andrea Marrucci: "La Regione Toscana si trova oggi a dover applicare un piano imposto a livello statale, nell’ambito di un percorso di riduzione della spesa che dura da anni. Come amministratori locali conosciamo bene cosa significhi chiudere o accorpare un istituto: non è solo una questione di numeri o di organici, ma di tenuta sociale, di futuro delle comunità, di diritto allo studio in condizioni di equità. Ogni volta che un plesso scolastico viene soppresso o accorpato si produce una ferita nel tessuto dei territori più fragili, quelli montani, rurali o distanti dai grandi centri. La scuola è spesso l’unico luogo di aggregazione e di crescita collettiva: perderla significa accelerare lo spopolamento e la marginalità". Per Marrucci "serve che il Governo si fermi e ci ripensi e che la Regione, che pure ha fatto molto fino ad oggi per contrastare queste scelte, riveda i criteri su cui decidere gli accorpamenti. Perché non è possibile applicare la stessa logica numerica a grandi centri urbani e a territori periferici, dove tra un istituto e l’altro ci sono diversi chilometri di distanza".
Nella precedente delibera della Regione Toscana del 29 settembre era stato mantenuto invariato per l'anno scolastico 2026/2027 il numero di 466 istituzioni scolastiche autonome attualmente presenti in Toscana, e per i futuri provvedimenti previsti dalla normativa è stato stabilito che fossero salvaguardate da eventuali accorpamenti o fusioni le istituzioni scolastiche con sedi principali in comuni nelle aree interne, periferici o ultra periferici. In seguito, a ottobre, è giunta dal Ministero dell'Istruzione come riportato nell'ultima delibera del 27, l'invito a definire tempestivamente la pianificazione della rete scolastica avvertendo che i danni "anche in sede erariale" a causa del mancato dimensionamento sarebbero stati a carico della Regione Toscana e portando dunque al nuovo atto, con l'ipotesi di accorpamento per le 16 istituzioni scolastiche. Il parametro è quello numerico, fissato a 600 iscritte e iscritti per i comuni non montani, 400 per quelli montani e isolani, che non indicano soglie al di sopra delle quali non si determina la candidatura all'accorpamento ma, come spiegato nella delibera, rappresentano misure di riferimento per la definizione dell'elenco.
Empolese Valdelsa in attesa. Giunti: "Al lavoro per le prossime mosse", Pomponi: "Creare criteri oggettivi"
Intanto a Capraia e Limite Comune e scuola sono in attesa di capire come muoversi. A spiegarlo è il sindaco Alessandro Giunti: "Tutto dovrà passare attraverso la conferenza zonale. Naturalmente noi cercheremo di scongiurare l'accorpamento e faremo tutto il possibile in tutte le sedi". Per il sindaco Giunti "la prima responsabilità di questa legge è del Ministero, che invece di aiutare le scuole mette i bastoni tra le ruote". Ma il territorio si sta organizzando: "Stiamo lavorando di concerto con la conferenza zonale, come si fece lo scorso anno. In questi giorni incontreremo rappresentanze di genitori e scuola, anche per concordare le mosse che vorremo mettere in atto".
Il comprensivo di Capraia e Limite conta 619 alunni: l'eventualità dell'accorpamento è commentata anche dal sindaco di Montaione, Paolo Pomponi, che lo scorso anno fu tra gli amministratori in prima linea per scongiurare quello riguardante il Gonnelli. Allora come oggi, un'altra scuola fiorentina era a rischio: in quel caso si trattava del liceo classico Galileo, per il quale subentrò il criterio di salvaguardia per gli istituti storici del centro di Firenze dalla Città Metropolitana. Scelta che non trovo d'accordo tutti i sindaci dell'Unione dei Comuni Empolese Valdelsa, "ignora le specificità del territorio e mette a rischio la qualità dell'offerta educativa locale" dissero esattamente un anno fa (Qui la notizia). Poi la "salvezza", dopo le lotte, con la sospensione degli accorpamenti da parte della Regione. Ma il sempre il Gonnelli, nell'area fiorentina, risulta adesso terzo in base ai criteri: "Una situazione che era scontata si ripresentasse" dice Pomponi. "Lo Stato impone alle regioni di tagliare un certo numero di istituti e queste sono costrette a deliberare per accorparli". Sul come "la Toscana ha i suoi criteri" come le altre regioni "che si possono contestare, come abbiamo fatto noi". E quest'anno, sulla base dei territori esclusi dai criteri adottati, per numero di iscritti nell'area Fiorentina ci sarebbero appunto Michelangiolo e Comprensivo di Capraia e Limite. "A fine settembre c'è stata una delibera in cui veniva comunicato che non ci sarebbero stati accorpamenti. Poi la Regione si è dovuta rimangiare quello che aveva detto un mese prima" prosegue Pomponi, "in campagna elettorale la Nardini ha detto che non avrebbero fatto accorpamenti". Critico sul risvolto della medaglia, Pomponi ricorda che "le città metropolitane e le province possono fare dei criteri aggiuntivi". Ma ricordando quello per storicità dello scorso anno, "noi contestiamo che lo facciano. Vale se prendi tutti gli istituti della provincia e li metti in ordine di storicità. I criteri si concertano, non si fanno cascare dall'alto". Secondo il sindaco di Montaione "la Città Metropolitana ha due strade, o non fare nulla e la Regione procede con l'ordine degli iscritti" o appunto "creare dei criteri. Ma devono essere oggettivi. Noi nel caso della Città Metropolitana chiediamo questo". Per Pomponi "noi per la città siamo un punto piccolo e lontano. Ma non siamo e non vogliamo essere così". In questo momento, come detto dal collega Giunti, "stiamo aspettando" in particolare "le mosse della Città Metropolitana. Nel momento in cui si adottasse un criterio arbitrario faremo ricorso come lo scorso anno, andremo al Tar. Si lotta fino alla fine, nelle sedi giudiziarie, dove è opportuno".
Michelangiolo in presidio a Firenze. "Al fianco di tutte le scuole"
A Firenze, nella giornata di oggi, insegnanti, preside, personale amministrativo, studenti e studentesse si sono riuniti davanti a Palazzo Vecchio per esprimere contrarietà all'ipotesi di accorpamento del liceo classico Michelangiolo, che conta meno di 600 iscritti. "Chiediamo una proroga, almeno di un anno, per capire" ha detto la preside Federica Cambogi, "non per aspettare, ma per organizzarci in modo costruttivo, pianificato, strategico". La dirigente scolastica ha parlato di "situazione abbastanza inquietante. Cerchiamo di fare meno danni alle scuole in generale. Anche perché se ci salvassimo noi rischierebbe un altro" istituto. L'assessora all'istruzione Benedetta Albanese ha incontrato una delegazione di insegnanti e studenti: "Il governo già da tempo ha varato una legge scellerata che chiarisce come si vada a tagliare e non a investire sulla scuola e sull'educazione" legge ha aggiunto "che è stata osteggiata in tutte le sedi possibili dalla Regione Toscana". Albanese ha parlato di "ennesima forzatura, noi siamo al fianco non soltanto di questo istituto, ma in generale delle scuole del territorio fiorentino, metropolitano e toscano, perché è evidente che non è così che si costruisce la scuola, così la scuola si smonta".
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