
Programmazione ma anche progetti formativi e sociali, Manetti: "Cultura Diffusa. Forma il pubblico, coinvolge i giovani e rafforza le comunità"
Una platea che supera i 200mila spettatori e continua a crescere, quasi duecento palcoscenici distribuiti in tutte e dieci le province della Toscana, dai confini con la Liguria fino al Lazio. È il grande teatro diffuso della Toscana, una rete culturale capillare che ogni anno porta nei territori il meglio delle produzioni nazionali, tra grandi interpreti, nuove drammaturgie e riletture dei classici, in un dialogo costante fra tradizione e contemporaneità.
Le stagioni teatrali 2025/2026 dei teatri della Toscana, insieme ai progetti formativi e sociali all’insegna dell’inclusione e della diversità, sono state presentate questa mattina a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione Toscana. Alla presentazione hanno partecipato l’assessora alla cultura della Regione Toscana Cristina Manetti, la presidente di Fondazione Toscana Spettacolo Onlus Cristina Scaletti e la direttrice Patrizia Coletta.
«Dopo la Toscana diffusa, possiamo dire che anche la cultura è diffusa – ha dichiarato l’assessora Cristina Manetti –. Il Circuito di Fondazione Toscana Spettacolo è una rete teatrale radicata nei comuni, nei piccoli e medi teatri dei borghi e delle città di tutta la regione. Un vero fiore all’occhiello, che non solo porta la cultura anche fuori dai grandi centri tradizionalmente deputati allo spettacolo, ma forma il pubblico, coinvolge i giovani e rafforza le comunità. Nella scorsa stagione sono state raggiunte oltre 200mila persone: spettatori che si fidelizzano e crescono insieme al teatro, perché la cultura è la chiave fondamentale per la crescita e la formazione delle nostre comunità».
I dati confermano un andamento positivo: anche per il 2025 Fondazione Toscana Spettacolo stima un incremento degli spettatori, già evidente dall’aumento degli abbonamenti nelle diverse piazze del Circuito. Un risultato coerente con la missione istituzionale della Fondazione, istituita dalla Regione Toscana il 31 luglio 1989, che da oltre trent’anni collabora con i Comuni per portare il teatro in ogni luogo, grande o piccolo, raggiungendo un pubblico sempre più plurale e inclusivo, nella convinzione che non esista teatro senza diversità.
«Il valore del lavoro svolto sul territorio da FTS è confermato dall'adesione ogni anno di nuovi comuni – ha affermato Cristina Scaletti, presidente di Fondazione Toscana Spettacolo -, che consentono di portare tutte le discipline dello spettacolo dal vivo anche in piccole comunità, e garantire così a tutti lo stesso diritto alla cultura. In questo senso lavoriamo a una proposta culturale inclusiva, capace di portare in ogni teatro il senso della comunità e della condivisione. Attraverso il teatro cerchiamo di far parte del tessuto sociale, diventare fondamentali alleati delle Amministrazioni comunali e delle scuole. Proprio le scuole saranno la nostra prossima straordinaria ed entusiasmante sfida, perché FTS è il soggetto chiamato a dare attuazione alla legge regionale che riconosce il teatro come parte integrante del percorso educativo nelle scuole».
«Lo spettacolo con FTS è sempre più diffuso sui territori e tra le cittadine e i cittadini – ha aggiunto Patrizia Coletta, direttrice di Fondazione Toscana Spettacolo -. Questa è la nostra responsabilità verso un futuro culturale fatto di pari accesso e pari opportunità. I risultati ci confermano che il percorso che stiamo conducendo è nella giusta direzione. Vogliamo partire dai più giovani per recuperare un’idea di futuro: perché è quello l’orizzonte che oggi sembra venire a mancare e che porta con sé la perdita di una visione ampia, aperta all’esterno. Per pensare al futuro è necessario ricreare fiducia e per farlo servono strumenti efficaci come il teatro. La funzione istituzionale e la vocazione di FTS sono quelle di concepire lo spettacolo dal vivo come una componente organica del tessuto sociale, garantendo prezzi sostenibili, con un costo medio di biglietti e abbonamenti che non raggiunge i 12 euro».
