Coronavirus, ambulatorio Osmannoro: primo caso analizzato è negativo

Dei 2.500 cittadini cinesi, 1.300 già rientrati in Toscana e in sorveglianza attiva


Da stamani, 19 febbraio, è in funzione l’ambulatorio Lilla a Osmannoro. Gli assistenti sanitari presenti hanno iniziato la loro attività che ha permesso di valutare un primo caso. Si tratta di un giovane rientrato dalla Cina da meno di quattordici giorni in presenza di una prima sintomatologia (tosse, febbre, mal di gola). È stato prelevato il campione respiratorio ed inviato al laboratorio di microbiologia di Careggi. Nel pomeriggio il test ha dato esito negativo ed è stato prontamente comunicato al diretto interessato.

L’attività dell’ambulatorio prosegue al fine di garantire ogni possibile misura di prevenzione. Un contesto nel quale rientrano le misure già adottate quali il sostegno all’isolamento volontario già attuato da una parte consistente della Comunità cinese e oggetto di specifica sorveglianza sanitaria.

I cittadini cinesi rientrati in Toscana negli ultimi due mesi sono circa 1300, segnalati all’azienda sanitaria, e sono in isolamento domiciliare volontario ed oggetto di sorveglianza attiva da parte del Dipartimento di Prevenzione.

Gli altri cittadini che si sono recati in Cina per trascorrere le festività del Capodanno sono attualmente bloccati dalle autorità cinesi. Sono 364 i bambini in isolamento domiciliare volontario con le rispettive famiglie. Di queste 120 hanno già superato il periodo di 14 giorni di isolamento previsto dalla circolare ministeriale.

In un rapporto di proficua collaborazione con il Consolato cinese, coloro che rientrano dalla Cina sono invitati ad attuare un isolamento volontario a domicilio di 14 giorni. Sono state già state diffuse le informazioni tradotte in lingua cinese relative alle modalità di auto monitoraggio domiciliare delle condizioni di salute.

L’attività dell’ambulatorio Lilla si colloca nel suddetto contesto ed ha come riferimento soltanto i casi di soggetti residenti nei territori dell’Asl Toscana Centro, che rientrati da meno di 14 giorni da un’area a rischio manifestino lievi sintomi, evitando di recarsi impropriamente ai pronto soccorso come è già accaduto in diverse circostanze. Per coloro che dovessero manifestare una sintomatologia più critica l’indicazione è di rivolgersi al 118 per attivare le misure di pronto intervento e conseguente assistenza ospedaliera. Pertanto l’attività dell’ambulatorio a Osmannoro, che richiede una prenotazione tramite Cup, riguarderà una casistica limitata e programmata di persone. Il personale di assistenza sanitario in servizio presso l’ambulatorio si occuperà anche della sorveglianza attiva.

Un percorso, quello disegnato dall’azienda sanitaria, in sintonia con le misure disposte dal Ministero della Salute e dalla Regione Toscana.

A seguito di ripetute comunicazioni a mezzo stampa e social sulla necessità di “effettuare diffusamente la quarantena di tutti i cittadini in rientro dalla Cina”, è stata fatta formale richiesta al Commissario per la Gestione dell’emergenza Coronavirus, dottor Borrelli, per avere delucidazioni in merito, nella convinzione di aver operato nel pieno rispetto delle indicazioni ministeriali e tenuto conto che tale misura di natura coercitiva non risulta adottata in nessun altro Paese al di fuori della Cina.

Fonte: Città Metropolitana di Firenze - Ufficio Stampa



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