
Valditara ha annunciato controlli ministeriali negli istituti toscani. L'assessora regionale: "Attacco alla libertà di espressione"
"È un fatto grave, un attacco all'autonomia scolastica, alla libertà di espressione e di dibattito su temi di attualità".
Così l'assessora regionale toscana con delega all'Istruzione Alessandra Nardini, commenta la notizia dell'annuncio da parte del Ministro Valditara di ispezioni ministeriali nelle scuole toscane dove alcune classi hanno partecipato ad un webinar con la relatrice ONU Francesca Albanese.
Le scuole in questione sono il Liceo Montale di Pontedera, il Liceo Dini di Pisa e l'Istituto Comprensivo Massa 6 di Massa.
"È in corso un vero e proprio attacco alle scuole coinvolte, alle e ai loro docenti, persino alle studentesse e agli studenti, trattati come fossero incapaci di comprendere e di sviluppare senso critico. È un attacco su cui non posso tacere.
Prima di tutto occorre dire - come benissimo ha fatto il Comitato docenti del Liceo Montale - che in queste ore esponenti della destra toscana stanno raccontando delle falsità, distorcendo strumentalmente la realtà dei fatti.
Non si può far passare la narrazione che nelle scuole toscane si faccia "propaganda politica volta all'indotrinamento dei giovani grazie all'autonomia scolastica", come afferma l'Onorevole della Lega Ziello, né che "la scuola sia il campo di addestramento ideologico di pochi professori politicizzati" come sostenuto dal Consigliere comunale pontederese di Fratelli d'Italia Matteo Bagnoli che addirittura, non pago di aver commissionato un'interrogazione parlamentare all'Onorevole Amorese, annuncia anche un'interrogazione in Provincia per avviare gli accertamenti disciplinari sui docenti coinvolti e una visita al Liceo per esercitare fino in fondo il suo ruolo, di vigilanza istituzionale."
L'assessora Nardini ci tiene a chiarire un punto: "Rifiuto la strumentalizzazione politica che la destra vuole fare rispetto alle parole pronunciate dalla relatrice Albanese sull'irruzione alla sede centrale de La Stampa. Per quanto mi riguarda quelle parole erano e restano sbagliate, ma è chiarissimo che Francesca Albanese sia stata invitata a partecipare all'iniziativa che ha coinvolto le scuole toscane nell'ambito di attività di educazione alla cittadinanza globale comprese nel curriculo di educazione civica, per il suo ruolo di relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati.
Francesca Albanese ha il merito di aver portato alla luce quanto è accaduto e sta continuando ad accadere a Gaza e in Cisgiordania, evidentemente ciò che la destra non vuole venga raccontato".
L'Assessora prosegue con un chiaro riferimento al ministro Valditara: "Il peggior Ministro dell'Istruzione che questo Paese abbia avuto non perde occasione per dimostrarsi tale e per mostrare tutta l'insofferenza della destra alle voci non conformi al proprio pensiero. Al di là di quanto si possa condividere delle posizioni politiche di Albanese, la relatrice è un'ospite qualificata per parlare del genocidio del popolo palestinese e le scuole hanno il dovere formativo di offrire alle studentesse e agli studenti voci capaci di stimolare pensiero critico. Quando Valditara e la destra parlano di indottrinamento, insultano l'intelligenza delle ragazze e dei ragazzi, che sono capacissimi di ascoltare e farsi opinioni proprie. Ormai siamo al livello di controllo dello Stato sul libero confronto di idee e sull'autonomia degli istituti scolastici, una roba da regimi totalitari del Novecento che ci deve preoccupare moltissimo.
È esattamente il contrario: è la destra, con il ministro Valditara, che vuole usare la scuola come terreno di propaganda ideologica. Lo sta facendo avversando i percorsi di educazione sessuo-affettiva, i percorsi di educazione alla parità e alle differenze, con le linee guida per l'insegnamento dell'educazione civica e con le nuove indicazioni nazionali per il primo ciclo".
"Infine - chiosa Nardini - ho una domanda e una richiesta per il ministro e per gli altri esponenti di destra che hanno deciso di cavalcare questa vicenda: quando parlano di pluralismo e di contraddittorio, cosa intendono esattamente? Perché, se siamo d'accordo sul fatto che il popolo palestinese stia subendo un'ingiustizia, un massacro, di quale contraddittorio c'è bisogno? Viene quindi da chiedersi se non sia esattamente questo il problema: la non condanna di quanto è accaduto e sta accadendo in Palestina.
