Iniziativa sui caduti di Nassiriya a scuola, insegnanti a Santa Croce sull'Arno dicono no

Nei giorni scorsi, in occasione delle celebrazioni per i caduti di Nassiriya, l'amministrazione comunale aveva proposto agli istituti scolastici Banti e Torello della Maggiore, la realizzazione di un incontro con l'Arma dei Carabinieri, destinato agli studenti delle classi terze. L'iniziativa era stata pensata come da inserire nel percorso di “incontri sulla legalità” che solitamente cura l'Arma con le scolaresche e puntava a far riflettere i ragazzi sul tema della legalità e della conoscenza dei fatti che portarono vari militari dell'Arma e civili, impegnati in un'operazione di pace, a perdere la vita in un attentato terroristico. All'incontro infatti sarebbero dovuti essere presenti rappresentanti istituzionali del comune ed esponenti dell'Arma dei carabinieri. Il tentativo era quello di andare a rinforzare un sistema di valori condivisi e universali che ruotano intorno al concetto di legalità e pace.

Purtroppo, il collegio dei docenti si è espresso a maggioranza, contro lo svolgimento dell'incontro, motivando la scelta con ragioni di programmazione didattica e di adeguatezza rispetto alle competenze degli alunni. “Come assessori dell'amministrazione comunale – dicono Valentina Fanella e Simone Balsanti - siamo rammaricati per la mancata opportunità offerta ai ragazzi di essere informati su temi fondamentali come la legalità e l'educazione alla cittadinanza attiva”.

“Ci auguriamo – continuano Fanella e Balsanti – che la decisione assunta dal collegio docenti non sia stata influenzata da motivazioni di carattere ideologico o politico, ma sia il frutto di una valutazione esclusivamente pedagogica e organizzativa, nel rispetto del pluralismo che deve contraddistinguere a mio parere il mondo della scuola”.

“Certo è, - spiegano i due titolari dell'assessorato della cultura e della scuola - che tale diniego da parte degli insegnanti ci lascia sconcertati e increduli in quanto siamo profondamente convinti che, specialmente in un contesto sociale variegato e complesso come il nostro queste occasioni rappresentano un valore aggiunto nella formazione dei nostri giovani. Sarebbe pertanto auspicabile che la scuola si facesse portatrice insieme alle istituzioni di valori che devono necessariamente essere condivisi”.

“Rimaniamo comunque convinti – continuano gli assessori - dell'importanza di promuovere in ogni sede possibile il dialogo tra istituzioni, forze dell'ordine e giovani cittadini. Convinta di ciò aggiungiamo che l'amministrazione di cui facciamo parte, in futuro valuterà l'organizzazione di eventi pubblici aperti a tutti per offrire la possibilità di approfondire tali tematiche. Detto questo – concludono Fanella e Balsanti - rinnoviamo la nostra disponibilità a collaborare con le istituzioni scolastiche e con la dirigenza dell'istituto comprensivo, certi che la crescita dei ragazzi passi anche attraverso esperienze condivise di educazione civica e memoria collettiva”.

 

 

UNARMA TOSCANA: "La memoria non si discute... si rispetta"

Sull'argomento interviene anche il l'Associazione Sindacale Carabinieri UNARMA Toscana attraverso il segretario generale Costantino Fiori: "Apprendiamo con amarezza la decisione di un collegio docenti di Santa Croce sull'Arno di non consentire lo svolgimento di un incontro tra studenti e rappresentanti dell'Arma dei Carabinieri, previsto in occasione della commemorazione dei caduti di Nassiriya.

Una scelta che lascia sconcertati, soprattutto perché priva i ragazzi di un momento di riflessione su temi universali come la legalità, il senso dello Stato e il valore del sacrificio.

La missione "Antica Babilonia", come ricordato dai documenti ufficiali, fu un'operazione di pace, riconosciuta dalle Nazioni Unite, in cui i nostri militari e civili operarono per la stabilità e la rinascita di un popolo duramente provato. Il 12 novembre 2003, a Nassiriya, 19 italiani persero la vita servendo la Patria. Non fu una guerra ideologica, ma una missione umanitaria. E quelle vite spezzate meritano rispetto, non silenzio.

Unarma Toscana, in qualità di Associazione Sindacale dei Carabinieri, esprime il suo profondo disappunto per una decisione che rischia di trasformare un momento di memoria e di educazione civica in terreno di divisione.

Riteniamo che la scuola, più di ogni altra istituzione, debba farsi portavoce di valori condivisi e promuovere il dialogo con chi quotidianamente serve lo Stato. In prossimità di questa dolorosa ricorrenza, rinnoviamo la nostra vicinanza alle famiglie delle vittime di Nassiriya e ribadiamo il nostro impegno nel tenere viva la memoria di chi ha pagato con la vita la fedeltà al proprio dovere.

Perché la memoria non si discute. Si rispetta".

Fonte: Comune di Santa Croce sull'Arno - Ufficio Stampa

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