
Durate la tradizionale cena di gale sono state presentate le linee del nuovo direttivo, poi solidarietà, consegnate due borse di studio e premio alla carriera. Novità anche sul Tribunale a Empoli
Ormai una tradizione, ma quest'anno anche l'inizio di un nuovo corso. Si è tenuta ieri nel bellissimo contesto di Villa Sonnino a San Miniato la settima cena di gala della Associazione Avvocati Empoli Valdelsa (AAEV) che lo scorso luglio ha appunto rinnovato il proprio direttivo, eleggendo Matteo Tamburini come nuovo presidente: "Abbiamo deciso di rinnovare questa tradizione che va avanti ormai da sette anni, e ringrazio il mio predecessore, Gian Paolo Stefanelli, per aver avuto per primo l'idea di organizzarla".
Alla cena erano presenti 289 ospiti, tra cui 130 avvocati, gli undici sindaci dell'Empolese Valdelsa e tre del Cuoio, tante autorità politiche e delle forze dell'ordine, una "sinergia" tra esponenti diversi della società che, come è stato più volte ribadito, contribuisce a consolidare l'impegno per questo territorio, a partire dalla questione del Tribunale a Empoli.
Il Tribunale, si apre un'occasione
Il deposito del disegno di legge n. 2646, presentato dal Governo lo scorso 3 ottobre, apre un nuovo capitolo nella discussione nazionale sulla geografia giudiziaria. Il provvedimento punta a ottenere una delega per ridisegnare l’assetto degli uffici giudiziari sul territorio italiano dopo anni di dibattiti, tagli lineari e accorpamenti che, in molte realtà, hanno lasciato ferite ancora aperte; come anche in questo territorio che per anni si è battuto per il Giudice di Pace e, vinta quella battaglia, ora chiede l'istituzione di un tribunale che potrebbe servire un bacino di circa 200mila persone, oltre a tante aziende.
Il disegno di legge, dopo anni di impegno da parte dell'Associazione per l'istituzione del tribunale di Empoli nata nel 2018, riapre uno spiraglio per tornare a discutere dell’istituzione di un tribunale nel territorio dell’Empolese-Valdelsa. Una prospettiva che vede unita l’intera comunità: dagli avvocati alle categorie produttive, dalle amministrazioni comunali fino alla Regione Toscana, da destra a sinistra. Una unanimità per certi versi 'rara', capace di attraversare schieramenti e livelli istituzionali diversi.
"La presentazione del disegno di legge 2646 è una novità rilevante – spiega Roberto Nannelli, consigliere dell’Ordine degli avvocati di Firenze e membro dell’associazione per il tribunale a Empoli – è l’occasione per capire se c’è spazio anche per Empoli. Dipenderà dalla politica e dalla capacità di fare squadra. Servono volontà politica e sinergia: dopo tanta teoria, finalmente possiamo iniziare a lavorare davvero".
C'è una piccola occasione legislativa, quindi, supportata però da passi concreti delle istituzioni locali. Il Comune di Empoli, infatti, lo scorso 12 novembre ha approvato una delibera per mettere a disposizione due spazi comunali: l’immobile di via Sanzio e Palazzo Pretorio. "È un gesto concreto, un tassello reale", spiega il sindaco Alessio Mantellassi, che annuncia di voler inviare nei prossimi giorni una lettera "ai sindaci dell’Empolese e della Valdelsa per chiedere un sostegno ufficiale al progetto: dobbiamo mostrare compattezza e dire che gli spazi ci sono"
Brenda Barnini, consigliera regionale ed ex sindaca di Empoli, ricorda il percorso già compiuto negli anni: "Nel 2020 sono state presentate mozioni in tutti i consigli comunali, e una delibera del Comune di Empoli metteva a disposizione alcuni spazi; poi il tema è stato portato in Consiglio regionale che nel 2021 ha approvato una legge che chiedeva al Governo di avviare il percorso". In aggiunta a ciò, precisa Barnini, "è stata messa nero su bianco la disponibilità della Regione a farsi carico di una parte dei costi, laddove il Comune mettesse a disposizione gli immobili" e questa possibilità resta in piedi: "Oggi lo spiraglio è concreto"
Un progetto che, come ricorda Nannelli, sarebbe quindi a costo ridotto per lo Stato. Per Barnini "non è una battaglia di parte, ma un beneficio per tutti" e anche Alessandro Tomasi, portavoce dell'opposizione in Consiglio regionale, conferma: "Il cambio di passo è arrivato dopo anni di tagli lineari, che spesso hanno penalizzato territori come il nostro. Qui c’è un bacino di 170mila persone, un tessuto produttivo forte e una disponibilità di spazi che renderebbe l’operazione quasi a costo zero. Non è una battaglia di schieramento ma una richiesta lucida del territorio. Firmerò anch’io la lettera del sindaco". La memoria va alla battaglia, risultata vincente, per il Giudice di Pace: "La vera sfida sarà con il Ministero dell’Economia, ma è possibile riuscirci. Riportare funzioni sui territori si può, e in altri casi è già stato fatto".
