Coronavirus, gli ambulanti pisani: "Ecco come far ripartire i mercati"


“La situazione del settore ambulante è drammatica nella nostra Regione e le nostre province non fanno eccezione. Gli operatori, oramai, sono fermi da mesi con ripercussioni pesanti sullo stato di migliaia di famiglie. Dobbiamo guardare al futuro utilizzando i giorni che mancano alla possibile fine del lockdown elaborando proposte ed atti concreti che permettano una ripartenza immediata del settore. Intendiamo, naturalmente, rispettare tutte le norme per la tutela della salute, nostra e dei nostri clienti, ma le nostre imprese devono ripartire”. C’è amarezza ma anche ottimismo nelle parole di Roberto Luppichini, presidente Pisa del sindacato ambulanti Anva Confesercenti. Ottimismo sulla volontà di mettersi attorno ad un tavolo con amministrazioni comunali e Regione per preparare la ripartenza. “Vogliamo un confronto immediato prima della fase 2 – insiste Luppichini – soprattutto per stabilire un indirizzo unico per i Comuni sulle linee guida per le modalità di riapertura dei mercati. Non è sostenibile per le nostre imprese che non vi sia un’uniformità di nome, perlomeno a livello generale, con decine di interpretazioni che hanno caratterizzato il periodo attuale creando ancora più incertezza e difficoltà alla categoria. Per questo chiediamo da subito la riapertura, laddove non ancora prevista, dei mercati del settore alimentare e dei settori autorizzati per il commercio a posto fisso ovvero piante e fiori, abbigliamento e calzature per bambini, articoli sanitari. Oltre al rinnovo delle concessioni come previsto dall’attuale codice del commercio. Un apprezzamento – dice ancora il presidente Anva – a quelle amministrazioni che hanno già deliberato l’azzeramento della tassa sul suolo pubblico e una riduzione della Tari, invitando anche le altre a fare lo stesso percorso”. E quando il governo darà il via libera alla ripresa dei mercati “chiediamo innanzitutto che ciò avvenga per l’organico completo senza alcuna restrizione numerica – precisa Luppichini - Ovviamente con il rispetto totale di tutti i protocolli sanitari da parte di noi operatori”. La conclusione è dedicata al governo. “Chiediamo l’equiparazione delle fiere ai mercati e non considerare le stesse al pari delle manifestazioni straordinarie, la proroga della lotteria degli scontrini ed invio telematico al 1° gennaio 2021, provvedimenti di liquidità a fondo perduto e la sospensione tributi previdenziali fino al 2021”.

Fonte: Confesercenti Toscana Nord

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