Flash mob di Empoli per la Pace: 'No al Riarmo' tra parole, cibo, canti e 'Coincidenze Culturali'

10.12.25 Piazza Don Minzoni

Collaborazione con 'Coincidenze Culturali', progetto nato per valorizzare il quartiere Stazione che ha avviato una serie di iniziative per unire culture diverse: nei giorni scorsi cene 'etniche' con i beneficiari dei progetti di accoglienza


La serata è andata bene, alla Tenda abbiamo distribuito i nostri adesivi della pace, abbiamo messo cartelloni contro la finanziaria di guerra. E poi per finire la cena, c'erano 100-120 persone, seguita dall’esibizione di tre cori con canti di lotta, canti sociali, canti per le donne. È stata una bella serata di convergenze musicali e culturali”, così Rosella Luchetti del Comitato Empoli per la Pace parlando dell’evento che si è tenuto ieri sera 10 gennaio in Piazza Don Minzoni, non a caso nella Giornata Internazionale dei Diritti Umani.

Proprio in quell'occasione, infatti, la comunità empolese ha deciso di scendere in campo per parlare di genocidio, di riarmo, di guerra. "Coincidenze Culturali ci ha proposto la data della Giornata Internazionale dei Diritti Umani e abbiamo raccolto l’iniziativa. Ogni tanto cerchiamo di aprire la Tenda per qualche occasione specifica e questa ci sembrava ottima”, spiega Luchetti.

Nella serata si sono susseguiti una serie di interventi davanti alla Tenda per la Pace, che da Piazza della Vittoria è stata spostata per il periodo delle festività in Piazza Don Minzoni, seguiti poi da un apericena a chiusura del ciclo di incontri del progetto Coincidenze Culinarie e da un concerto che si sono tenuti presso il Dopolavoro Ferroviario di Empoli.

L’esibizione finale ha visto alternarsi l’Or’Coro di Vicopisano, diretto da Camilla Caparrini e Silvia Rusignuolo, il gruppo fiorentino Ribelli in cor, diretto da Camilla Caparrini e il coro Vociperaria di San Quirico in Collina, diretto da Furio Fuochi.  

"No al riarmo"

Nell'ambito del flash mob in piazza, il Comitato ha ribadito il ‘No al Riarmo’, uno slogan che accompagna la sua attività sul territorio di Empoli fin dalla nascita. La storia del Comitato Empoli per la Pace inizia infatti già nel maggio del 2022, dopo lo scoppio della guerra tra Ucraina e Russia. Si organizza intorno ad un presidio simbolico in Piazza della Vittoria, la Tenda per la Pace, che riporta i messaggi chiave dei cittadini e delle cittadine coinvolte: ‘Stop all’invio delle armi. Sì alla diplomazia sia da parte dell’Europa che dell’ONU. No al riarmo e all’aumento delle spese militari’.

Come racconta Sandra Sani, altro membro del comitato, durante uno dei primi eventi dal titolo 'Pace e libertà: il cammino di Empoli per la pace' "decidemmo di installare una tenda in Piazza della Vittoria come presidio permanente di pace. Pensavamo di poterla rimuovere presto. Ma non è stato possibile: perché la guerra non è finita, perché le guerre si sono moltiplicate, e perché nel frattempo si è aperta la ferita più dolorosa — quella del genocidio del popolo palestinese. La nostra tenda è rimasta lì, a ricordarci ogni giorno da che parte stare, e a richiamare la città alla memoria, alla coscienza, alla responsabilità.

Oltre alla chiara denuncia dell’investimento in armi e del programma ReArm Europe, il Comitato ha anche colto l’occasione per denunciare il silenzio caduto sullo scenario di Gaza e per dichiarare la propria contrarietà all’aumento delle spese militari previste dalla nuova Legge di Bilancio, inserite nel percorso di riarmo coordinato da Europa e NATO. “Noi cerchiamo di tenere l’attenzione, di scuotere un po’ la cittadinanza. Sulla Palestina c’è ascolto, ma sul resto c’è più difficoltà e la città non si rende conto che sono cose che ricadranno su tutti noi. Noi siamo stati e cerchiamo di essere un punto di riferimento per attivarci e collaborare.” spiega Luchetti.

Proprio domani - venerdì 12 dicembre - si terrà lo sciopero generale nazionale indetto da CGIL per contestare quella che è stata ribattezzata la finanziaria di guerra: 'io sciopero contro una legge di Bilancio ingiusta' è il motto della giornata.