La Fondazione Toscana Spettacolo continua ad ampliare la propria rete: sono oggi circa 70 i Comuni aderenti al Circuito, con nuovi ingressi per la stagione 2025/2026 tra cui Viareggio, Ortignano Raggiolo, San Vincenzo e Sinalunga. Un lavoro riconosciuto anche a livello nazionale: nel 2025 il Ministero della Cultura ha confermato per il decimo anno consecutivo la Fondazione al primo posto nella graduatoria dei Circuiti Regionali Multidisciplinari d’Italia.
Per la stagione 2025/2026 sono già programmati 318 spettacoli, per un totale di 662 recite da ottobre 2025 a maggio 2026: 437 di prosa, 55 di danza, 22 di musica, 33 di circo contemporaneo e 115 spettacoli dedicati a ragazze e ragazzi. Il cartellone coinvolge 190 compagnie, di cui 78 toscane, impegnate in 249 repliche, valorizzando tutte le discipline dello spettacolo dal vivo. Parallelamente sono già in fase di progettazione le attività estive.
Il riconoscimento del valore culturale e sociale di Fondazione Toscana Spettacolo è alla base della conferma dei contributi pubblici del Ministero della Cultura e della Regione Toscana che, insieme agli investimenti dei Comuni, generano un importante ritorno anche economico sui territori. In un contesto di risorse sempre più limitate, il Circuito si conferma virtuoso, mantenendo biglietti e abbonamenti a costi accessibili e attivando iniziative promozionali come il Biglietto Futuro Under 30, in collaborazione con Unicoop Firenze, e la Carta Studente della Toscana per gli studenti universitari.
Accanto alla programmazione artistica prosegue l’impegno sul fronte sociale ed educativo: dall’Affido culturale ad Arezzo alla partecipazione a progetti europei come Sparse Plus Festival per le aree rurali, fino alla collaborazione con Indire per la formazione degli insegnanti e l’ingresso strutturato del teatro nelle scuole. Un ruolo rafforzato dalla recente legge regionale che riconosce il teatro come parte integrante del percorso educativo, individuando proprio Fondazione Toscana Spettacolo come soggetto attuatore.
Anche nella stagione 2025/2026 il teatro uscirà dai luoghi tradizionali per incontrare il pubblico in scuole, musei, biblioteche e spazi non convenzionali: piazze, ville, parchi, giardini e persino spiagge, confermando una visione di cultura aperta, accessibile e profondamente radicata nei territori.
Il bilancio 2024 della Fondazione Toscana Spettacolo registra entrate pari a 6.332.172,62 euro, provenienti in larga parte dai contributi di Comuni e Province (30,34%), dagli incassi (29,36%), dalla Regione Toscana (14,21%) e dal Ministero della Cultura (15,4%). Le risorse sono state destinate per il 74,75% alle attività artistiche e ai progetti di promozione e formazione del pubblico, a conferma di un modello gestionale solido e orientato alla crescita culturale della comunità toscana.
