Cena-concerto con Marco Rovelli al Piccolo Museo Giocattolo

Piccolo Museo del Giocattolo (foto gonews.it)

Lo scrittore e musicista presenta il suo ultimo progetto artistico 'L’attesa' in una serata tra musica, filosofia e riflessione sui valori etici


Il 12 dicembre il Piccolo Museo del Giocattolo di Cerreto Guidi apre le porte a un evento speciale: una cena-concerto che vedrà come ospite lo scrittore e musicista Marco Rovelli, impegnato nella presentazione del suo ultimo progetto artistico, 'L’attesa'.

L’autore, figura di spicco nel panorama culturale contemporaneo, proporrà una selezione di brani tratti dal nuovo disco, un lavoro che intreccia musica, pensiero filosofico ed emozione, costruito attorno a una domanda che dà forma all’intera opera: che cos’è l’attesa?

A introdurre il senso profondo della serata è Paolo Grasso, titolare dell’Home Restaurant PMG, che spiega così il nucleo tematico del progetto:

"Che cos'è l’attesa quando non attende niente?
Quando l’attesa si fa dilatazione infinita del tempo, che annulla passato e futuro, diventa pura attesa, attesa senza oggetto. E lasciare il mondo alla pura dimensione del suo farsi differenza.
Lasciare che le cose siano significa lasciare che divengano ciò che possono essere, lasciare che la loro essenza, per dire con Spinoza, sia la loro potenza, che siano ciò che possono.
L’attesa, allora, risuona con l’amore, se l’amore – come scrisse Etty Hillesum – è lasciar essere.

Nella nostra società gli altri sono specchi che rafforzano la nostra identità fragile, o che rimandano la vergogna. E chi non è specchio, si infranga – che siano i migranti o ogni altra forma di diversità.
Amare significa rovesciare questa società dell’Io e fare posto all’Altro.

Stare nell’attesa che non attende niente significa tracciare una costellazione di modi di essere al mondo, sia di come siamo sia di come dovremmo essere: comprendere, in una costellazione di senso, qual è il nostro posto nel mondo. La nostra situazione"

Il disco di Rovelli, composto da quindici tracce, attraversa una serie di valori etici e poetici: Attesa, Amore, Divenir-altro, Metamorfosi, Meraviglia, Creazione, Corpo, Empatia, Cura, Utopia, Resistenza, Diserzione, Liberazione.
Un viaggio musicale e concettuale in cui ogni canzone diventa un frammento di riflessione e un invito a interrogarsi sul proprio modo di stare al mondo.

Per informazioni e prenotazioni: 347 497 9742

Chi è Marco Rovelli

Marco Rovelli è scrittore, musicista e docente di Storia e Filosofia nella scuola secondaria. Esordisce nel 2004 con la raccolta poetica Corpo esposto, ma raggiunge il grande pubblico nel 2006 con Lager italiani, reportage narrativo dedicato ai centri di permanenza temporanea e alle storie di chi vi è stato recluso. Da allora ha pubblicato numerosi libri tra saggistica, poesia e narrativa, affrontando temi sociali, politici e psicologici: dal lavoro (Lavorare uccide, 2008) alle migrazioni (Servi, 2009), fino ai recenti saggi sul disagio psichico (Soffro dunque siamo, 2023; Non siamo capolavori, 2025).

Parallelamente porta avanti un’intensa attività musicale: dopo l’esperienza con i Les Anarchistes, con cui vince il Premio Ciampi 2002, prosegue una carriera solista che lo vede collaborare con importanti autori come Erri De Luca, Wu Ming 2 e Daniele Sepe. Alcuni suoi lavori sono stati candidati o premiati alla Targa Tenco, tra cui Bella una serpe con le spoglie d’oro (2018) e l’album collettivo Nella notte ci guidano le stelle (2023). Nel 2024 pubblica il discolibro L’attesa, progetto in cui ogni brano si lega a un valore etico e dialoga con intellettuali e artisti della scena contemporanea.

Rovelli è attivo anche in ambito teatrale, dove ha portato in scena lavori come Servi, Homo Migrans e La leggera, dedicati alle culture popolari, alla memoria e ai temi delle migrazioni.

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