L’archivio fotografico Alinari entra a far parte del patrimonio regionale toscano

L’archivio fotografico Alinari dal 19 dicembre 2019 è entrato a far parte del patrimonio regionale toscano. Si è così concluso, dopo la scadenza dei termini nei quali il Ministero dei beni culturali avrebbe potuto esercitare il diritto di prelazione, il percorso per l'acquisto da parte della Regione Toscana del patrimonio Alinari, uno dei più grandi archivi fotografici del mondo, testimonianza unica della cultura, del paesaggio, dell’arte, della moda italiana tra la seconda metà dell’800 e la prima metà del ‘900. L'archivio sarà esposto nella nuova sede di Villa Fabbricotti a Firenze appena saranno terminati i lavori necessari per adeguare la struttura.

Ad annunciare il completamento dell'acquisizione sono stati il presidente della Toscana Enrico Rossi, la vicepresidente ed assessora alla cultura Monica Barni, Claudio De Polo, presidente della Società Fratelli Alinari, e Luigi Tomassini, presidente onorario della Società Italiana per lo Studio della Fotografia (Sisf), che nel corso di un incontro a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione, hanno ripercorso la storia, l'importanza e il valore culturale dell'archivio, ribadendo la volontà di difendere la fruizione pubblica degli oltre 5 milioni di fotografie di tutti i tipi, formati e supporti in esso contenute.

A maggio 2019 è stata annunciata la vendita della sede storica della Società Fratelli Alinari, costruita nel 1863 da Leopoldo Alinari per il più antico stabilimento fotografico al mondo. Nei locali era ospitato un archivio unico al mondo, nato da un nucleo originario di lastre su vetro e sviluppatosi progressivamente con l’aggiunta di numerosi archivi, fondi e collezioni, che nell’insieme forniscono una testimonianza unica della cultura, del paesaggio, dell’arte, della moda italiana della seconda metà dell’800 e della prima metà del ‘900. Un patrimonio del quale lo stesso Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo ha sancito l’interesse storico.

La Regione ha riconosciuto l’eccezionale valore culturale del patrimonio Alinari ed ha approvato (nell'ambito della legge regionale 65/2019) le disposizioni per acquisirlo e garantire così la sua conservazione e valorizzazione, ma soprattutto la fruibilità per il pubblico.

Per gestire il patrimonio Alinari, garantirne la custodia e la corretta conservazione, organizzare le condizioni per l’utilizzazione e la fruizione pubblica e realizzare l’esposizione delle opere, entro aprile 2020 la Regione Toscana approverà un “Piano strategico di sviluppo culturale del patrimonio” ed entro maggio 2020 procederà alla creazione di una Fondazione, nella quale potrebbe essere coinvolto anche il MiBACT.

Il valore complessivo dell'operazione è pari a circa 15 milioni di euro. L’edificio individuato per diventare la nuova casa del Patrimonio Alinari è Villa Fabbricotti a Firenze, proprietà della Regione Toscana. La Villa, attualmente utilizzata come sede di uffici, subirà delle modifiche per adeguarsi alla sua nuova funzione. E’ già stata avviata una collaborazione con la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana e con l’Opificio delle pietre dure, per stabilire quali sono le caratteristiche che l’immobile dovrà acquisire.

Il tempo stimato per avere i locali di villa Fabbricotti disponibili per ospitare il patrimonio Alinari è di 27 mesi.

Dettaglio del patrimonio in fase di acquisto

Il contratto di acquisto con la società F.lli Alinari Idea SpA ha per oggetto i beni dell'Elenco Fondi e Patrimonio Fotografico e quelli dell’Elenco di Consistenza del Fondo Stamperia d’Arte Alinari.

Elenco Fondi e Patrimonio Fotografico

1) 125 fondi di archivio acquisiti al Patrimonio Alinari nel corso del '900 contenenti materiale fotografico vario datato dal 1860 ad oggi, tra i quali ad esempio l'Archivio Alinari composto da n. 114.651 negativi su lastra di vetro riguardanti storia, arte, paesaggio, cultura, società, lavoro in vari formati commissionati da aziende, famiglie private, ecc.

L'insieme complessivo dei fondi è composto da 448.532 fotografie vintage sciolte; 473.267 negativi su lastra di vetro; 1.646.089 negativi su pellicola in b/n; 421.188 diapositive a colori oltre a decine di migliaia tra autochromie, cartoline, apparecchi fotografici, stampe, materiali vari relativi alla fotografia per un totale di 3.571.232 pezzi complessivi. Il totale complessivo dell'Elenco fondi e materiale fotografico, supera di poco i 5 milioni di pezzi.

2) varie fototeche di provenienza generica per un totale di 700.000 pezzi tra album fotografici e diapositive a colori;

3) acquisti e donazioni varie, per un totale di 700.000 pezzi composti prevalentemente da fotografie vintage sciolte e fotografie in album;

4) la Biblioteca Alinari, composta da 24.762 tra libri e riviste di fotografia;

5) apparecchiature fotografiche, obiettivi, datati da metà '800 a fine '900 per un numero pari a circa 400 strumenti;

6) lastre collotipiche e macchine fototipiche, per un totale di oltre 3.000 pezzi.