A seguito dell’intervento del Comitato, l’assessore alla Cultura con delega alla Pace Matteo Bensi ha ribadito i 5 punti fondamentali del manifesto di Empoli per la Pace, per poi chiudere con una critica alla proposta della reintroduzione della leva volontaria in Italia. “In qualità di docente è preoccupato, perché vede che i ragazzi si fanno affascinare dalla divisacommenta Luchetti.

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Tenda per la Pace del Comitato Empoli per la Pace

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Cartelloni contro la nuova Legge di Bilancio

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Cartelloni contro la nuova Legge di Bilancio

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Cartelloni contro la nuova Legge di Bilancio

Le 'Coincidenze Culturali'

La novità per il Comitato è stata la scelta di collaborare con Coincidenze Culturali,  il progetto di Canto rovesciato APS realizzato con il contributo della Fondazione Il Cuore si Scioglie e il patrocinio del Comune di Empoli, una cooperazione che continuerà per tutto il 2026. “Coincidenze culturali parte come prosieguo del progetto HUGO, che negli anni scorsi ha portato una serie di interventi sul quartiere Stazione. Quando nel 2024 i finanziamenti sono finiti, abbiamo cercato un modo per dare continuità a un’attività già iniziata. Nasce dalla volontà di rivalutare gli spazi della stazione attraverso iniziative culturali” spiega Camilla Caparrini, una delle organizzatrici del progetto.

Un progetto all'insegna di "culture diverse" e contro ogni discriminazione: "Coincidenze perché siamo vicini alla stazione e perché coincidono tante realtà e tante persone in questo luogo. La stazione di Empoli è un crogiolo di pendolari, empolesi  e non, di persone con un background migratorio, di persone con disagi. Ci sono tante storie che si incrociano, e vorremmo provare a dire che il fatto che ci siano tante culture diverse può essere un valore aggiunto e non discriminatorio", continua Caparrini.

Questo primo evento ha attraversato i sensi, prima con un canto palestinese presso la Tenda della Pace, poi con un’apericena che ha fatto da conclusione ad un percorso di quattro incontri in cui si sono riunite intorno ad un tavolo culture e sapori: si è infatti aperto la cucina ai beneficiari del Progetto di seconda accoglienza SAI Empolese Valdelsa, che hanno potuto preparare piatti della cucina subsahariana, pakistana, ucarina e palestinese insieme ai cittadini che si sono iscritti alle serate.

Ma Coincidenze Culturali non è solo questo, e la sua progettualità mira a valorizzare il quartiere della stazione di Empoli. "Attraverso eventi, laboratori e visite guidate, il progetto coinvolge persone con background differenti e promuove la creatività come ponte tra culture” descrive l’APS Canto Rovesciato.

Oltre alla cucina, altro elemento è la musica. Per Caparrini "cucina e musica sono due linguaggi abbastanza universali. Stare a tavola è un incontro. C’è più scambio a volte attraverso una ricetta o un sapore che attraverso un discorso. Lo stesso vale per la musica, che non conosce confini o barriere, parla a tutti. Sono due cose che abbattono pregiudizi e barriere".

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10.12.25 Piazza Don Minzoni

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10.12.25 Concerto finale

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10.12.25 Concerto finale

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Laboratorio del progetto Coincidenze Culinarie

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Laboratorio del progetto Coincidenze Culinarie

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Laboratorio del progetto Coincidenze Culinarie

Anche il prossimo appuntamento, previsto per domani venerdì 12 dicembre, ruota intorno all’esperienza sonora - con il duo Puerto Sureño - ed è inserito nel percorso dei Pocket Concerts: ‘piccole incursioni estemporanee. Un modo per (ri)scoprire e vivere con uno sguardo nuovo persone e spazi che ogni giorno che ogni giorno animano il quartiere stazione di Empoli’, si legge sulla locandina.

Per il 2026 tante sono le iniziative previste tra cui una una mappatura parlante e musicale di Piazza Don Minzoni con le interviste agli esercenti e le registrazioni dei concerti. La programmazione prevede poi laboratori di teatro sociale condotti da Tra i binari, un podcast festival con Orme radio, una collaborazione con il Coro Voci dal Mondo - composto da voci italiane e straniere - , visite guidate al quartiere e tanto altro ancora. 

"Questo in linea di massima perché non c’è un programma del tutto definito. Aspettiamo sempre l’ultimo momento perché il nostro obiettivo più profondo è creare rete. Ci piace l’idea che se arrivano nuovi soggetti interessati abbiamo spazio per inciderli", conclude Caparrini. 

Alice Nanni

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