Stagioni 2025/26: spettacoli, temi, formazione, progetti sociali, territori
La stagione 2025/26: spettacoli e temi Inclusione, pluralità, diversificazione, valorizzazione dei territori. Ma anche responsabilità nei confronti delle giovani generazioni, promozione della parità di genere, impegno nel contrasto alle fragilità. Sono queste le linee guida che caratterizzano l’attività progettuale e di programmazione della Fondazione Toscana Spettacolo. Un impegno costante che, attraverso la ricchezza dei linguaggi teatrali, si concretizza nei capoluoghi come nei luoghi più decentrati della regione. Le stagioni 2025/26 realizzate dalla Fondazione Toscana Spettacolo si sviluppano, come da tradizione, riservando la massima attenzione alle specificità dei territori e dei pubblici di riferimento, con l’obiettivo di facilitare ed estendere quanto più possibile l’inclusione e l’accesso alle migliori proposte artistiche, sia nei grandi che nei piccoli centri. La fitta attività programmata si caratterizza per logiche di massima inclusione, valorizzando le diversità e promuovendo attività di elevato livello artistico anche nei territori periferici. L’insieme delle produzioni scelte si muove dalla necessità di esplorare il tempo presente, senza trascurare il legame vitale con il passato, fornendo strumenti per leggere le trasformazioni epocali in atto. Tra i temi che stanno più a cuore alla Fondazione Toscana Spettacolo ci sono quello della parità di genere, dell’inclusione e della cura delle giovani generazioni: pilastri di civiltà, progresso e sviluppo sostenibile. Per questo la Fondazione da sempre valorizza con attenzione i migliori talenti femminili, coinvolgendo nelle stagioni e nei progetti attrici, danzatrici, musiciste, scenografe, costumiste, tecniche del suono e delle luci, registe, cantanti e drammaturghe. Tra le interpreti e le autrici protagoniste delle stagioni 2025/26 possiamo ricordare, tra le altre, Lucia Mascino, Silvia Gallerano, Anna Valle, Yasmina Reza, Emma Dante. Michela Cescon, Serena Sinigaglia, Veronica Pivetti, Pamela Villoresi, Malika Ayane, Gaia Nanni, Galatea Ranzi, Anna Della Rosa, Iaia Forte. Le proposte compongono i cartelloni per la stagione 2025/26 confermano il doppio binario su cui si concentra il lavoro della Fondazione Toscana Spettacolo. Ampio spazio ai classici del repertorio, con autori come Molière, Shakespeare, Eschilo, Aristofane, Sofocle, Pirandello, De Filippo, Neil Simon, e progetti di nuova drammaturgia, come quelli firmati da Stefano Massini, Daniele Villa (Collettivo Sotterraneo), Ivan Cotroneo, Emma Dante, Peter Stein, Gabriele Di Luca, Annibale Ruccello, Natalia Ginzburg, Tindaro Granata, Filippo Timi, Giuliana Musso, Michela Murgia, Monica Dolan.
Tra i titoli più significativi presenti nei cartelloni 2025/26 possiamo segnalare: Mein Kampf di e con Stefano Massini, Ritorno a casa di Harold Pinter e Furore di John Steinbeck con Massimo Popolizio, La cosmicomica vita di Q, tratto da Italo Calvino, con Luca Marinelli, Edipus di Giovanni Testori, interpretato da Sandro Lombardi. Le tematiche civili sono al centro di molti altri spettacoli inseriti nei cartelloni della Fondazione Toscana Spettacolo. Da Scandalo di Ivan Cotroneo, a Il medico dei maiali, scritto e diretto da Davide Sacco; da Il padrone di Gianni Clementi, a Nives di Sacha Naspini, per citarne alcuni. L’attenzione ai capolavori della letteratura e della drammaturgia vede proposte di assoluto rilievo come Riccardo III di Shakespeare per la regia di Antonio Latella, Giulietta e Romeo di e con Roberto Latini, La signora delle camelie tratto dal romanzo di Dumas e diretto da Giovanni Ortoleva, Tartufo di Molière, diretto e interpretato da Michele Sinisi, e Il malato immaginario nell’adattamento di Angela Dematté. Tra i titoli in programma ricordiamo anche Lisistrata di Aristofane con Lella Costa per la regia di Serena Sinigaglia, Sette a Tebe di Eschilo con la regia di Gabriele Vacis, Amleto² nell’adattamento di Filippo Timi, Rosencrantz e Guildenstern sono morti di Tom Stoppard, L’uomo la bestia e la virtù di Pirandello, portato in scena da Roberto Valerio, Il berretto a sonagli interpretato da Silvio Orlando. In scena sui palcoscenici del circuito anche La Coscienza di Zeno con Alessandro Haber, La vedova scaltra di Goldoni, diretto da Luca Marinelli, Crisi di nervi – tre atti unici di Čechov, per la regia di Peter Stein, Ditegli sempre di sì e Non ti pago di Eduardo De Filippo.