Infine, lancio un appello ai rappresentanti istituzionali della destra in Toscana che in queste ore stanno impegnando tutte le loro energie in dichiarazioni pubbliche, presentazione di atti e quant'altro: le stesse energie mettetele anche voi nell'aiutarci a scongiurare gli accorpamenti degli istituti scolastici voluti proprio dal Ministero Valditara e nell'ottenere finanziamenti per l'edilizia scolastica a favore di Comuni e Province, tema su cui da mesi sollecitiamo una risposta con cifre e tempistiche certe da parte del Ministro. La scuola italiana ha bisogno di investimenti, non certo di tagli e degli attacchi alla sua primaria funzione di formare cittadine e cittadini liberi e consapevoli, che questa destra continua quotidianamente a sferrare".
Flc Cgil: “Un attacco del governo alle scuole toscane”
“La Flc Cgil Toscana esprime la sua solidarietà alle docenti e ai docenti del liceo Dini di Pisa, dell’Istituto Comprensivo Massa 6 di Massa e del Liceo Montale di Pontedera che, in questi giorni, sono sotto attacco mediatico a causa di una canea reazionaria scatenata dalla maggioranza di governo e dal Ministro dell’istruzione”.
Così Pasquale Cuomo, il segretario generale Flc Cgil Toscana.
“Ancora una volta, l’attuale esecutivo cerca di limitare la libertà di insegnamento, di depotenziare l’autonomia scolastica, di censurare i laboratori di didattica inclusiva e aperta ai problemi contemporanei. Per fare questo, si adopera l’intimidazione del personale scolastico, le interrogazioni parlamentari ad hoc, l’intervento ministeriale con l’invio dell’ispettore, figura centralistica da Carlo Magno in poi, in uno scenario da lettura al contrario di Gogol”.
“Andando nel merito, la colpa degli insegnanti è quello di aver fatto partecipare alcune classi ad un webinar con Francesca Albanese, Relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati. Ricordiamo che l’Italia è membro dell’Onu dal 1955 quando, dopo otto anni di attesa per averscatenato la Seconda guerra mondiale con Germania e Giappone, fu ammessa nel consesso internazionale che aveva il compito di promuovere la pace, la sicurezza e la cooperazione”.
“L’incontro con Francesca Albanese, che per il suo ruolo è evidentemente la persona più esperta dell’attuale situazione palestinese, ha convolto 194 scuole in Italia.
Riguardo alle regole, così prepotentemente evocate, gli incontri delle due scuole erano stati decisi dal Collegio docenti, nel rispetto della Costituzione e delle indicazioni nazionali del 2012, svolgendosi in ambiente democratico e con domande da parte degli studenti alla relatrice. D’altra parte, le docenti e i docenti del Liceo Montale hanno risposto con un comunicato alle critiche di esponenti di destra e sull’IC Massa 6 è già intervenuta la Segretaria generale della Flc di Massa Carrara. Si sono espressi anche contro queste intimidazioni l’Assessora regionale all’istruzione e forze politiche e sindacali”.
“Quello che però noi intendiamo sottolineare è anche il contesto nel quale si muove questo feroce attacco governativo alla libertà e alla democrazia. Prima di tutto contro Francesca Albanese, che ha ben raccontato il genocidio che sta avvenendo a Gaza e che, insieme alla Global Sumud Flotilla, ha risvegliato le coscienze in Italia, attraversata da ampie manifestazioni e dagli scioperi di settembre-inizio ottobre”.
“La Circolare ministeriale di ieri, 12 dicembre (n.6545), sembra scritta di proposito contro Francesca Albanese e, inoltre, averla emanata nell’anniversario della Strage neofascista di Piazza Fontana appare evocativa, oltre che di cattivo gusto. Si intima infatti ai dirigenti scolastici, quando si organizzano attività su temi politici e sociali, di scegliere ospiti e relatori che possano garantire il confronto tra posizioni diverse e pluraliste al fine di consentire agli studenti di acquisire una conoscenza approfondita dei temi trattati e sviluppare il pensiero critico. Perciò, se si pianifica un seminario sullo stragismo in Italia, bisognerebbe invitare ad un confronto i parenti delle vittime e i terroristi, gli apparati deviati dello stato e gli iscritti ad alcune logge massoniche; come se le ragioni, gli obiettivi e le responsabilità degli uni e degli altri fossero pari”.
