
L'assessore Rusconi: “I santacrocesi non troveranno nessuno aumento”
“Credo che i consiglieri comunali di opposizione abbiano delle difficoltà nella lettura dei numeri e dei documenti, oppure devo pensare che mentono sapendo di mentire? Insinuano che noi abbiamo aumentato nel bilancio di previsione approvato il 22 dicembre 2025 le tariffe della mensa e i servizi a domanda individuale. Niente di più falso. Nel 2026 i cittadini di Santa Croce sull'Arno non troveranno nessun aumento, tanto meno nei servizi a domanda individuale a cui appartengono anche la mensa e il trasporto scolastico. Chiarito questo, mi sembra evidente che le parole della minoranza siano mere strumentalizzazioni pretestuose da propaganda politica di basso profilo”. Sono le parole dell'assessore al bilancio Renato Rusconi nel commentare quanto apparso su alcuni mezzi di informazione.
Poi l'assessore al bilancio entra nel merito delle osservazioni che l'opposizione ha fatto in aula al momento dell'approvazione del nuovo bilancio e spiega: “L'opposizione prima di parlare di bilancio in termini politico-ideologici, dovrebbe capire che un bilancio è dato da due grandi voci, le entrate e le uscite e per prima cosa bisogna avere contezza di queste due grandezze. Oggi a Santa Croce siamo in grado di capire quante sono le uscite, ma abbiamo ancora qualche difficoltà a capire quante sono le entrate. Tutto questo perché abbiamo trovato la gestione del settore tributi nel più assoluto caos, non a caso stanno emergendo gruppi di persone che fino ad ora erano sconosciute alla anagrafe tributaria e la loro emersione non rappresenta partite di bilancio trascurabili, come hanno dimostrato i famosi sconosciuti per l'Imu. Teniamo conto che questo riordino della anagrafe tributaria è ancora in corso”.
"Detto questo – continua Rusconi - è facile capire perché noi abbiamo deciso di mantenere in essere tutti i servizi, perché riteniamo che recuperando ciò che deve essere recuperato potremo tenere in equilibrio il rapporto tra entrate e uscite. In altre parole vale la regola per cui a maggiori spese devono corrispondere maggiori entrate”.
"Mi viene infatti da sorridere quando l'opposizione parla di 'Ordine nella gestione dell'Ente'. Loro che hanno lasciato una situazione caotica e alle volte ingannevole, oggi chiedono ordine. L'ordine lo stiamo facendo noi. Le precedenti gestioni dell'ente hanno lasciato nella casse del comune 14 milioni di residui attivi e ora vogliono parlare di ordine, perché non lo hanno fatto loro ordine, loro che non sono stati in grado neppure di capire quanti tributi dovevano esigere.
Le ultime gestioni del comune hanno perso il controllo tributario/finanziario dell'ente e questo fatto è confermato dal fatto che sta emergendo una fascia di popolazione che è sconosciuta all'anagrafe tributaria. Oggi noi abbiamo una situazione abbastanza reale in bilancio, sicuramente più reale del bilancio che avevano lasciato loro nel 2023, dove c'erano sulla carta 500mila euro spendibili, che poi alla fine si sono ridotti in appena 80mila euro”.
“Ecco perché – continua Rusconi - noi abbiamo deciso di lasciare in essere tutti servizi e non fare aumenti, perché nei prossimi mesi andremo a definire con esattezza quello che è il gettito dei contribuenti, anche attraverso il completamento del lavoro di aggiornamento dell'anagrafe tributaria e la reale definizione delle risorse. Credo – conclude Rusconi - che qualunque buon padre di famiglia, prima di andare a tagliare dei servizi, che poi per essere ripristinati richiedono ulteriori spese, avrebbe fatto in questo modo, cercando di vederci chiaro fino in fondo”.
Fonte: Comune di Santa Croce sull'Arno - Ufficio stampa
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