Sempre pensando ai capolavori drammaturgici, Fondazione Toscana Spettacolo non dimentica il centenario della nascita di Dario Fo, ospitando Morte accidentale di un anarchico (con Lodo Guenzi per la regia di Giorgio Gallione), Mistero Buffo con Mario Pirovano, Lu santo jullare Francesco con Ugo Dighero. Con Frà di Giovanni Scifoni e Franciscus di Simone Cristicchi si commemorano gli 800 anni dalla scomparsa di San Francesco. Ampio spazio è dato anche a grandi interpreti del teatro di narrazione come Ascanio Celestini in Poveri cristi, Ottavia Piccolo in Matteotti (anatomia di un fascismo) di Stefano Massini, Elio Germano e Teo Theardo in La guerra com’è di Gino Strada, Alessandro Bergonzoni in Arrivano i dunque, Oscar de Summa in Rette parallele sono l’amore e la morte.
La danza si conferma al centro dell’impegno della Fondazione Toscana Spettacolo, che opera per avvicinare un numero sempre maggiore di spettatori di tutte le età a questa disciplina. Grandi palcoscenici come quelli di Arezzo, Carrara, Castelfiorentino, Grosseto, Cortona, Massa, Rosignano, Pietrasanta, ospiteranno nei cartelloni principali spettacoli come Le Sacre du primtemps del collettivo Dewey Dell, Sulla leggerezza di Virgilio Sieni, la Duse e Callas, Callas, Callas prodotti da COB Compagnia Opus Ballet, Romeo e Giulietta per la coreografia di Vito Cassano e la regia di Michelangelo Campanale, Sisifo felice/Smiling Sisyphus di Pablo Girolami e Philippe Kratz del Nuovo Balletto di Toscana, Trilogy di Greta Arditi e Giulio Benvenuti e Il lago dei cigni con le coreografie di Luciano Cannito, prodotti da Roma City Ballet. Anche i centri più piccoli, come Altopascio, Cecina, San Vincenzo, Castelnuovo Berardenga, San Casciano, Camaiore, Chiusi, Borgo San Lorenzo, Reggello ospitano spettacoli di danza. Tra questi Alcune coreografie di Jacopo Jenna, Giocasta interpretato da Michela Lucenti per il Balletto Civile, che porta in scena anche Davidson, liberamente tratto dalla sceneggiatura Il Padre Selvaggio di Pier Paolo Pasolini. La programmazione di danza comprende, inoltre, Limpida gioia della coreografa Julie Ann Anzilotti della Compagnia Xé, Da molti anni, attraverso il linguaggio coreutico, Fondazione Toscana Spettacolo si impegna nel coinvolgere anche gli spettatori più giovani, contaminando le stagioni teatrali e programmando cartelloni dedicati alle famiglie e ai bambini come la rassegna Millepiedi a Prato. Fondazione Toscana Spettacolo consolida, inoltre, la propria adesione alle reti nazionali che hanno lo scopo di valorizzare e dare visibilità al lavoro di giovani autori indipendenti come il Network Anticorpi XL. Anche nel 2026 prosegue la partecipazione alla NID Platform-Nuova vetrina della Danza Italiana che dal 2012 si è affermata come una delle più importanti vetrine nel panorama nazionale e internazionale.
