Dopo i falchi feriti e le accuse del WWF arriva la risposta dell’associazione 'Il Padule': “Accuse ingiustificate”

L’associazione replica alle dichiarazioni del delegato regionale del WWF, Guido Scoccianti, che aveva denunciato “atti di bracconaggio” nel Padule di Fucecchio


Dopo le recenti notizie di due falchi pellegrini feriti da colpi di arma da fuoco nelle zone del Padule di Fucecchio, e la condanna del delegato regionale del WWF, Guido Scoccianti - che ha definito gli episodi "illegali atti di bracconaggio" accusando i cacciatori e i proprietari del padule, arriva la risposta dell’associazione Il Padule.

L’associazione, nata con l’intento di preservare e tutelare la natura del Padule di Fucecchio, respinge le accuse "ingiustificate" di Scoccianti sul ferimento dei falchi, sostenendo che le specie trovate ferite nelle colline circostanti sarebbero state rinvenute in aree lontane dal padule, come a Cerreto Guidi o nei boschi delle Cerbaie. Peraltro, specificano, "si tratta di specie che molto raramente frequentano il padule". Tuttavia, nelle dichiarazioni del WWF, "si fa riferimento all’area palustre, facendo intendere che gli autori siano sempre i padulani".

Secondo l’organizzazione, si tratterebbe "dell’ennesimo tentativo di screditare il mondo venatorio che frequenta il padule e di sollecitare l’erogazione di finanziamenti pubblici alle associazioni animaliste".

I padulani affermano inoltre che una chiusura dell’attività venatoria, come auspicato dal WWF, sarebbe dannosa per il mantenimento dell’ecosistema - per la gran parte di proprietà privata - che, secondo loro, viene conservato proprio grazie all’attività dei cacciatori.

Di seguito la nota completa dell'Associazione 'Il Padule':

"Ora basta! I padulani non sopporteranno più le accuse a loro rivolte dal mondo pseudoanimalista (WWF, LIPU ecc.). Dopo le ennesime accuse ingiustificate del delegato regionale del WWF, Scoccianti, attraverso la stampa e i social, nei confronti dei cacciatori e dei proprietari del padule di Fucecchio – accusati ancora una volta del ferimento di alcuni falchi – comunico che l’associazione Il Padule agirà legalmente per diffamazione nei confronti del suddetto Scoccianti e dell’associazione da lui rappresentata.

Negli ultimi tempi i padulani sono stati accusati di misfatti anche nei confronti di specie che molto raramente frequentano il padule. Uccelli che, secondo quanto dichiarato dagli stessi accusatori, sarebbero stati trovati feriti sulle colline circostanti, anche a distanze considerevoli dal padule: colline di Cerreto Guidi, boschi delle Cerbaie e altre aree. Tuttavia, in quelle occasioni si fa comunque riferimento all’area palustre, facendo intendere che gli autori siano sempre i padulani.

Dietro a queste accuse si cela l’ennesimo tentativo di screditare tutto il mondo venatorio che frequenta il padule e, allo stesso tempo, di sollecitare gli enti pubblici a erogare alle associazioni animaliste lauti finanziamenti. Con l’obiettivo finale di far chiudere la caccia in tutta l’area umida.

La chiusura dell’attività venatoria nel Padule di Fucecchio porterebbe, nel giro di pochi anni, alla totale scomparsa di questo ecosistema, che ricordo essere per quasi il 90% di proprietà privata. La caccia è l’unica attività che, fra infinite difficoltà burocratiche, consente - anche se a fatica - di tenere ancora in vita tutto questo patrimonio ambientale".

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