Volterra candidata a Capitale italiana della cultura, conclusi incontri di 'Rigenerare umanità'

Il 2022 è già a Volterra, nella città in lizza per il titolo di Capitale italiana della cultura che in questo fine settimana ha segnato un’altra tappa di avvicinamento alla candidatura con gli appuntamenti finali della rassegna Rigenerare umanità, nata per presentare i contenuti del dossier di candidatura con la presenza di alcuni dei protagonisti della cultura italiana, che saranno anche tra gli ospiti di Volterra 22.

Tra le mura della capitale etrusca davanti al pubblico attento che ha fatto registrare incontri sempre il tutto esaurito, si sono avvicendati in queste settimane Valentino Nizzo, direttore del Museo Etrusco di Villa Giulia di Roma, che ha proposto un panorama completo dei più recenti studi etruschi trasformati in narrazione accessibile a tutti offrendo uno assaggio ideale della grande mostra che Volterra organizzerà nel 2022 (Volterra che racconta); Armando Punzo, pluripremiato Ubu e anima della Compagnia della Fortezza, modello internazionale di teatro-carcere dalla lunga e solida storia che ha dapprima dialogato con Giorgio Righetti e Roberto Pepi nell’incontro organizzato con ACRI- (Associazione nazionale Casse e Fondazioni di origine bancaria) sull’importante ruolo delle fondazioni bancarie nell’attivazione di processi culturali e artistici che creano inclusione (Volterra che include) e successivamente ha portato in scena nel suggestivo padiglione Nervi della Salina di Volterra il secondo quadro del progetto Naturae (Volterra che cura); il fisico Guido Tonelli ha parlato di leggi dell’universo e cultura scientifica, tema di rilievo nel dossier di Volterra 22 (Volterra che innova); Steve della Casa, critico cinematografico ha condotto il pubblico tra le stanze di Villa Cristaldi, dove il produttore da Oscar Franco Cristaldi scelse di “fare base” e dove passarono i grandi protagonisti del cinema italiano (Volterritorio); l’epidemiologo internazionale Paolo Vineis e il direttore di Radio 3 Marino Sinibaldi hanno affrontato il tema della cultura ai tempi del Covid, offrendo uno sguardo ancora più attuale sui temi del dossier incentrato sulla Rigenerazione umana attraverso la cura.

Il ciclo Rigenerare umanità è stato promosso da Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Comune di Volterra, Comitato Volterra 2022 – Città candidata a Capitale

Italiana della Cultura,

All’incontro finale di sabato 19 settembre, al Teatro Persio Flacco, erano presenti in tanti, primi tra tutti una parte dei Sindaci dei 50 Comuni che hanno scelto di appoggiare la candidatura di Volterra e, a rappresentanza della Regione Toscana, la Vicepresidente della Giunta regionale.

“Fare cultura non significa organizzare grandi eventi, organizzare manifestazioni totalmente estranee alle comunità a cui vengono offerte. Fare cultura è un lavoro molto più profondo, lungo e complesso – ha ricordato l’Assessore alla cultura della Regione Toscana e Vicepresidente della Giunta – In questi cinque anni di attività abbiamo cercato di creare insieme alle amministrazioni delle strategie come è successo a Volterra, che ha costruito uno strumento capace di coinvolgere la comunità e l’intero territorio. Si è costruito insieme un metodo che deve andare avanti, indipendentemente dall’esito della candidatura”.

“Indipendentemente da come possa andare, Volterra ha già vinto la sfida con sé stessa, mettendo in rete persone, associazioni e realtà di tutto il territorio – sottolinea il Sindaco di Volterra - Un lavoro di squadra, non solo quella amministrativa ma di tutte le 152 associazioni che hanno collaborato, dei 52 comuni che hanno aderito, dei 21 ragazzi che hanno lavorato mettendo in comune i progetti e di tutti coloro che hanno contribuito in vario modo. Credo che siamo riusciti a mettere insieme un dossier che rimane per la città, che guarda al futuro e che può essere uno strumento di lavoro per i prossimi anni”.

“Investire in cultura vuol dire investire in futuro – mette l’accento Paolo Verri, direttore della candidatura – Volterra ha valorizzato il percorso non limitandosi a immaginare, ma iniziando a fare. Questo dossier è uno strumento fortemente operativo, in cui si possono trovare indicazioni precise sugli eventi in programma nel 2022. Si è valorizzato l’intero percorso passando subito dal dire al fare. Il numero degli ingressi nei musei volterrani è già una prima ricaduta positiva. Nei prossimi giorni annunceremo l’avvio del progetto dedicato all’alabastro pensato insieme alla past president dell’ADI, l’associazione mondiale dei designer e i maestri alabastrai del territorio volterrano”.

Dopo aver consegnato il dossier il 31 luglio, ora si attende la nomina della commissione da parte del Ministro per i Beni e le Attività culturali e il Turismo Dario Francheschini. Compito dei 7 membri della giuria sarà determinare prima la short list di 10 città finaliste (entro il 12 ottobre) tra cui individuare la vincitrice del titolo di Capitale Italiana della cultura 2022 (entro il 12 novembre).

Per il 2021 il riconoscimento è stato confermato a Parma mentre per il 2023 è già stato assegnato a Bergamo e Brescia.

Fonte: Ufficio Stampa



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