“Si tratta perciò di un tentativo di riscrivere la storia e di piegare l’attualità all’ideologia della maggioranza di governo cercando di instaurare un controllo gerarchico sulla scuola, l’università e tutti i luoghi di confronto, libertà e democrazia. Non ha caso, Hanna Arendt ha scritto che i partiti autoritari all’inizio usano la propaganda e, una volta al potere, utilizzano l’indottrinamento”.
“La Flc Cgil Toscana, oltre a difendere il personale delle due scuole sotto attacco, continuerà ad avere come bussola l’affermazione di Pietro Calamandrei: la scuola è un organo “costituzionale”. Ha la sua posizione, la sua importanza al centro di quel complesso di organi che formano la Costituzione e per questi motivi continueremo a lavorare per l’ampliamento della libertà di insegnamento della democrazia nelle istituzioni scolastiche”.
Auletta (Una città in comune - Pisa): "Difendiamo la scuola come luogo di democrazia"
"Il Ministro Valditara ha annunciato l'intenzione di procedere con delle ispezioni nelle scuole che, nei giorni scorsi, hanno organizzato iniziative con Francesca Albanese. Si tratta di un puro atto intimidatorio irricevibile, in piena sintonia con le politiche repressive che il Governo Meloni sta portando avanti contro la scuola pubblica".
"Nell'occhio del ciclone, nella gogna mediatica avviata da Ceccardi e Pasqualino della Lega e da Bagnoli di Fratelli d'Italia in particolare il Liceo Dini di Pisa e il Liceo Montale di Pontedera, ma l'iniziativa ha in realtà coinvolto centinaia di scuole in una serie di appuntamenti per la presentazione del libro “Quando il mondo dorme” inserito in un progetto didattico ben definito promosso da Docenti per Gaza. Non è compito della Politica entrare nel merito della didattica, e va rispettato il principio costituzionale della libertà di insegnamento e il diritto di autodeterminarsi degli studenti nei casi in cui le iniziative sono state svolte nelle assemblee di istituto".
"Dalle minacce del Ministro alle interrogazioni Parlamentari di Amorese, emerge la chiara volontà di trasformare la scuola pubblica in una caserma, calpestando la sua natura di luogo di libertà, di confronto, di democrazia e di crescita collettiva. Tutto questo è ancora più grave in quanto si vuole impedire ad una Relatrice dell'ONU di parlare del proprio lavoro, e lo si fa perché il suo lavoro fa emergere la drammaticità del genocidio del popolo palestinese da parte di Israele e le gravissime complicità dei paesi occidentali. A partire dall'Italia, che continua ad intrattenere rapporti commerciali, istituzionali e militari con la vendita di armi con uno Stato genocida".
"È questo quello che si vuole nascondere da parte della destra con i suoi attacchi sguaiati a Francesca Albanese (già vittima di numerose campagne diffamatorie, ad esempio con attribuzione di dichiarazioni mai fatte) e alle scuole che l'hanno ospitata. Si tratta di un modo per creare paura nella comunità scolastica, a cui siamo vicini e a cui esprimiamo tutto il nostro sostegno. Ma il clima di caccia alle streghe è evidente, e assume un tono surreale: a invocare il contraddittorio sono gli stessi estensori del DDL Gasparri, un testo che arriva a minacciare il carcere a chi critica l’operato del governo Israeliano, equiparando in maniera del tutto propagandistica l'antisionismo e l'antisemitismo".
"Da parte nostra rilanciamo la richiesta di discutere rapidamente in consiglio comunale la mozione depositata lo scorso luglio in solidarietà a Francesca Albanese, per riconoscere il valore inestimabile del suo lavoro come Relatrice speciale dell’ONU per i Territori Palestinesi Occupati e per chiedere al governo italiano di attivarsi per proteggere la dott.ssa Albanese e il suo lavoro dalle sanzioni a lei comminate dal governo degli Stati Uniti".
"Siamo a fianco del corpo docente e della componente studentesca che continuano a lottare affinché la scuola sia un luogo di democrazia e di pace, protetto dalle folli e ideologiche idee della destra reazionaria che vorrebbero censurare ogni forma di libero pensiero".
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