Per quanto riguarda la programmazione musicale, oltre alla solida collaborazione con l’Orchestra della Toscana, il repertorio classico viene portato in scena da importanti realtà del territorio come l’Orchestra da Camera Fiorentina, Le7note e l’Orchestra Giovanile Toscana. Le programmazioni offrono spazio anche ad artisti della scena contemporanea come, tra gli altri, I Gatti Mézzi, Tricarico, Frankie hi-nrg mc, Ginevra Di Marco, Musica da Ripostiglio e giovani formazioni selezionate attraverso il progetto Glocal Sound – Giovane Musica d’Autore in Circuito. Si rinnova anche la collaborazione con il Toscana Gospel Festival, un appuntamento ormai consolidato che porta sui palcoscenici del Circuito artisti internazionali, protagonisti di un genere che rappresenta una delle più profonde e suggestive radici della musica popolare americana. Tra le più antiche forme di intrattenimento popolare, il circo contemporaneo è oggi una disciplina molto apprezzata e presente nelle programmazioni teatrali dedicate sia agli adulti che ai più giovani. Fondazione Toscana Spettacolo propone in numerose stagioni teatrali spettacoli come Sonata per tubi della compagnia Nando e Maila, Abbattoir blues di Luigi Ciotta, Casa Romantika di e con Davide Bianchi, Tranquilli di e con André Casaca, Rosa di Teresa Bruno, La supercasalinga di Roberta Paolini, Virtual reality del quartetto di mimo ucraino Dekru, La dolce follia del Teatro delle foglie, 2984 di Alessandro Maida di Magdaclan, Gretel di e con Clara Storti della compagnia Quattrox4 Circo e l’Uomo calamita di Giacomo Costantini di Circo El Grito.
Giovani talenti. Nel 2025/26 viene riproposto Note dinamiche. I giovani interpreti protagonisti del Circuito toscano. Un progetto speciale ideato da Fondazione Toscana Spettacolo onlus, dedicato alla promozione delle giovani realtà artistiche della nostra regione, che porta in numerose piazze toscane i più promettenti talenti under 35, ideatori e interpreti di spettacoli di danza e musica. Tra le realtà artistiche coinvolte nel progetto ricordiamo Adarte, Versiliadanza, Kinesis contemporary Dance company, COB Compagnia Opus Ballet, Company Blu, Komoco per quanto riguarda la danza; A.Gi.Mus, Orchestra Giovanile della Toscana per la musica.
Oltre il palcoscenico. Formare il pubblico del futuro attraverso progetti mirati, incrementare e consolidare le attività rivolte ai ragazzi e nelle scuole, estendere e rinnovare la platea degli spettatori. La Fondazione Toscana Spettacolo non è, dunque, solo programmazione artistica, ma anche progetti di rete a carattere regionale, nazionale e internazionale, progetti europei e progetti di promozione e formazione del pubblico, attenzione ai giovani, all’inclusione, al sociale, al mondo dell’insegnamento e della scuola. Sul fronte dei progetti, la stagione 2025/26 si caratterizza per le conferme. Tra queste figura l’attivazione per il quarto anno consecutivo ad Arezzo dell’Affido Culturale, l’iniziativa finalizzata al contrasto della povertà educativa minorile, approdata per la prima volta nella nostra regione nel 2022 ad opera proprio della Fondazione Toscana Spettacolo. Nel 2025 si è aperta la quarta edizione del progetto formativo dedicato agli insegnanti, nato dalla collaborazione tra INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa) e A.R.T.I. (Associazione delle Reti Teatrali Italiane), in sede Agis/Federvivo, che vede Fondazione Toscana Spettacolo capofila di 12 Circuiti Regionali nazionali. Con le iscrizioni di quest’ultima edizione il progetto ha raggiunto un totale di circa 8.500 partecipanti da quando è stato lanciato per la prima volta nel 2021. Il corso di formazione ha ispirato la recente legge regionale 22 agosto 2025 n. 56 “Disposizioni per la promozione delle attività teatrali nelle istituzioni scolastiche”, approvata dalla Regione Toscana, che “riconosce le attività teatrali quali forme di espressione artistica dotate di valore educativo, formativo e di aggregazione sociale, idonee a sviluppare le competenze emotive relazionali, espressive e creative degli studenti, nonché a favorire la crescita e il benessere personale, la prevenzione del disagio giovanile, l’inclusione sociale e il dialogo interculturale.”
