Lucca, il Comune estende la 'zona rossa': stop a nuovi bar, ristoranti e souvenir nel centro storico

Rafforzato l’impegno nella tutela del centro storico con una nuova delibera che amplia le limitazioni alle attività incompatibili con il contesto urbano e culturale di Lucca


L’amministrazione ha infatti esteso la cosiddetta “zona rossa”, ovvero l’area del centro storico nella quale non possono aprire nuove attività di somministrazione e specifiche tipologie di esercizi commerciali ritenuti non coerenti con la tutela del patrimonio, della residenza e della qualità complessiva dell’offerta. La perimetrazione aggiornata estende la zona rossa a piazza Napoleone, piazza San Michele e la totalità di via Fillungo, che si uniscono così all’area di Corso Garibaldi, piazza Anfiteatro, piazza Santa Maria, Porta dei Borghi e piazza San Francesco. In tutte queste zone, già interessate da un’elevata concentrazione di locali, non potranno aprire nuovi bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, kebab, fast food e qualsiasi altra attività di somministrazione con consumo sul posto.

Contestualmente, la delibera introduce il divieto di apertura di nuovi negozi di souvenir su tutto il centro storico, limitando la vendita di tali oggetti alla sola produzione artigianale e comprovata, completando e rafforzando un percorso amministrativo avviato negli ultimi anni per proteggere le attività tradizionali e storiche, sostenere il commercio di qualità e valorizzare le eccellenze lucchesi, artigianali e gastronomiche.

Questo provvedimento si inserisce all’interno di una strategia più ampia portata avanti dall’amministrazione Pardini e già concretizzatasi attraverso una serie di azioni, tra cui il rafforzamento degli strumenti di tutela delle attività storiche, il sostegno alle botteghe artigiane mediante progetti di promozione e visibilità, gli interventi per contrastare la desertificazione commerciale e favorire insediamenti coerenti con l’identità della città, oltre alle misure iniziali già adottate per contenere l’apertura di esercizi turistici non qualificati.

Il provvedimento – fortemente voluto dall’intera amministrazione e promosso dall’assessore al commercio e alle attività produttive Paola Granucci – rappresenta una scelta di indirizzo chiara e strutturale, mirata a evitare l’omologazione commerciale e a preservare la riconoscibilità del centro storico, contrastando lo sviluppo di attività a bassa qualità o orientate esclusivamente al turismo mordi e fuggi.

«Con l’estensione della zona rossa e con il divieto dei nuovi souvenir – afferma l’assessore Paola Granucci – compiamo un nuovo fondamentale passo per tutelare e valorizzare l’identità della nostra città. Lucca deve rimanere un luogo autentico, riconoscibile, dove a guidare l’offerta commerciale siano la qualità, la tradizione, il lavoro artigianale e le competenze che rendono storicamente unico il nostro territorio. Non vogliamo un centro storico appiattito e indistinto, ma un centro vivo, con botteghe autentiche e attività che investono davvero sulla nostra identità».

L’estensione della cosiddetta zona rossa e il divieto sui souvenir fanno parte di una strategia più ampia che prevede misure di accompagnamento, iniziative e attività di promozione dedicate alle imprese locali. L’obiettivo è quello di garantire un equilibrio tra residenza, turismo, cultura e commercio, mantenendo intatta la riconoscibilità urbana e favorendo un modello di sviluppo sostenibile e di qualità.

Fonte: Comune di Lucca - Ufficio Stampa

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