Castelfranco di Sotto premia i commercianti storici del centro

Il più vecchio ha 92 anni di attività alle spalle, il più giovane 38


Un riconoscimento, per i tanti anni passati dietro un banco di negozio, al servizio della comunità castelfranchese. L'amministrazione comunale guidata da Fabio Mini, ha voluto omaggiare così 4 commercianti storici del centro cittadino o che comunque per lunghi anni hanno avuto un esercizio nel centro cittadino di Castelfranco di Sotto.

Questa mattina l'assessore alle attività Pino Calò infatti è andato personalmente a consegnare le targhe personalizzate, che lui stesso ha redatto nel testo, al panificio Nardinelli per i 60 anni di attività, alla torrefazione Toscaffè per i 38 anni di vita, alla gioielleria Franceschi, nata nel lontano 1929 e infine a Atos Bachi storico alimentari “Ivona” che aprì la fiaschetteria in via Gramsci attività che poi ha cessato l'esercizio a maggio di quest'anno.

Tutti insieme questi esercenti e artigiani, rappresentano uno spaccato della storia di Castelfranco. davanti e dentro ai loro negozio è passata la vita del paese con i suoi grandi e piccoli fatti, con le sue vicende umane, con l'indebolimento del commercio di vicinato e l'impoverimento del centro, un corso storico che però non sembra essere destinato a terminare così e a cui “Bisognerebbe e sarebbe forse possibile dare un'inversione di tendenza come nota l'assessore al commercio Pino Calò”.

La prima targa è stata consegnata a Simone Nardinelli nei locali rinnovati alcuni anni fa. Quella del forno Nardinelli è una storia lunga 60 anni. “Questo esercizio aprì alle vendite il primo giugno 1965, - racconta Simone - lo fondarono mio padre Piero e mia madre Antonietta. Da lì ha preso il via questa avventura che oggi sto portando avanti da ormai molti anni e che nel tempo è cresciuta e si è modificata”. Oggi Nardinelli è un forno di qualità, conosciuto in tutto il Valdarno inferiore e che produce non solo il pane ma una vasta gamma di prodotti da forno e da pasticceria di altissima qualità artigianale con i locali rinnovati poi è diventata anche un delle migliori caffetteria del paese.

La seconda targa Calò l'ha consegnata alla torrefazione Toscaffè per i sui 38 anni di attività. Fu fondata da Franco Bettalli nel 1987. Negli anni precedenti Bettalli aveva maturato una lunga esperienza nel settore del caffè. “Prima avevo gestito un bar, poi ero andato a fare il rappresentante di caffè, ma presto mi resi conto che alla fine più lavoravo e meno guadagnavo” – racconta Franco Bettalli.

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Simone Nardinelli, Antonietta Sollazzi, Pino Calò

Maria Franceschi, Davide, Pino Calò 3

Maria Franceschi, Davide, Pino Calò 1

Franco Bettalli, Riccardo Bettalli, Pino Calò

Franco Bettalli, Riccardo Bettalli, Pino Calò 1

AthosBachi, Giulio Bachi, Anna Giacobelli, Pino Calò

“Così cessai l'attività di rappresentante – continua il fondatore - e quasi per caso un amico che avevo conosciuto nel settore lavorativo mi propose di aprire una torrefazione. Cercai di aprirla a San Miniato, ma le lungaggini burocratiche e forse anche una certa resistenza di alcuni amministratori comunali del tempo, mi convinsero a cambiare comune. Alla fine per una serie di circostanze fortuite arrivai a Castelfranco di Sotto dove invece trovai disponibilità da parte degli amministratori comunali e le condizioni per aprire, così cominciò l'avventura di Toscaffè. Prima eravamo nel centro storico e poi più recentemente nell'attuale sede, praticamente alle porte del centro cittadino” oggi nella torrefazione continua a essere presente Franco, ma il testimone è passato anche al figlio Riccardo.
In questo novero non poteva mancare uno dei negozi più longevi del centro di Castelfranco la gioielleria Franceschi che con Davide  arriva alla terza generazione. A fondarla fu Cesare Franceschi prima della guerra, dopo aver fatto la scuola di orologeria a Firenze.

