Si è insediata la nuova procuratrice capo di Firenze Rosa Volpe

Al suo insediamento ha sottolineato grave carenza di organico: "Sono convinta che la procura è una squadra e se riusciamo a fare squadra renderemo un buon servizio alla cittadinanza"


Si è insediata oggi Rosa Volpe, nuovo capo della procura di Firenze, prestando giuramento davanti al collegio presieduto dal presidente del tribunale fiorentino Antonio Pezzuti alla presenza del procuratore nazionale antimafia antiterrorismo Giovanni Melillo, del procuratore generale presso la corte d'appello di Firenze Ettore Squillace Greco, la reggente della corte d'appello Isabella Mariani, il presidente dell'ordine degli Avvocati Sergio Paparo e il presidente della Camera penale di Firenze Duccio Baglini, oltre a vertici dei corpi di polizia.

All'insediamento, nell'aula 31 del Palazzo di Giustizia, Volpe ha sottolineato che alla procura di Firenze "c'è una grave scopertura di organico" sottolineando che su 157 unità di personale previste "ne mancano 52" in particolare cancellieri esperti, assistenti giudiziari e ausiliari. Professionalità "che devono collaborare direttamente e costantemente con i magistrati", preparare le loro attività "dando corso ai processi lavorativi dei pm". Ma ha anche aggiunto di non lamentarsi, "sono abituata a rimboccarmi le maniche in ogni situazione e in ogni momento" anche se si tratta di una carenza che "non ho verificato in altri uffici giudiziari requirenti".

"Sono convinta - ha detto - che la procura è una squadra e se riusciamo a fare squadra non voglio dire che saremo vincenti ma renderemo un buon servizio alla cittadinanza". Infine ha sottolineato che la magistratura sta attraversando "un momento storico estremamente delicato, è un'istituzione fondamentale dello Stato cui è assegnato il compito di fare giustizia e tutelare tutti, indagati e persone offese". All'ultima cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario "la prima presidente della Corte di Cassazione Margherita Cassano ha detto che la magistratura non merita tutto questo. Io aggiungo i cittadini non meritano tutto questo".

Dopo la nomina, circa un mese fa dal Consiglio Superiore della Magistratura, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani aveva inviato un messaggio a Volpe augurandole buon lavoro. In quell'occasione Giani si era detto certo che "saprà svolgere il proprio ruolo rispettando la dignità delle persone e il prestigio dell'istituzione giudiziaria, così come prevedono i doveri assegnati a chi svolge questo tipo di funzione. Un compito che nel caso di Rosa Volpe sarà assolto agevolmente anche grazie alla grande esperienza maturata fin qui in vari ruoli e in varie parti d’Italia".

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