
Ci sono novità nel caso Emanuele Scieri, l'allievo paracadutista morto il 13 agosto 1999 a Pisa. Nella mattina di oggi, lunedì 15 giugno, la Polizia di Stato ha notificato a cinque persone l’avviso di conclusione delle indagini preliminari in relazione alla vicenda Scieri, avvenuta alla caserma Gamerra.
Sull’episodio la Squadra Mobile di Firenze e l’aliquota della Sezione di P.G. Polizia di Stato della Procura della Repubblica di Pisa, coordinate dalla Procura della Repubblica di Pisa, hanno svolto articolate indagini che già nell’estate del 2018 portarono all’esecuzione di una misura cautelare per omicidio.
Sulla morte di Scieri sta procedendo anche la magistratura militare che ai primi di giugno chiesto il rinvio a giudizio per tre ex caporali accusati di violenza a inferiore mediante omicidio pluriaggravato in concorso.
L'udienza preliminare è fissata per il 17 luglio. Gli indagati sono i tre ex caporali Alessandro Panella, Luigi Zabara e Andrea Antico, l'unico ancora in servizio nell'Esercito, accusati dalla procura ordinaria di Pisa di omicidio volontario: Alessandro Panella fu arrestato nell'estate 2018 in esecuzione di una misura cautelare perché gli inquirenti temevano potesse scappare negli Usa dove da tempo viveva.
Tra gli indagati dalla procura di Pisa anche l'ex comandante della Folgore. gen.Enrico Celentano (da tempo in pensione), al quale è stato contestato di aver reso false dichiarazioni al pm. Impulso alle nuove indagini è stato dato dalla commissione parlamentare di inchiesta che nel dicembre 2017 concluse i lavori trasmettendo gli atti alla procura di Pisa
Il quinto indagato nell'inchiesta della procura di Pisa per la morte di Emanuele Scieri, è l'ex militare della Folgore in congedo, accusato di favoreggiamento dalla magistratura pisana che gli contesta una telefonata fatta ad Alessandro Panella, uno dei tre indagati accusati di omicidio, un'ora dopo il ritrovamento del cadavere di Scieri. Secondo gli inquirenti, la telefonata sarebbe servita a concordare una tesi difensiva di fronte alle indagini avviate sulla morte del giovane siciliano.
L'anatomopatologa Cristina Cattaneo, consulente incaricata dagli inquirenti di valutare le ferite riscontrate sulla salma riesumata l'anno scorso, ha presentato la sua relazione con le spiegazioni delle lesioni riscontrate sulla salma di Scieri, che sono state messe agli atti.
"In particolare - ha detto il procuratore capo di Pisa Alessandro Crini - una ferita al piede compatibile con un colpo ricevuto con un mezzo penetrante, un corpo contundente, che gli perfora l'arto e quelle alle mani che noi riteniamo compatibili con i pestoni subiti mentre Scieri tenta di arrampicarsi sulla torretta scalando a mani nude dall'esterno e secondo noi inferti da Panella". Inoltre, hanno aggiunto gli inquirenti, "lavorando a ritroso abbiamo rintracciato una telefonata partita dall'interno 209 che appartiene all'aiutante maggiore" Salvatore Romondia: si tratta dell'ex ufficiale della Folgore, oggi 73enne, quinto indagato nell'inchiesta e al quale la procura contesta l'ipotesi di favoreggiamento. "La telefonata risulta dai tabulati - osserva Crini -, un'ora dopo il ritrovamento del cadavere il 16 agosto e compare tra decine di altre chiamate indirizzate a vari comandi. Quella, invece, della durata di 4 minuti, è destinata all'abitazione romana della famiglia Panella e assume, per noi, una rilevanza significativa".
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