“Boccaccio e la città” è il titolo della conferenza a cura della prof.ssa Giovanna Frosini, presidente dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio, come approfondimento dei temi del percorso espositivo “Boccaccio politico per la città di Firenze”, visitabile fino al 6 gennaio, al Museo di Palazzo Vecchio nella Sala dei Gigli, una mostra originale che mette in luce la dimensione pubblica e civile del grande autore del Decameron.
La mostra è promossa dal Comune di Firenze e organizzata da Fondazione MUS.E in occasione dei 650 anni dalla morte di Boccaccio; l’esposizione è curata da Lorenzo Tanzini con il coordinamento scientifico di Carlo Francini e Valentina Zucchi, e si avvale del patrocinio dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio e della collaborazione dell’Archivio di Stato di Firenze.
Attraverso documenti, manoscritti e testimonianze iconografiche, il visitatore è invitato a riscoprire Boccaccio non solo come scrittore e umanista, ma anche come protagonista della vita politica trecentesca, impegnato in incarichi diplomatici, missioni ufficiali e ruoli amministrativi per il Comune di Firenze.
In questo contesto sono in programma alcune conferenze rivolte al pubblico: quella del 14 dicembre, alle 11, nella Sala dei Gigli, sarà a cura della prof.ssa Giovanna Frosini, presidente dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio e docente all’Università per Stranieri di Siena, dal titolo Per le vie e per le piazze di Firenze: Boccaccio e la città, che intende mostrare come l’opera e la vita di Boccaccio siano intrecciate con la storia, anche linguistica, e con l’identità di Firenze.
“Troppo spesso ricordiamo Boccaccio soltanto come l’autore del Decameron, questa mostra ci invita invece a riscoprirlo come uomo impegnato nella vita pubblica e partecipe delle dinamiche civiche del Trecento; parlare di Boccaccio significa anche parlare della città: le piazze, le strade, i palazzi sono stati lo scenario della sua vita e della sua attività politica; significa parlare del modo in cui ha fatto uso della lingua fiorentina. Firenze non è solo sfondo, ma è protagonista delle sue esperienze”, così la prof.ssa Giovanna Frosini.
La partecipazione è gratuita, l’ingresso alla mostra a pagamento, la prenotazione obbligatoria info@musefirenze.it 055-0541450.
<< Indietro





