Leggerissimo: "Come il cane è arrivato tra noi ed è rimasto" di Silvia Bortoli

Quando prendi un cane, la vita cambia. Vale soprattutto per il primo cane. Inizia una nuova routine, spuntano neologismi, si conoscono nuove persone - spesso padroni di cani, molto più esperti - e si frequentano posti inediti. Ma il cane ha anche un effetto terapeutico, specie se si vivono situazioni particolari. "Come il cane è arrivato tra noi ed è rimasto" di Silvia Bortoli, edito da Quodlibet, è la storia di un Jack Russell di nome Jack e della sua padrona, di una nuova amicizia che dapprima faticosa poi diventa tenera e toccante.

La protagonista vive a Milano col compagno, affetto da demenza. In un ambiente apparentemente complicato, Jack potrebbe scombinare tutto ma diventa un ingranaggio di un meccanismo complesso e bellissimo, una scheggia impazzita che porta buonumore e colore dove ci sono solitudine e grigiore. Silvia Bortoli racconta in modo affettuoso e lucido l'approdo in casa di un nuovo amico, che si dimostrerà un diversivo importante in grado di alleggerire la pesantezza causata dall'Alzheimer.

"Come il cane è arrivato tra noi ed è rimasto" fa ridere e fa piangere, che può sembrare una cosa banale ma non lo è, perché fa vivere uno spettro di emozioni molto ampio. Con un linguaggio posato Bortoli riesce a rendere il disagio di chi ha un cane per la prima volta, ma al contempo è molto diretta quando parla della malattia e dell'invecchiamento: non è un libro che strizza l'occhio a chi legge, non cerca pietà, è un perfetto spaccato di vita che ghermisce il cuore fino all'ultima pagina, terribilmente delicata.

Titolo: Come il cane è arrivato tra noi ed è rimasto
Autrice: Silvia Bortoli
Casa editrice: Quodlibet
Anno di pubblicazione: 2025 
Pagine: 150 
Prezzo di copertina: 14 euro


 

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