Nell'Elenco di Consistenza del Fondo Stamperia d’Arte Alinari si trovano 1.588 negative su lastre in tricomia e quadricromia; 2.150 negative su pellicola; 19.727 stampe collotipiche di periodi e tirature diverse; oltre 3.000 stampe varie, volumi, riviste.

Immagini digitali e marchi

Il patrimonio di oltre 200mila immagini digitali, con il relativo sistema di catalogazione e indicizzazione, verrà acquistato entro maggio 2020, a seguito di una valutazione di congruità economica che è in fase di affidamento a soggetto indipendente specializzato.

La società F.lli Alinari Idea SpA si è già impegnata a cedere questo patrimonio al prezzo che sarà determinato, e comunque entro i 2,4 mln previsti dalla legge.

Rossi: "Evitata la dispersione di un patrimonio"

“Un patrimonio culturale di altissimo valore storico come l’archivio fotografico Alinari non poteva che essere pubblico. Con questa acquisizione la Regione Toscana ha evitato che si disperdesse e che venisse venduto a privati. Sarà nostro compito valorizzarlo e promuoverne la conoscenza, favorendo l’accesso e la consultazione pubblica di uno dei più grandi archivi fotografici attualmente esistenti". Lo ha dichiarato il presidente Enrico Rossi, durante la presentazione alla stampa dell'acquisizione, da parte della Regione, dell'archivio fotografico Alinari.

"Il patrimonio Alinari ha un valore culturale enorme, accumulato nell’ultimo secolo e mezzo", ha continuato Rossi. "Si tratta di un archivio straordinario, indubbiamente prezioso per chi voglia ricostruire la storia del nostro Paese e dell’Europa. Quello che abbiamo realizzato potrà avere grandi sviluppi ed essere foriero di ulteriori acquisizioni, senza trascurare che, grazie alla sua unicità, il suo valore patrimoniale è destinato a crescere. E’ il completamento di un’operazione portata avanti con l’impegno di tutti e di cui ringrazio in particolare la vicepresidente Monica Barni, il Ministero per i beni e le attività culturali e la società Fratelli Alinari nella persona del suo presidente C laudio De Polo”.

"Questa è una giornata molto importante, per arrivarci sono stati necessari mesi e mesi di grandissimo lavoro di una squadra che ha lavorato in modo amichevole e professionale, per arrivare a questo obiettivo, che è solo la prima tappa di un percorso". E' quanto ha detto la vicepresidente e assessora alla cultura Monica Barni, ringaziando poi tutti quanti hanno contirbuito al successo di questa operazione, dal ministro Dario Francheschini, ai sovrintendenti, ai funzionari del Ministero e della Regione. "Tutti coinvolti in questo  complicatissimo lavoro. La legge ha definito tutto il percorso che dovremo fare, a breve sarà istituito un Comitato scientifico di altissimo livello. Il patrimonio è di importanza internazionale, quindi avremo bisogno di persone di alto profilo professionale. Confidiamo che tra queste ci siano anche coloro che hanno lavorato per tanti anni in Alinari, acquisendo così grandi competenze".

“Sono lieto che in questo progetto non siamo secondi ad altri importanti stati europei come l’Inghilterra, dove di recente, a Londra, il Victoria and Albert Museum ha dedicato una sezione alla storia della fotografia, o come la Francia, patria della fotografia, dove la Ville de Paris, proprietaria dello storico archivio Roger Viollet nonché di quello di France Soir, ha avviato un importante processo di valorizzazione del proprio patrimonio fotografico e la creazione di un museo dedicato", ha sottolineato Claudio De Polo, nel ricostruire la storia della fotografia e della Società Fratelli Alinari da lui presieduta ringraziando tutti i dipendenti per la loro altissima professionalità. " Il presidente Rossi ha fortemente voluto insieme a me questa conclusione, un progetto culturale da rendere accessibile a tutti. Passo, dunque, questo importante testimone, con l’augurio che la gran parte del patrimonio potrà trovare collocazione in una sede prestigiosa individuata dalla Regione”.

Luigi Tomassini, presidente onorario della Società italiana per lo studio della fotografia, in qualità di storia ha tracciato la storia degli Archivi Alinari, sottolineando il grande valore di questa operazione. "La nostra Società - ha detto - è molto felice di una soluzione che porta alla salvaguardia di un patrimonio di eccezionale importanza su scala mondiale. Un patrimonio di cinque milioni di immagini, raccolto in più di 150 anni, che non ha uguali al mondo. E oltre al patrimonio materiale, c'è anche un patrimonio immateriale, che consiste nella tradizione, davvero unica. A partire dall metà dell'Ottocento - ha ricordato - gli Alinari fotografano il patrimonio culturale italiano, e alla fine del secolo hanno 6.000 rivenditori in tutto il mondo. Questo è un Archivio di interesse regionale, nazionale internazionale. Queste grandi istituzioni, inoltre, hanno una forte potenza aggregativa, e l'Archivio Alinari ha richiamato molte donazioni. Come studiosi - ha concluso - noi siamo molto contenti di questa soluzione, che è anche una sfida, nella quale ci sentiamo tutti impegnati".

Fonte: Regione Toscana - ufficio stampa

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