Il Teatro delle Arti di Lastra a Signa ospita, il 5 dicembre 2025, la nona edizione di “MOST – MOving STories. Danza, Letteratura e processi creativi”, progetto ideato e curato dalla Compagnia Adarte con la direzione artistica di Paola Vezzosi. Un appuntamento ormai consolidato che mette in dialogo la danza contemporanea e la letteratura, attraversando i processi creativi che trasformano la parola scritta in gesto, ritmo, presenza scenica.
Al centro del Festival un’idea forte: la danza come forma capace di interrogare la letteratura, di tradurla in una grammatica non verbale, di restituire alle pagine un corpo vivo, vibrante, in continua metamorfosi. Sul palco del Teatro delle Arti si alterneranno compagnie riconosciute e sostenute dal MiC, ciascuna con un lavoro ispirato a un testo, un autore, una figura letteraria o un immaginario narrativo. Un percorso scenico trasversale che tocca prosa, saggistica e poesia, restituendo allo spettatore uno sguardo originale sull’intreccio tra parola e movimento.
MOST nasce ogni anno come un piccolo rito di trasformazione. Prendiamo in mano la parola scritta – così precisa, così sedimentata – e la consegniamo al corpo, che invece si sposta, si muove, si trasforma. In questo passaggio qualcosa si incrina e qualcosa si libera: la letteratura smette di essere un luogo deputato solo alla mente, diventa un territorio da attraversare anche col corpo. La parola si incarna, si espande nello spazio e nel tempo. È un invito a sentire, a percepire ciò che resta tra le righe, ciò che nei testi non è ancora stato detto, ciò che pulsa silenzioso sotto la superficie.
Ogni compagnia che sale sul palco porta un proprio modo di abitare la letteratura. MOST non è solo un festival, ma un laboratorio di creatività: dimostra, attraverso la pratica e la visione, che la lettura è una fonte inesauribile di ispirazione, una possibile “benzina” dell’immaginazione. Vedere la danza nascere dalla forza evocativa delle parole permette soprattutto ai giovani di comprendere che leggere può spingere a creare. Creare significa dare corpo alle proprie idee, diventare cittadini attivi, capaci di progettare, immaginare e contribuire al mondo che abitano. La creatività non è un dono innato, ma un terreno da coltivare: alimentarla significa formare sognatori, e sono i sognatori che generano le idee per cambiare il mondo.
Le compagnie ospiti
Ad aprire la serata sarà ARB Dance Company (Caserta) con Street Tale / Racconto di strada, assolo interpretato da Marco Munno e ispirato a Homo Ludens, il celebre saggio di Johan Huizinga. Un lavoro che esplora il gioco come radice della cultura umana e come forma primaria di espressione, capace di sovvertire lo sguardo e rivelare nuove modalità dell’essere.
La Compagnia Tocnadanza (Venezia) presenta Lebenslauf di Roberta De Rosa, interpretazione coreografica della poesia Scrivere un curriculum di Wisława Szymborska. Un racconto danzato che pone in tensione l’identità codificata e la sua natura mutevole, proponendo il curriculum vitae come un processo corporeo e non come una lista di definizioni.
Dalla Compagnia Ersiliadanza (Verona) arriva Al di sopra non c’era altro che il cielo di e con Viola Mazzi, una riflessione sulla possibilità di vedere la verità delle cose oltre i veli dell’abitudine e della cecità quotidiana. Il lavoro richiama una suggestione tolstoiana, ma la rovescia interrogando la vitalità del corpo come luogo di liberazione e di rinnovata percezione.
In chiusura, la Compagnia Adarte (Siena) presenta un estratto di Forma Rerum – La forma delle cose di Paola Vezzosi, creazione ispirata alle Lezioni americane di Italo Calvino. Al centro, il concetto di forma come principio che genera armonia, dissonanza, relazioni e metamorfosi. I danzatori, materia in movimento, costruiscono e dissolvono lo spazio in un continuo dialogo tra corpo, architettura del gesto e complessità delle relazioni umane.
Un festival per il pubblico di oggi
La struttura composita della serata risponde alle modalità contemporanee di fruizione culturale: più coreografie brevi, unite dal fil rouge della matrice letteraria, permettono di attraversare linguaggi, estetiche e sensibilità differenti, incontrando un pubblico vasto e intergenerazionale.
Al termine delle performance, gli artisti incontreranno gli spettatori in un dialogo aperto sul processo creativo che ha guidato la trasformazione del materiale letterario in gesto scenico. Un momento prezioso per approfondire le connessioni tra testo e movimento e per avvicinare ulteriormente la danza al suo pubblico.
PROGRAMMA – 5 dicembre 2025, ore 21.00
COMPAGNIA TOCNADANZA
Lebenslauf
coreografia e interpretazione: Roberta De Rosa
Durata: 15 minuti
ARB DANCE COMPANY
Street Tale / Racconto di strada
coreografia e interpretazione: Marco Munno
Durata: 20 minuti
COMPAGNIA ERSILIADANZA
Al di sopra non c’era altro che il cielo
coreografia e interpretazione: Viola Mazzi
Durata: 15 minuti
COMPAGNIA ADARTE
Forma Rerum – La forma delle cose (estratto)
coreografia e interpretazione: Paola Vezzosi
Durata: circa 15 minuti
Fonte: Ufficio Stampa
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