Una comunità unita, sostenuta anche dalle categorie produttive. "È un progetto ambizioso – spiega Enrico Ammirati – che sosteniamo convintamente. Politica, aziende e istituzioni devono muoversi insieme: solo così potremo dare il nostro contributo e aprire nuove prospettive. La serata di oggi dimostra quanto forte sia il nostro fare squadra".
Il nuovo direttivo e le linee guida
La cena di gala segna lo spartiacque pubblico tra vecchio e nuovo direttivo. "Il nuovo direttivo ha ripreso in mano le attività fondamentali dell'associazione – spiega Tamburini – il lavoro svolto nel biennio appena trascorso rappresenta un passaggio significativo. Le elezioni di luglio hanno registrato una partecipazione ampia e sentita. Il nostro obiettivo ora è essere all’altezza di quel risultato, mantenere e consolidare un numero così rilevante di associati e operare al meglio nel loro interesse".
Sulle linee guida: "La nostra associazione ha sempre rivolto grande attenzione ai giovani che si affacciano alla professione. Intendiamo rinnovare la Commissione Giovani e continuare a sostenere e valorizzare chi sta iniziando il proprio percorso, garantendo un’attenzione costante a chi accede a questa professione, sempre più complicata. Dall'insediamento del direttivo abbiamo organizzato due eventi formativi, uno è in programma per dicembre, garantendo 12 crediti formativi. Non era scontato".
Il presidente dell'Ordine Avvocati di Firenze, Sergio Paparo, evidenzia un direttivo "giovane", ma anche con "una presenza femminile importante: è un segnale forte. Le donne, pur ancora poche nell’Ordine, portano una concretezza decisiva". L'associazione "è uno strumento essenziale per sostenere la formazione, garantendo percorsi di qualità e gratuiti. Dopo questo evento ci siamo impegnati anche a definire un programma per il 2026, per offrire ai quasi 500 colleghi dell’Empolese-Valdelsa un rapporto diretto con l’Ordine, senza dover venire a Firenze, con una consigliera dedicata ai rapporti con Empoli".
Le autorità politiche presenti hanno omaggiato il ruolo dell'associazione. Il senatore Dario Parrini: "L’amministrazione della giustizia è un servizio pubblico essenziale. Investire sulla formazione forense significa offrire alla comunità un servizio più elevato. In questi anni abbiamo visto come gli avvocati empolesi, attraverso l’associazione, sappiano farsi carico delle esigenze del territorio".
La deputata Chiara Tenerini aggiunge: "La professione forense non vive solo nelle aule, ma nelle fragilità sociali. Dietro ogni avvocato c’è un po’ di democrazia: il diritto alla difesa è un diritto fondamentale. L’Italia ha bisogno di professionisti competenti e di associazioni solide: questa associazione dimostra di esserlo".
L’eurodeputato Francesco Torselli invita a portare la voce del territorio in Europa: "L’Unione Europea incide profondamente sulla vita professionale e sulle decisioni locali. I tre eurodeputati toscani sono una risorsa da utilizzare. L’Europa non è contro l’Italia: spesso semplicemente non conosce le nostre specificità territoriali. Il nostro compito è rappresentarle. Siamo al servizio dei territori: fateci lavorare per voi".
Due borse di studio, il premio alla carriera e la solidarietà
La serata è stata anche l'occasione per la solidarietà, con una donazione che l'AAEV ha fatto ad Alziamo il Muro, l'associazione in ricordo di Meri Malucchi per la ricerca contro il cancro.
Sono stati anche consegnati come di consueto due borse di studio da 1000 euro a due praticanti, scelti tra una rosa di 18 candidati da una c0mmissione dopo la valutazione dei titoli e un colloquio orale: il premio è andato a Francesca Verdiani e Guido Mazzantini.
Infine, la consegna del Premio alla carriera dedicato a Giuliano Lastraioli, che quest'anno è andato a Gabriele Stagni.
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