Dall’esperienza legata allo stesso progetto formativo nel 2025 è stato pubblicato il volume, edito da Carocci, L’educazione teatrale a scuola. Le reti teatrali italiane e la formazione dei docenti, a cura di Claudia Chellini. Nell’ambito della collaborazione con l’INDIRE, inoltre Fondazione Toscana Spettacolo onlus partecipa ogni anno, realizzando laboratori formativi dedicati agli insegnanti, a Fiera Didacta Italia, il più importante appuntamento fieristico sull’innovazione nella scuola, che si svolge alla Fortezza da Basso di Firenze. Per quanto riguarda i progetti internazionali tesi alla promozione della cultura dello spettacolo dal vivo, al sostegno degli artisti e dei lavoratori del settore, Fondazione Toscana Spettacolo nel 2023 ha attivato il progetto europeo SPARSE Supporting and Promoting Arts in Rural Settlements of Europe per diffondere attività di spettacolo nelle aree cosiddette rurali degli 11 Paesi partner. Nel 2025 si è svolto il secondo tour che sarà replicato anche nel 2026. Tra i progetti di rete realizzati con le più importanti realtà regionali e nazionali figurano anche Toscana terra accogliente, Festival dello spettatore (Arezzo), Nid Platform, Glocal Sound - Giovane Musica d'Autore in Circuito, Network Anticorpi XL, CollaborAction, In-Box, progetto RIC.CI - Reconstruction Italian Contemporary Choreography. Nel contesto delle attività di promozione e formazione del pubblico, con particolare attenzione rivolta ai ragazzi e al mondo della scuola, rientra l’ampio spettro di collaborazioni inserite all’interno del Progetto Scuole, tra cui Let’s Play! e il già citato Affido culturale. FTS per i giovani Ricchissimo anche nella stagione 2025/26 il carnet di attività dedicate alle nuove generazioni: dai numerosi progetti con le scuole e le rassegne di teatro “per ragazze/ragazzi”, alle riduzioni sul costo d’ingresso nei teatri del Circuito come Biglietto Futuro Under 30 (in collaborazione con Unicoop Firenze), rivolto a tutti gli spettatori che hanno meno di 30 anni, e la Carta Studente della Toscana, riservata agli studenti delle Università toscane.
Fondazione Toscana Spettacolo onlus è la rete teatrale fondata dalla Regione Toscana nel 1989 per la diffusione e valorizzazione dello spettacolo dal vivo attraverso attività di distribuzione, promozione e formazione del pubblico. Oltre alla Regione, sono enti fondatori le Province di Lucca, Massa-Carrara e aderiscono in qualità di enti partecipanti circa settanta Amministrazioni comunali, dai capoluoghi ai piccoli municipi. È riconosciuta dal Ministero della Cultura come Circuito Regionale Multidisciplinare. Promuove la prosa, la danza, la musica e il circo contemporaneo, con particolare attenzione alla creazione artistica toscana di qualità e innovazione. Forma spettatori sempre più numerosi e consapevoli e contribuisce al rinnovamento della scena teatrale italiana, anche attraverso la partecipazione a reti nazionali e internazionali. Realizza stagioni teatrali per adulti e ragazzi, festival, rassegne di prosa, danza, musica e circo contemporaneo in tutte le aree della regione per un totale di oltre ottocento recite ogni anno. Un’attività capillare, in grado di raggiungere e valorizzare tanto i capoluoghi quanto i centri più periferici della Toscana.
Fonte: Fondazione Toscana Spettacolo
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