“Per Salvini la lotta al narcotraffico si fa suonando i citofoni. Ma solo se dall’altra parte ci sono ragazzi stranieri, possibilmente minorenni. Non mi stupisce che uno così dica di essere contrario alla legalizzazione della marijuana, anche perché nella sua mai abbastanza breve parentesi da ministro, Salvini è stato capace di rendere la vita impossibile ai negozi che vendono cannabis light. Un capolavoro di strategia, soprattutto se si pensa che da quando esistono questi negozi, lo spaccio in strada si è ridotto di oltre il 10%. Ma questo, Salvini lo ignora”.
Così Irene Galletti, candidata alla presidenza della Regione per il Movimento 5 stelle, commenta la dichiarazione odierna del segretario della Lega intervistato da Lady Radio.
“La posizione di Salvini sul tema è talmente medievale che non convince più nemmeno i suoi. Un anno fa, infatti, il Veneto di Zaia ha approvato una legge regionale all’unanimità per incentivare la coltivazione di canapa. La stessa cosa che dobbiamo fare qui in Toscana, ma con un’ambizione in più: quella di raggiungere un livello di qualità della filiera talmente alto e con controlli talmente rigorosi, da riuscire a produrre non solo materiali per la bioedilizia, la cosmesi, o le fibre tessili, ma anche infiorescenze da utilizzare a scopo terapeutico, visto che a Firenze abbiamo l'unico centro di Italia abilitato a produrre un farmaco eccezionale, di cui però attualmente non copriamo il fabbisogno. Un’eccellenza che farebbe della Toscana una regione pilota in un settore in costante espansione”.
Fonte: M5S Toscana
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