"Un bosco per tutti", scuole in gita nell'area verde di Montopoli

(foto gonews.it)

In due mesi 1800 alunni toscani visiteranno il primo bosco biosostenibile d'Italia, che in autunno aprirà anche ai cittadini. A breve il via ai lavori per l'aula didattica


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In fila indiana, con lo zainetto sulle spalle, alla scoperta di nuove piante, dei loro benefici e degli animali che vivono nel verde. Il bosco di Montopoli in Val d'Arno, realizzato da Unicoop Firenze, diventa un'aula a cielo aperto e si apre alle visite delle scuole toscane. Come questa mattina quando 50 alunni delle secondarie di primo grado G. Galilei di Montopoli e M. Buonarroti di San Miniato hanno salutato l'arrivo della primavera, con una visita didattica nel primo bosco biosostenibile d'Italia. Inaugurato nell'aprile 2022, il polmone verde è nato dopo la bonifica dell'area precedentemente occupata da un allevamento industriale, ed è stato realizzato con la partecipazione di oltre 5mila soci che hanno contribuito alla raccolta fondi del progetto "Abbraccia un albero", donando 225mila euro impiegati per piantare 3mila alberi.

Adesso, tra i mesi di marzo e maggio, il bosco di Varramista apre le porte agli alunni delle scuole toscane in un calendario di visite che coinvolge 65 classi, per un totale di 1800 alunni delle scuole secondarie di primo grado provenienti da sette province, accompagnati dagli insegnanti e dagli educatori delle cooperative Meta, Koiné e Arancia Blu. Il percorso educativo si chiama "Un bosco per tutti", conta 500 ore dedicate al tema della sostenibilità rivolte a tutti i piccoli studenti che prima di addentrarsi nel sentiero circondato dagli alberi e vivere un'esperienza di gruppo nella natura, svolgono incontri preparatori in classe.

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Rinaturalizzare un'area abbandonata, tappezzata dal cemento, trasformandola in un'oasi verde fruibile a tutti contro gli effetti della crisi climatica e il riscaldamento globale. Così è nato il bosco di Montopoli, sviluppato su 6 ettari di terreno dove oggi stanno crescendo 3mila nuovi alberi. In numeri, secondo le stime, le specie arboree in 10 anni potranno assorbire 170 tonnellate di CO2 e una mole consistente di altri inquinanti (polveri fini, ossido di azoto, ecc), mentre, a 20 anni, il "risparmio" di CO2 sarà di 600 tonnellate e a 30 anni di 1400 tonnellate. A rilevare questi dati saranno 30 centraline che, giorno dopo giorno, misurano l'accrescimento delle piante e calcolano la quantità di CO2 e altri inquinanti catturati. Realizzato in collaborazione con Stefano Mancuso e il Pnat, con la consulenza di Legambiente, il bosco biosostenibile avrà presto un'aula didattica-centro conferenze al suo interno: i lavori inizieranno questa estate e nell'edificio in legno, studenti e visitatori potranno osservare l'ambiente. Ma quando sarà possibile visitare il polmone verde? Da ottobre prenderà il via un calendario di visite guidate aperto a tutti.

Al fianco della Fi-Pi-Li questa mattina, oltre agli studenti, hanno preso parte alla visita organizzata anche il sindaco di Montopoli Giovanni Capecchi, la dirigente scolastica dell'Istituto Comprensivo Galileo Galilei di Montopoli Alessandra Lupetti, il responsabile relazioni esterne Unicoop Firenze Claudio Vanni e il responsabile progetti sociali e scuola Unicoop Firenze Tommaso Perrulli.

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"Questo era uno dei siti compromessi e averlo restitutito alla natura è un fatto positivo per tutto il territorio" commenta il sindaco Capecchi. "Un ritorno alle origini che consente all'uomo di ridurre gli effetti dei propri interventi, a volte irreversibili. Un esempio per le nuove generazioni". Studenti, e a breve anche i cittadini, potranno dunque frequentare il bosco: "Una cosa è studiare sui libri, un'altra è toccare con mano e spiegare il beneficio delle piante una volta cresciute - aggiunge Capecchi - per non parlare della socialità di tutte le persone che potranno venire in quest'area e trascorrere del tempo insieme".

Le gite degli alunni "sono una grande opportunità - commenta la dirigente scolastica Alessandra Lupetti - in questo ambiente prendono forma il rispetto per la natura, l'ambiente, le piante e gli animali che vivono il bosco. È il luogo ideale per attività didattiche laboratoriali".

"Il bosco ha una valenza anche didattica, in un momento in cui i temi ambientali sono all'ordine del giorno - afferma Claudio Vanni, responsabile relazioni esterne Unicoop Firenze - i ragazzi si sono divertiti molto". L'area green, "è la dimostrazione che, lavorando insieme e dal basso, è possibile contribuire in maniera fondamentale a problemi rilevanti come quello del riscaldamento globale e della crisi climatica".

Margherita Cecchin



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