Smart city index 2020, tra le città toscane sostenibili Firenze in testa

Smart City Index, elaborato da EY, analizza le 109 città capoluogo italiane, classificandole in base al loro sviluppo in termini di reti e infrastrutture e capacità di innovare e offrire servizi di qualità ai propri cittadini.

Il rapporto presentato analizza il tema della sostenibilità urbana andando a guardare quanto le infrastrutture delle città sono smart dal punto di vista del trasporto, dell’energia e dell’ambiente.

Ai primi 5 posti della classifica troviamo Trento, seguita da Torino e poi da Bologna, Mantova e Milano.

Tutte le città metropolitane, a parte Trento, Torino, Bologna, Milano, Firenze (20°) e Venezia (27°), le troviamo dopo la quarantesima posizione.

Le prime 7 città (Trento, Torino, Bologna, Mantova, Milano, Bolzano e Brescia) investono in sostenibilità in modo omogeno sui vari fronti, dimostrando un buon equilibrio tra mobilità, energia e ambiente.

In generale le prime 19 città rientrano sempre nelle prime 20 in tutte le classifiche parziali, solo Firenze occupa il 25° posto in mobilità sostenibile.

FOCUS SULLA TOSCANA

Firenze al 20esimo posto, segue Prato al 28esimo. Attaccate rispettivamente al 40esimo, 41esimo e 42esimo posto le città di Livorno, Lucca e Pisa. Ben distaccata, al 70esimo posto, fa la sua apparizione Siena. A minore distanza Pistoia al 74esimo e Arezzo al 77esimo. In chiusura Massa e Grosseto al 102esimo e 103esimo posto, quasi fanalini di coda a livello nazionale.

Gli indicatori relativi alla mobilità sostenibile (mobilità elettrica, ciclabile e pedonale e condivisa) mostrano un costante aumento negli ultimi 6 anni. L'aumento più significativo lo registra la mobilità elettrica: le colonnine di ricarica nei comuni sono più che quadruplicate dal 2014 (+357%). Le auto elettriche ed ibride sono più che triplicate dal 2016 (+259%). Le città dal canto loro hanno incentivato il parco auto meno inquinante, con varie iniziative come l’accesso per le auto elettriche alle ZTL oppure l'esenzione dal pagamento della sosta nelle strisce blu.

La maggior parte delle città metropolitane registra una diminuzione di auto dal 2002 al 2018 (Milano ha “eliminato” oltre 100.000 veicoli dalla città), mentre in 3 città del Sud si è invece registrato un aumento (Messina, Catania e Reggio Calabria).

Anche la mobilità ciclabile e pedonale registra un'attenzione crescente: aumentano le estensioni delle piste ciclabili (+22% dal 2014) e delle aree pedonali (+8% dal 2016), anche se più lentamente rispetto all'elettrico e alla mobilità condivisa (auto, biciclette, scooter, monopattini).

Quest'ultima si sta diffondendo sempre di più in molte città italiane. Milano, che è la prima città italiana per intensità di sharing mobility, alla fine del 2019 registrava oltre 3.000 auto in sharing con 6 operatori (di cui 3 elettrici), e 4.800 biciclette in sharing (+49% rispetto al 2017).

Fonte: Arpat

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