
L'attestato ritirato dal padre, che in una lettera ringrazia chi ha reso possibile l'obiettivo raggiunto: "Era quello che voleva, magari si sarebbe iscritta all'università", poi il saluto alla figlia, "vai a festeggiare"
"Oggi tu continui a vivere. Oggi conquisti un tuo traguardo anche se postumo. Il diploma delle superiori". Inizia così, con un cuore rosso impresso tra le righe, una lettera commossa di Antonio Scimmi indirizzata alla figlia Sara, la giovane di 19 anni trovata senza vita lungo la Sr429 tra Castelfiorentino e Certaldo nella notte del 9 settembre 2017. A distanza di 8 anni è stato rilasciato il diploma di maturità in sua memoria: "A te che stavi crescendo ma te lo hanno impedito oggi vanno i miei più profondi auguri, perché tu non hai potuto vivere quel giorno ma qualcuno si è impegnato tanto, al fine di fartelo vivere anche dopo tutti questi anni" scrive il padre, ringraziando tutti coloro che hanno reso possibile l’obiettivo raggiunto.
"Era quello che voleva - spiega - sicuramente avrebbe seguito le orme della sorella, che è infermiera. Voleva il diploma, magari si sarebbe iscritta all’università. Ma non ce l’ha fatta, non ha potuto". Sara avrebbe oggi 27 anni e dalla tragica scomparsa e il conseguente caso giudiziario, la famiglia non ha mai smesso di chiedere chiarezza e verità su cosa successe quella notte. Ora alla giovane è dedicato il diploma che il padre ha ritirato con orgoglio ieri mattina: "Era un mio grandissimo desiderio ed è stato possibile solo grazie all’aiuto di persone con un gran cuore".
Antonio Scimmi nelle sue parole le ringrazia una ad una, a partire dalla sindaca di Castelfiorentino: "In prima persona devo ringraziare Francesca Giannì, che un po’ di tempo fa senza fare rumore mi chiese cosa avrebbe potuto fare per te" scrive rivolgendosi ancora a Sara. "E ce l’ha fatta, perché questo è tutto per te". Poi il pensiero è rivolto alla scuola che Sara frequentava, l’Istituto di Istruzione Superiore Fermi-Da Vinci di Empoli e al Comune: "Ringrazio il dirigente scolastico Gaetano Flaviano e Silvia Salvadori. L’Ufficio scuola del Comune, in particolare Sabrina Gori e Stefania Giompaolo. Voi tutti non vi rendete conto del grande dono che avete fatto a Sara Scimmi e a tutta la mia famiglia. Non tutti possiamo fare grandi cose, ma possiamo fare piccole cose con grande amore".
Scimmi sottolinea l’importanza della scuola: "Ti accompagna dai primi anni e ti introduce al mondo. Quanto valore possono avere gli insegnanti e quello che ti possono far vedere e far capire con il loro sguardo? Credo che Sara avrebbe continuato a vedere sempre e solo la bellezza in questo mondo e avrebbe condannato ogni ingiustizia, quella che invece si perpetua nei suoi confronti da troppi anni da altre istituzioni, che trattano le persone come codici di istruttorie". Infine il saluto, sempre seguito da un cuore: "Ciao Sara amore mio, vai a festeggiare oggi".
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