Cinque mesi dall'incendio, Re.So.: "La solidarietà non si è fermata"

Cinque mesi fa, il 12 giugno, un incendio ha danneggiato gravemente una parte del magazzino di Re.So. – Recupero Solidale. Da allora, l'attività non si è mai fermata del tutto: una rete di oltre trenta associazioni ha continuato a distribuire prodotti alimentari e beni di prima necessità, affrontando settimane di lavoro in condizioni difficilissime.

«Abbiamo dovuto spostare i prodotti nei luoghi che ci sono stati gentilmente offerti, riorganizzare la logistica, moltiplicare i trasporti – raccontano da Re.So. –. Non c'era uno spazio unico, e questo ha complicato la distribuzione, la contabilità, il progetto con i ragazzi di Ventignano, insomma tutto quanto. Ma grazie alla disponibilità e alla collaborazione di tante associazioni e all'impegno di decine di volontari, siamo riusciti a non interrompere mai i nostri servizi essenziali.»

Oggi, mentre la situazione sta lentamente tornando alla normalità, Re.So. traccia un bilancio dei mesi passati e lancia un nuovo appuntamento: il Mercatino della Solidarietà, che si terrà sabato 15 e domenica 16 novembre presso La Vela "Margherita Hack" di Avane.

Un ringraziamento diffuso

La presidente Marinella Catagni parla di «una catena di generosità che ci ha commosso» - a cominciare dal Comune di Empoli, il cui intervento, costato circa 20mila euro, ha permesso di ripristinare il magazzino dopo l'incendio e rendere l'associazione pienamente operativa.

Tra le donazioni che hanno riguardato Re.So. in maniera diretta, il ringraziamento più grande va a Unicoop Firenze, partner storico fin dalla fondazione, che ha donato 10.000 euro, ha promosso per tutta l'estate una raccolta fondi alle casse e ha infine destinato al progetto il ricavato della cena del 19 settembre, con oltre 200 partecipanti.
Un altro contributo importante arriva dall'Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa, che ha stanziato 15.000 euro come contributo straordinario.

Durante l'estate, poi, molte realtà del territorio hanno organizzato eventi il cui ricavato è stato destinato a Re.So.: ricordiamo il Circolo PD di Capraia e Limite, il PD di Empoli e Brenda Barnini, l'Associazione Borgo Pontormese, l'Associazione Contrappunto e le persone che hanno animato l'AperiRe.So. alla Parrocchia di San Giovanni Evangelista, l'Associazione ANED Empolese Valdelsa, l'Associazione "Porte Aperte", il Circolo ARCI "O. Ristori", l'Associazione AUSER territoriale, la Misericordia di Tavarnelle Val di Pesa.

Tra le donazioni dirette si segnalano quelle di Rotary Club Empoli, Vespa Club Empoli, l'Associazione Golem, Confindustria e Coldiretti (che ha donato prodotti alimentari), oltre ai tantissimi privati che hanno voluto dare un contributo personale, piccolo o grande che fosse.

«Non possiamo ringraziarli uno per uno – dice Marinella Catagni – ma ogni persona ha reso possibile la continuità del nostro lavoro. Nei prossimi mesi, grazie al denaro ricevuto, acquisteremo prodotti alimentari per garantire che associazioni della nostra rete non abbiano problemi di approvvigionamento. È il modo più diretto e concreto per trasformare la solidarietà ricevuta in aiuto reale alle persone in difficoltà.

Una minima parte – conclude Marinella - servirà invece a migliorare la sicurezza del magazzino: acquisteremo una struttura esterna per conservare in modo più adeguato le scatole di cartone, che utilizziamo ogni giorno per confezionare i pacchi alimentari. È un passo necessario per lavorare meglio e ridurre al minimo il rischio che un evento come quello di giugno possa ripetersi con lo stesso impatto.»

Un Mercatino ridotto e un appello alle aziende del territorio

Nonostante le difficoltà di questi mesi, Re.So. ha scelto di non rinunciare al Mercatino della Solidarietà, anche se in forma ridotta.

«Lo faremo il 15 e 16 novembre proprio qui, a La Vela – spiega Catagni – perché è importante non interrompere il filo che ci lega ai cittadini. Dopo l'incendio e cinque mesi di grande fatica, questo evento, anche se più piccolo rispetto alle edizioni precedenti, sarà un modo per ritrovarsi e dire, ancora una volta, che insieme possiamo superare qualunque circostanza.» Il ricavato verrà destinato, come sempre, al sostegno alimentare delle famiglie e delle persone in difficoltà del territorio.

Infine, per il Mercatino del 2026, Re.So lancia un appello per coinvolgere le realtà produttive della zona - e chissà, magari anche oltre. Se ci sono prodotti extra-alimentari (giocattoli, biancheria, oggettistica, articoli da giardinaggio, cartoleria e altro) che per piccoli difetti non possono essere venduti, donandoli all'Associazione troveranno una seconda vita.

«È un modo per ridurre gli sprechi – spiega Marinella - e far sì che ciò che resta invenduto torni utile a qualcuno. È la logica dell'economia circolare: per noi parole come recupero e tutela dell'ambiente non sono mai state semplici slogan, ma valori condivisi e, soprattutto, gesti concreti – quelli che facciamo da vent'anni.»

 

Fonte: Re.So. – Recupero Solidale - Ufficio stampa

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