Battuta di caccia finisce in tragedia: muore 80enne a Castiglione della Pescaia

Tragedia nella zona di Tirli, l'anziano sarebbe morto dopo essere stato colpito da un proiettile partito accidentalmente dal fucile di un altro cacciatore


Una battuta di caccia si è trasformata in tragedia questa mattina nei boschi di Tirli, nel territorio di Castiglione della Pescaia. Poco dopo le nove, i soccorritori del 118 sono stati allertati per un uomo gravemente ferito in una zona impervia, raggiungibile solo attraverso sentieri ripidi. Quando sanitari e carabinieri sono riusciti ad arrivare sul posto, per Renato Maestrini, ottant’anni, non c’era ormai più nulla da fare.

Secondo le prime verifiche, l’anziano sarebbe stato raggiunto da un colpo di fucile partito accidentalmente durante una battuta al cinghiale. Maestrini era molto conosciuto a Tirli, tanto da essere soprannominato il “Cinghialaio”, un veterano delle uscite in collina che spesso seguiva le squadre anche senza partecipare direttamente con l’arma.

Il proiettile che lo ha ucciso sarebbe stato esploso da un trentenne del posto, anche lui residente a Tirli, che dopo l’accaduto è stato trasportato all’ospedale Misericordia di Grosseto in stato di choc. La dinamica resta da chiarire nei dettagli e sarà ricostruita dai carabinieri insieme al magistrato giunto nella zona del “Baracchino”, il punto in cui si è consumato il dramma.

Sul terreno sono intervenuti un’ambulanza, un’automedica e l’elisoccorso Pegaso, ma ogni tentativo di rianimare l’ottantenne è risultato inutile. Il bosco che porta verso Pian d’Alma, teatro dell’incidente, è stato isolato per consentire i rilievi. La comunità di Tirli, dove Maestrini era figura storica, è sotto shock per una morte arrivata in un luogo che per lui era come una seconda casa.

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