“All'inizio era una piccola bottega dove mio padre riparava gli orologi e poi ne vendeva qualcuno – racconta la figlia Maria -. Poi con il tempo l'attività crebbe e coinvolge tutta la famiglia, mia madre, ad esempio, aveva appreso come riparare le sveglie e si occupava di quelle. Nel corso degli anni si è trasformata ed è diventata una gioielleria a tutti gli effetti. Io stessa da giovane avevo scelto di fare l'insegnante e ho lavorato per anni nella scuola, fino a che non c'è stato bisogno di me in negozi e gradualmente è avvenuto il passaggio generazionale. Ora dal 2016 anche mio figlio, dopo altre esperienze lavorative è entrato in negozio, con lui siamo alla terza generazione. Qui a Castelfranco – racconta Maria - ho visto scorrere la storia del paese, dalla vivacità del centro cittadino di un tempo, fino al 2011, quando cominciammo a vedere in modo marcato il declino del nostro centro. Noi però resistiamo e ormai siamo rimasti l'unica gioielleria di Castelfranco, una volta ve ne erano 7”.

L'ultima targa non per importanza, l'assessore al commercio, l'ha consegnata nella mani di Athos Bachi e di sua moglie Anna Giacobelli. La loro attività era cominciata nel 1948 con il nonno Giulio Lazzeri e Ivona, la mamma di Athos, nell'immediato dopoguerra vendeva il latte, poi arrivò il negozio di alimentari in via Marconi e poi in tempi più recenti la fiaschetteria aperta da Atos. “Nel negozio ci ha lavorato tutta la famiglia, oltre a Giulio, anche mio padre Gino e mia zia Mirella, insomma ci sono passate tre generazioni” racconta Athos. “Siamo una di quelle attività che è nata e cresciuta sempre nel centro storico di Castelfranco, nella Croce, che abbiamo visto cambiare con il passare dei decenni. Io stesso sono nato e cresciuto qui nel centro. Una storia che ha trovato il suo epilogo il 20 maggio di quest'anno dopo 77 anni di attività. In qualche modo, noi commercianti del centro di Castelfranco, oggi siamo rimasti gli ultimi ad avere la memoria storica di questo luogo” conclude Bachi con una lieve vena di malinconia.

“Questi riconoscimenti – ha spiegato l'assessore Pino Calò hanno vari significati. In primi luogo è un modo per dire grazie a chi pur facendo il proprio lavoro, ha però reso un servizio al nostro centro cittadino rappresentando un presidio e un servizio, sfidando anche i tempi, quando tutti chiudevano, invece di andarsene questi hanno scelto di rimanere nella Croce e anzi investire e rilanciare, dimostrando una grande lungimiranza imprenditoriale che oggi li premia”

“Poi c'è un ringraziamento per la qualità che oggi rappresentano, - continua Calò - sono tutti negozi e attività di lunga tradizione, che ormai si sono specializzate e che offrono prodotti di alto profilo che poi sono il motivo per cui i clienti continuano a venire nel centro storico per i loro servizi e per le loro merci.

Queste targhe vogliono essere anche un incoraggiamento a continuare l'attività di famiglia e a non mollare. Loro hanno rappresentato e rappresentano veramente un presidio nel nostro centro cittadino, perché non ci può essere una comunità, se non ci sono i negozi di vicinato, gli scambi, le idee il senso di appartenenza a un luogo e a una comunità si propagano nei luoghi del commercio e seguono il percorso delle merci, ma questo non lo abbiamo scoperto a Castelfranco è così da quando esiste la civiltà occidentale.

Inoltre la loro esperienza dimostra che il centro di Castelfranco è ancora un piazza interessante per i commercianti se si punta sulla qualità e sull'unicità del servizio.

Per questo noi oggi li premiamo con un riconoscimento simbolico, che vorremmo istituzionalizzare per tutti gli esercizi e le attività di Castelfranco di Sotto nel corso del mandato del sindaco Mini, per il 2026 infatti abbiamo già pensato a un altro gruppo di imprenditori da premiare”.

Fonte: Comune di Castelfranco di Sotto - Ufficio Stampa

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