
Si era trasferito da Catanzaro a Firenze da ragazzo, e nel capoluogo toscano è rimasto diventando un artista. La sua amicizia con Luzi era di ispirazione reciproca
È morto stamattina a Firenze l'artista Ernesto Piccolo ad 89 anni. La sua storia parte da Catanzaro, che lascia alla volta di Firenze da ragazzo seguendo la famiglia. Nel capoluogo toscano frequenta l'Istituto d'Arte e l'Accademia di Belle Arti, dopodiché negli anni '60 intreccia la sua storia con quella dell'ambiente culturale fiorentino che aveva tra i punti di ritrovo il Gabinetto Viesseux. Proprio qui incontra Mario Luzi, poeta che oltre che amico diventa fonte di ispirazione per Piccolo, dando vita ad un rapporto di reciproco stimolo e arricchimento.
Il lavoro di Piccolo continua prolifico e oltre a ricoprire la posizione di insegnante titolare della cattedra per le tecniche di incisione presso le Accademie di Belle Arti di Palermo, Venezia e Firenze, porta la sua arte al pubblico con opere e mostre personali. Tra le più famose degli ultimi anni citiamo l'antologica 'Una grande avventura lirica e umana' a Palazzo Piccolomini a Pienza nel 2002, 'I luoghi della mente tra luce e colore' all'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze nel 2010, e, sempre a Firenze, 'La poetica del colore e della forma' a Palazzo Medici Riccardi nel 2013 e 'Compenetrazioni cromatiche' in Palazzo Panciatichi nel 2016. Per il suo ultimo grande progetto realizza un ciclo di opere dedicato a Gioacchino Da Fiore (1130-1202) e soprattutto a Dante Alighieri e alla sua Divina Commedia, poi esposto nel 2019 presso il Centro Internazionale di Studi Gioachimiti di San Giovanni in Fiore a Cosenza e presso l'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze e, tra il 2021 e il 2022, presso i prestigiosi spazi della Certosa di Firenze.
La salma sarà esposta da domani nella cappella di San Luca nella basilica della Santissima Annunziata.
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